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Bitcoin al record storico: oltre i 20mila dollari

La modesta apertura della Bce sulla distribuzione dei dividendi zavorra i titoli bancari e anche il Ftse Mib si mantiene sopra la parità – In controtendenza Pirelli, Nexi, Amplifon, Recordati e Interpump

Bitcoin al record storico: oltre i 20mila dollari

Tutti pazzi per il Bitcoin, la valuta virtuale che tocca un nuovo record storico oltre i 20mila dollari, in una giornata dal clima variabile per i mercati e nell’attesa che la Fed si pronunci, questa sera, al termine della due giorni di riunione.

I listini europei chiudono misti e Wall Street procede incerta, anche se il Nasdaq tocca nuovi massimi in vista del varo di un nuovo piano di stimoli. La bilancia dei mercati resta in stallo fra l’ottimismo indotto dai vaccini e dalle misure di sostegno all’economia e il pessimismo dovuto all’evidenza dei contagi e ai lockdown conseguenti.

Francoforte è la migliore, +1,53% (nonostante il nuovo lockdown e il record di quasi mille morti da Covid in 24 ore), confortata dall’andamento del manifatturiero, a riprova della capacità di reagire dell’industria tedesca anche in questa situazione. L’indice Pmi a dicembre vola ai massimi da 34 mesi, a 58,6 dai 57,8 di novembre. Sono In leggero progresso Parigi +0,31% e Londra +0,9%. Perde Madrid -0,23%.

Piazza Affari, dopo vari alti e bassi, chiude bene, +0,23% a 21.986, trascinata da Nexi +2,66%, sotto i riflettori per l’avvio della campagna del cashback di Stato. Preoccupano però le previsioni del governatore di Bankitalia Ignazio Visco, secondo il quale il paese dovrà aspettare il 2023 per recuperare i livelli del pil prima della pandemia e ancora più tempo ci vorrà a recuperare i valori del 2007. Il governo si appresta inoltre a varare un nuovo decreto che probabilmente tingerà di rosso tutto lo stivale per il periodo natalizio, con l’obiettivo di evitare l’esplosione dei contagi. Buone notizie arrivano però dal fronte europeo: l’orientamento dell’Eurogruppo, pensa che le politiche fiscali espansive debbano proseguire anche nel 2021.

Pesano sul listino alcuni realizzi e le vendite sui titoli bancari, dopo il tetto ai dividendi fissato dalla Bce fino a settembre 2021 a causa dell’incertezza generata dal Covid 19. Nel dettaglio, la Banca centrale si aspetta che dividendi e buyback non superino il livello più basso tra il 15% degli utili cumulati 2019-20 e i 20 punti base in termini di Cet1. La decisione penalizza Intesa, -1,62% e Unicredit -1,13%. Le vendite sono comunque generalizzate sul settore, anche se Bpm limita le perdite allo 0,88%, dopo aver annunciato ieri sera il divorzio da Cattolica nella partnership di bancassurance, una mossa che, si dice, potrebbe agevolare la strada verso le nozze con Bper (-1,35%).

Fra i titoli industriali perdono Prysmian -1,91%, Leonardo -2,16%.

In progresso Fca, +1,33%; rimbalzano Pirelli +1,7%, Amplifon +2,53% e Recordati +2,19%, dopo le perdite di ieri. Brillante Interpump +2,3%.

Bene il comparto dell’energia e delle utility. Enel guadagna l’1,45%, spinta dalle indiscrezioni stampa secondo cui il cda di domani potrebbe conferire al management un mandato per avviare il percorso di cessione a Macquarie del 50% di Open Fiber. Secondo Fidentiis, la notizia “sarebbe positiva per Telecom Italia (+0,13%) in quanto potrebbe rappresentare un primo passo verso la creazione della rete unica e potrebbe rimuovere parte dello stallo cui abbiamo assistito negli ultimi mesi”.

Fuori dal listino principale Mediaset perde lo 0,84%. Ieri l’Agcom ha comunicato l’avvio di un’istruttoria per valutare gli effetti sul pluralismo dei media della contemporanea presenza di Vivendi sia nella società controllata dalla famiglia di Silvio Berlusconi che in Telecom Italia.

Ancora in calo lo spread: 107 punti base (-2,38%), con il tasso del Btp che torna +0,50%.

Sul mercato valutario il dollaro scivola ai minimi dal 2018. L’euro scambia con il biglietto verde in leggero rialzo rispetto alla chiusura precedente, a 1,218.

Si prende la scena oggi il Bitcoin, che al momento tratta a 20.740,7 dollari e tocca un nuovo massimo storico. Secondo alcuni osservatori la criptovaluta ha assunto negli ultimi mesi il ruolo di bene rifugio alla stregua dell’oro. A renderlo appetibile sarebbe la sua caratteristica di valuta con un’offerta limitata, in un momento in cui ci sarebbe un’abbondanza di dollari ed euro a causa dei massicci pacchetti di stimolo indotti dalla pandemia.

Fra le materie prime galleggia l’oro, mentre il petrolio tratta in leggero calo. Il future Brent febbraio 2021 scambia a 50,66 dollari al barile (-0,2%). 

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