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Borsa 9 febbraio: i titoli dell’AI continuano a fare scintille con rialzi stellari. Banche alla ribalta. Corrono i bond

La più importante offerta di debito pubblico della storia è andata in porto senza problemi con il collocamento di 25 miliardi di T-bond a 30 anni. Inevitabile la liquidazione della cinese Evergrande. Offerta di Vitol per Saras

Borsa 9 febbraio: i titoli dell’AI continuano a fare scintille con rialzi stellari. Banche alla ribalta. Corrono i bond

La più imponente offerta di debito pubblico della storia è andata in porto senza problemi. Il Tesoro Usa ha collocato 25 miliardi di bond a 30 anni a prezzi in calo, così com’era successo mercoledì all’offerta dei decennali: 42 miliardi di dollari assorbito senza strappi al 4,10% a livelli inferiori alle quotazioni del secondario. È la conferma che il mercato si è ormai convinto che di calo dei tassi si parlerà solo a maggio, se non dopo. Intanto gli hedge fund che a suo tempo avevano scommesso sui bond di Evergrande, nella convinzione che il Partito Comunista cinese non avrebbe permesso il crack, piangono calde lacrime: la prima offerta di bond dopo il default del colosso immobiliare (19 miliardi) è andata deserta: inevitabile la liquidazione. A Hong Kong i titoli oggi valgono un centesimo di dollaro.

Hong Kong in rosso: i titoli di Evergrande valgono 1 cent

Non a caso termina in rosso Hong Kong -0,6%, frenata dal nuovo calo di Alibaba- 2,4%. Ma gli effetti sul listino si vedranno solo alla fine della settimana di chiusura per le feste del Capodanno  lunare. Da oggi sono fermi i listini di  Cina, Taiwan, Corea, Indonesia, Vietnam e Filippine. Il testimone del rialzo passa così alla Borsa di Tokyo +2%  in settimana, ai massimi da 34 anni . Oltre ai titoli dell’auto, sostenuti dall’export, continua a brillare Softbank: oggi +12% dopo +9% di giovedì.

IA, prende il volo Arm

A rendere possibile la performance è il decollo a Wall Street di Arm Holding, la società inglese controllata da Softbank leader nella progettazione dei circuiti che vanno nei chips, un ingrediente fondamentale per lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale. Si spiega così la performance stellare del titolo: +48%, in chiusura dopo un incredibile +63% nelle prime battute. Intanto continua la corsa di Nvidia che ha stabilito il quindicesimo record storico a a 707,94 dollari per una capitalizzazione di 1.70 miliardi.

Nuovi record per il Nasdaq, S&P si ferma a 5 mila punti

La borsa degli Stati Uniti ha viaggiato a due velocità. Nuovi convincenti massimi storici per Nasdaq 100 e Fang Plus, nuovi massimi da due anni per il Nasdaq Composite. L’S&P500 ha toccato quota 5.000 punti per la prima volta nella storia, ma non è riuscito a violarlo nel finale.

Meno brillante l’Europa anche se non sono mancati i record: il nuovo massimo dal 2001 dell’EuroStoxx50 e il top da due anni dell’indice EuroStoxx 600. Piazza Affari si è mossa per l’intera seduta nell’area dei massimi da quindici anni e su questi livelli si avvia a completare la quinta settimana positiva delle ultime sei.

L’indice Msci World ha chiuso in lievissimo rialzo (+0,03%), toccando a 3.268 punti il nuovo record. È pronto a completare la quattordicesima settimana positiva delle ultime quindici.

Jp Morgan vede Toso in arrivo

Negli ultimi giorni alcuni grandi broker si sono avvicendati a suggerire cautela nell’acquisto di azioni. L’ultimo, ieri, è stato JP Morgan: “Rimaniamo convinti che il rialzo da qui in poi apparirà limitato e che le azioni scenderanno del 20-30% rispetto al picco del 2024”,

Altri messaggi di prudenza sono giunti dalla Bce: “Dovrebbe aspettare a tagliare i tassi d’interesse” ha detto Pierre Wunsch, governatore della banca centrale belga e membro Bce. “Sono dalla parte di coloro che credono che sia utile aspettare. Ma a un certo punto dovremo esaminare tutte le informazioni in nostro possesso e fare una scommessa”.

Il bund  decennale tedesco a 2,35% da 2,31%. Btp decennale a 3,92% da 3,87%. Spread 156. Il prezzo del nostro Btp è sceso dello 0,90% nell’arco della settimana. 

