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Bonus mobili: via libera dalla Camera al tetto unico di 10mila euro

Il bonus fiscale per l’acquisto di mobili e arredi allorché sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione edilizia spetta nella misura massima di 10mila euro a prescindere dall’entità delle spese per ristrutturazione: lo ha stabilito un emendamento inserito nel decreto legge 47, approvato definitivamente dalla Camera.

Bonus mobili: via libera dalla Camera al tetto unico di 10mila euro

Dopo il voto di fiducia è arrivato anche il voto di approvazione finale per il decreto legge 47/14 sull’emergenza abitativa, sul mercato delle abitazioni e sull’Expo 2015, votato dall’assemblea della Camera riunita eccezionalmente nella settimana che precede le elezioni per il Parlamento europeo, proprio per consentire la ratifica del provvedimento entro la sua scadenza.

Il decreto legge contiene varie norme riguardanti gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, per la dismissione degli immobili e il loro recupero nonché per favorire la locazione degli alloggi sociali. Tra queste, la riduzione dal 15 al 10% dell’aliquota della cosiddetta cedolare secca per chi affitta alloggi con contratti a canone concordato nei Comuni che rientrano tra quelli definiti ad alta tensione abitativa.

Nel corso dell’esame parlamentare sono state inserite ulteriori disposizioni, tra cui quella sulle agevolazioni fiscali per l’acquisto di arredamenti nella case ristrutturate. Il bonus consiste nella possibilità di detrarre dall’Irpef, in dieci anni, il 50% della spesa per acquisto di mobili ed elettrodomestici.

E’ stato eliminato il tetto costituito dalle spese per le ristrutturazioni edilizie quale ulteriore limite al bonus mobili, oltre a quello di 10mila euro specifico per gli arredi. In pratica, mentre in precedenza il limite di spesa per i mobili per usufruire dell’agevolazione fiscale era il minore tra i 10mila euro e le spese di ristrutturazione, dopo l’emendamento approvato il limite resta solo quello dei 10mila euro. Le spese di ristrutturazione possono essere anche di importo inferiore.

Più in dettaglio, i contribuenti che fruiscono delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie fino al 2015 (e retroattivamente dal 6 giugno 2013) possono beneficiare, senza il limite della spesa per ristrutturazione, anche di una detrazione del 50 per cento per le ulteriori spese volte all’acquisto dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, dei grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+, dei forni elettrici di classe energetica A.

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