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Bekaert, Bentivogli (Fim Cisl): “Chiusura inaccettabile, intervenga Di Maio”

“Quello di Figline è un sito produttivo importantissimo, non si possono trattare in questo modo vigliacco e irresponsabile decine di lavoratori e le loro famiglie”, ha detto il sindacalista, dopo la decisione del gruppo belga di chiudere un impianto dove lavorano oltre 300 dipendenti.

Bekaert, Bentivogli (Fim Cisl): “Chiusura inaccettabile, intervenga Di Maio”

La multinazionale belga Bekaert Group, che ha rilevato da Pirelli il gruppo steel cord dedicato alla produzione di rinforzi in acciaio per pneumatici, ha comunicato oggi – senza alcun preavviso né motivazione – la chiusura immediata dello stabilimento di Figline Valdarno, nel quale lavorano 318 dipendenti a cui si sommano più di 150 lavoratori dell’indotto. L’iniziativa è arrivata dopo che venerdì scorso era stato raggiunto e firmato l’accordo sul premio di risultato per i lavoratori del sito e senza che mai ci fosse stato un avviso di crisi da parte della direzione aziendale.  

“Una decisione inaccettabile – ha commentato Marco Bentivogli, segretario generale di Fim Cisl -, senza preavviso e senza alcuna motivazione. Quella dei costi strutturali notevolmente superiori rispetto a quelli degli altri stabilimenti di rinforzi in acciaio per pneumatici, che si legge in una nota diffusa questa mattina da Bekaert, è infatti tutta da verificare. Va aggiunto che la stessa azienda, anche un mese fa nel Cae Comitati aziendali europei, non aveva manifestato preoccupazioni e livelli di criticità tali che lasciassero intravedere questa decisione”.

“Il Ministro Di Maio intervenga subito – ha anche detto Bentivogli -, quello di Figline è un sito produttivo importantissimo, non si possono trattare in questo modo vigliacco e irresponsabile decine di lavoratori e le loro famiglie. L’azienda torni indietro sulle proprie scelte e si sieda al tavolo con le organizzazioni sindacali per trovare una soluzioni che salvaguardi il lavoro e occupazione del sito fiorentino”.

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