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Borsa 4 ottobre: tempesta politica al Congresso Usa con effetti sui mercati, su Biden e sugli aiuti all’Ucraina

Con un voto storico il Congresso americano ha destituito lo speaker repubblicano McCarthy a cui la destra rimprovera di aver firmato l’accordo sul debito federale – Immediata la bufera su Wall Street mentre il dollaro vola – Boom del BTP Valore

Borsa 4 ottobre: tempesta politica al Congresso Usa con effetti sui mercati, su Biden e sugli aiuti all’Ucraina

Di male in peggio. I segnali politici e gli orientamenti dei mercati concorrono a creare un clima ad alta tensione in cui l’indice Dow Jones ha bruciato ieri i residui guadagni del 2023. In sintesi: 1) Con un voto storico ieri il Congresso ha destituito lo speaker Kevin McCarthy, la terza carica elettiva degli Stati Uniti, cui la destra repubblicana non ha perdonato l’accordo sul debito federale. 2) E’ così probabile che a novembre, quando scadrà il compromesso, il bilancio di Washington entrerà una fase turbolenta che, per paradosso, è destinata a favorire la corsa al dollaro. 3) La sconfitta di Mc Carthy è destinata a pesare sulle sorti dell’Ucraina. E’ assai difficile che il presidente Biden possa ottenere il via libera a nuovi finanziamenti militari.
Al quadro politico si accompagna una situazione dei mercati sempre più complessa. 1) Prosegue stamane in Asia la corsa dei T-bond Usa decennali che hanno superato la soglia del 4,80% ai massimi dal 2007. 2) A spingere al rialzo i rendimenti sono i dati, sorprendentemente buoni dell’offerta di lavoro negli Stati Uniti (oltre 9,6 milioni di posizioni scoperte). Cresce così almeno all’apparenza, l’orientamento a tenere i tassi alto a lungo. Anzi, cresce il partito di chi chiede nuovi rialzi.

Tokyo fa muro sullo yen, la Malaysia rivede il piano bond

Questa è la cornice di stamane in attesa dell’apertura europea. Chiuse le piazze cinesi, sia il Nikkey di Tokyo che il Kospi coreano si avviano a chiudere con un ribasso del 2%.
Il timore di un intervento del governo ha fatto da diga allo yen, trattato a 149,3, poco sopra al cambio di 150 sul dollaro, toccato ieri a Londra. In forte calo bond e valute emergenti: dal baht thailandese al dollaro di Taiwan, al ringgit malese (Kuala Lumpur rivedrà il calendario delle emissioni di bond)ed alla rupia dell’Indonesia. Soffre anche la rupia indiana.

Stesso copione in apertura per le Borse europee sotto la pressione del dollaro

L’euro scambia stamane in area 1,044. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in calo. Future EuroStoxx50 -0,4%. Ieri il Ftse Mib di Milano ha chiuso in ribasso dell’1,3%. allontanandosi ulteriormente dalla soglia psicologica dei 28mila punti ceduta ieri (27.482 a fine seduta). Zavorrano il listino soprattutto Prysmian (-5,15%) e le utility. Stamattina Christine Lagarde interviene a un evento a Francoforte.

Btp Valore sopra i 9 miliardi, spread a 195 pb

Si avvicina al 5% l’interesse per i decennali. Il rendimento del Btp decennale è salito di 13 punti al 4,93%, il livello più alto dal novembre 2012. Lo spread con il Bund a 2,96%è a 195 punti base, massimo da marzo.
Bund a 2,96%. BTP a 4,93%, da 4,80% di ieri.
Il BTP Valore è arrivato nei primi due giorni a 9,31 miliardi di euro, ieri 4,54 miliardi.

Anche blackrock soffre il caso tassi

Anche i ricchi piangono sotto la pressione della Fed. Larry Fink, ceo do BlackRock, continua a sostenere ch l’attuale livello di prezzo toccato dalle obbligazioni rappresenta “un’opportunità d’acquisto unica”. Ma l’andamento del mercato finora non ha dato ragioe al gestore più potente del pianeta che ha programmato un flusso di acquisti sugli Etf basato sui bond fino a 2.500 miliardi di dollari nel 2030. E così il titolo Banck Rock scaia sul terreno circa il 50% del picco toccato nel 2020. Visto il peso di Fink, una delle punte di diamante democratiche con un forte coinvolgimento nel global warming , l’effetto politico è rilevante.

Il Treasury note a dieci anni sui massimi dall’agosto del 2007 a 4,83%, da 4,67% di ieri. Sale il differenziale con il biennale, a -32 punti base.
In una prospettiva storica, negli Stati Uniti i tassi non sono così alti: la media dal 1962 calcolata dalla Federal Reserve è 6,9%, la media dal 1971 del trentennale è 7,9%, contro il 4,97% attuale.
Soffre Wall Street: Il Dow Jones -1,29%è arretrato di 430 punti sotto il livello del 2 gennaio. Ancor peggio l’indice S&P 500 – 1,3,7%. Il Nasdaq ha lasciato sul terreno l’1,87%.

Frena Airbnb, Netflix alza i prezzi

Airbnb -4%. KeyBanc Capital Markets ha abbassato il rating del business degli affitti di case a breve termine, citando un allentamento dell’attività di viaggio post-pandemia. Il Comune di Firenze ha approvato ieri sera una delibera per porre fine alla nascita di nuovi Airbnb nell’area Unesco del centro storico di Firenze.
Netflix+1%. La società media dello streaming sta pianificando di aumentare il prezzo del suo servizio senza pubblicità dopo la fine dello sciopero degli attori di Hollywood, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.
Oro a 1.823 dollari l’oncia, sui minimi da marzo.
Petrolio poco mosso. Brent e WTI del Texas sono sui livelli di ieri sera.

Socgen in soccorso di Enel, Jp Morgan di Intesa

Pioggia di giudizi in arrivo dalle case di investimento:
Nexi Citi abbassa il target price a 6,30 euro.
Intesa Sanpaolo JP Morgan alza il target price a 3,3 euro.
Enel Société Générale ritocca al rialzo il target price a 7,80 euro.
Eni Jefferies alza il target price a 19 euro.

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