Il governo in campo per spingere i Btp

Il governo è impegnato a rendere effettivi gli incentivi fiscali per gli acquirenti domestici di titoli di Stato, mentre si prepara a collocare alla fine del mese una nuova emissione dedicata al retail. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. L’obiettivo è quello di trasferire una quota crescente di debito pubblico nelle mani dei risparmiatori italiani e limitare l’impatto di eventuali future crisi finanziarie. Nel 2023 il Tesoro ha emesso 44 miliardi di euro di obbligazioni per gli investitori retail, che detengono il 13,5% del suo debito, più del doppio rispetto alla metà del 2022. 

Petrolio poco mosso

Petrolio poco mosso da +3% di ieri. È +5,5% il bilancio della settimana. Gli acquisti sono scattati quando Israele ha rigettato l’offerta di un cessate il fuoco di Hamas, ma il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che c’è ancora spazio per i negoziati. Gli sforzi diplomatici continuano, con una delegazione di Hamas arrivata giovedì al Cairo per colloqui con i mediatori Egitto e Qatar. Il re di Giordania Abdullah, nel frattempo, incontrerà il presidente degli Stati Uniti Joe Biden per fare pressione per la fine della guerra. Le persistenti tensioni in Medio Oriente tengono in allarme il mercato.

Pioggia di conti bancari, l’offerta di Vitol su Saras 

Banche ancora alla ribalta: Credem chiude l’anno con un utile netto consolidato di 562,1 milioni di euro, con un incremento del 72,4% rispetto ai 326,1 milioni del 2022. Lo ha reso noto l’istituto in una nota, annunciando anche la distribuzione di un dividendo pari a 0,65 euro per azione (superiore ai 0,33 euro del 2022) e con una cedola pari al 7,6% della valutazione corrente del titolo. Nel dettaglio, è previsto un dividendo ordinario di 0,45 euro per azione e un dividendo straordinario di ulteriori 0,20, con stacco cedola, per quest’ultima componente, all’inizio del quarto trimestre 2024. Il ritorno di capitale di Credem (Roe) nel 2023 si è attestato al 16,3%, mentre il Rote (Return of tangible equity) al 19%. Il margine di intermediazione è stato pari a 1.923,2 milioni di euro (+30,1% sul 2022).

Mediobanca ha battuto le previsioni sull’utile netto del primo semestre grazie all’aumento del margine d’interesse che ha beneficiato di tassi elevati e all’attività di wealth management. L’utile netto del primo semestre è stato di 611 milioni di euro, il 10% in più rispetto all’anno precedente e sopra il consensus fornito dalla banca di 596 milioni di euro.

Illimity ha chiuso il quarto trimestre 2023 con un utile netto a 29,4 milioni di euro, in crescita del 29%, portando l’utile netto dell’esercizio 2023 a 104,4 milioni, in salita del 39%. La società elaborerà un nuovo piano che porterà anche ad un aggiornamento dei target 2025, ha detto il Ceo, Corrado Passera.

Banco Bpm. Archivia l’esercizio 2023 con risultati in deciso progresso in linea con la guidance, che permette di proporre agli azionisti un dividendo più che raddoppiato rispetto all’anno precedente.

Banca Mediolanum. L’Ad Massimo Doris è ottimista sul parere Bce relativo al ripristino dei diritti di voto di Fininvest per la quota eccedente il 9,9%, ma l’iter richiede tempo.

Intesa Sanpaolo. L’Ad Carlo Messina ha spiegato in un’intervista che l’istituto sta cercando di finalizzare la cessione delle attività in Russia ma è ancora ostacolato da problemi di natura burocratica.

Banca MpS. Entro fine anno saranno 300 le nuove assunzioni nella rete commerciale, dice un accordo raggiunto ieri con Fabi e altre sigle sindacali.

Iveco chiude il 2023 con ricavi consolidati pari a 16 miliardi di euro, in aumento del 13%, con un Ebit adjusted pari a 940 milioni, in crescita di 413 milioni di euro rispetto al 2022 e un utile netto adjusted pari a 352 milioni, in crescita di 127 milioni rispetto al 2022.

Saras. Vitol, colosso del trading delle commodity svizzero-olandese, punta a rilevare il 40% detenuto dalla famiglia Moratti nella società di raffinazion, e ha offerto 2,2 euro per azione, un prezzo che incorporerebbe un premio di oltre il 35% sul valore del titolo alla chiusura di ieri. Lo scrive Mf. La scadenza dell’offerta che valorizza Saras 2,1 miliardi, sarebbe fissata al 15 febbraio.

Mfe-MediaforEurope. L’autorità Antitrust austriaca ha autorizzato la società ad aumentare la quota direttamente detenuta nella tedesca ProSiebenSat.1, condizionando l’ok al rispetto di alcuni impegni relativi alla salvaguardia del pluralismo in Austria.

Leonardo conferma la guidance per il 2023. I risultati preliminari del gruppo verranno diffusi il 29 febbraio, mentre il piano industriale e la guidance 2024 saranno presentati il 12 marzo.

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