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Bonus bebè 2018: durata, importo e requisiti

La misura è stata prorogata di un anno, ma con un’importante differenza rispetto alla versione in vigore fino al 2017: l’assegno durerà solo 12 mesi, non più 36 – Ecco le regole su importo, requisiti e modalità di accesso.

Bonus bebè 2018: durata, importo e requisiti

Delusione per chi sperava nel bonus bebè 2018. L’ultima legge di Bilancio contiene il rinnovo dell’assegno di natalità – questo il nome tecnico usato anche dall’Inps – ma lo modifica in modo sostanziale rispetto alla versione in vigore fino al 31 dicembre 2017.

L’aiuto economico per i figli nati o adottati quest’anno durerà solo per i primi 12 mesi dalla nascita o dall’ingresso in famiglia dei bambini. Non più 36, com’era previsto per il triennio 2015-2017.

Nella fase di costruzione della manovra si è parlato a lungo della possibilità di stabilizzare il bonus bebè, seppure nella nuova versione ridotta a un anno. Alla fine però l’ipotesi è saltata: a meno di ripensamenti da parte del prossimo Governo o del nuovo Parlamento, la misura non sarà più operativa per i bambini nati o adottati dal primo gennaio 2019.

Fino ad allora, le regole su importo, requisiti e modalità di accesso rimangono quelle di sempre. Eccole.

IMPORTO DELL’ASSEGNO

Come in passato, anche l’ammontare del bonus bebè 2018 varia a seconda delle condizioni economiche della famiglia. Le possibilità sono due:

  • 80 euro al mese (960 euro l’anno) per le famiglie con Isee annuo fra 7mila e 25mila euro;
  • 160 euro al mese (1.920 euro l’anno) per le famiglie con Isee annuo inferiore a 7mila euro.

REQUISITI DEL GENITORE

Il genitore che presenta la domanda deve soddisfare tre requisiti:

  • Avere cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione europea, oppure un permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o ancora la carta di soggiorno per i familiari dei cittadini comunitari.
  • Avere la residenza in Italia.
  • Convivere con il figlio.

COME FARE DOMANDA PER IL BONUS BEBÈ 2018

Innanzitutto serve l’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), il valore che attesta le condizioni economiche della famiglia. Anche chi lo ha calcolato da poco deve rinnovarlo, perché bisogna tenere conto del nuovo figlio. Per avere l’Isee occorre presentare all’Inps la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), un documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare.

Una volta presentata la Dsu, si può fare domanda per il bonus bebè 2018. La richiesta va inviata all’Inps esclusivamente in via telematica, una sola volta per ciascun figlio, attraverso uno dei seguenti canali:

  • Web: accedendo all’area riservata del sito dell’Inps con il codice Pin dispositivo.
  • Contact center integrato Inps-Inail al numero di telefono 803 164 da rete fissa (gratuito) oppure allo 06 164 164 da rete mobile (i costi variano a seconda del gestore e del piano tariffario).
  • Servizi telematici offerti dagli enti di patronato.

La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita del bambino oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare.

COME SI INCASSA IL BONUS BEBÈ

L’Inps versa l’importo dal mese di nascita o di adozione del figlio con la modalità che il genitore ha indicato nella domanda: bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con Iban. Il mezzo di pagamento prescelto deve essere intestato al genitore che ha richiesto il bonus bebè.

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