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Beatles: arriva Now And Then, l’ultima canzone dei Fab Four realizzata grazie alla tecnologia e con la voce di John Lennon

Il 2 novembre uscirà Now And Then, l’ultima canzone dei Beatles realizzata da una demo registrata negli anni ’70 da John Lennon. C’è anche George Harrison. Musica, tecnologia e storia si sono fuse creando una gemma

Beatles: arriva Now And Then, l’ultima canzone dei Fab Four realizzata grazie alla tecnologia e con la voce di John Lennon

Quando tecnologia, storia e musica si fondono nasce una gemma destinata ad emozionare milioni di persone. È questo lo scenario che porta dritto verso “Now And Then”, l’ultima canzone dei Beatles che sarà svelata il prossimo 2 novembre, in un’uscita mondiale che segna il ritorno dei Fab Four dopo oltre quarant’anni. Si tratta di un brano inedito, registrato da John Lennon prima della sua morte, che finalmente vede la luce grazie al lavoro di Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison iniziato negli anni novanta e a un software che è riuscito a separare la voce e il piano di John per ottenere un mix “pulito” da utilizzare come base. Nessuna intelligenza artificiale è stata usata per “ricreare” la voce di Lennon, come dicono impropriamente in molti, ma “solo” una sofisticata tecnologia che, messa al servizio della musica, regalerà al mondo l’ultima perla dei Beatles.

Beatles: Now And Then esce il 2 novembre

Il singolo Now And Then sarà pubblicato il 2 novembre, seguito il giorno dopo, venerdì 3 novembre da un un video diffuso su ogni piattaforma. Il doppio lato A del singolo associa l’ultima canzone dei Beatles alla prima: Love Me Do, brano di debutto della band del 1962, che andrà a completare il cerchio.

Ma sarà solo un primo passo: il 10 novembre, infatti, saranno pubblicate le nuove edizioni delle raccolte “1962-1966” (“The Red Album”) e 1967-1970 (“The Blue Album”).

E se i fan dei Fab Four non ne avessero ancora abbastanza, arriverà anche un film documentario della durata di 12 minuti, dal titolo Now And Then – The Last Beatles Song, scritto e diretto da Oliver Murray. La première il 1° novembre. 

I Beatles e la genesi di Now And Then 

Alla fine degli anni ‘70 John Lennon registra una demo di Now And Then con voce e piano nella sua casa di New York, quel celeberrimo Dakota Building nel cui ingresso venne ucciso a colpi di calibro 38 l’8 novembre del 1980.

Passano gli anni e nel 1994, la moglie Yoko Ono consegna la registrazione a Paul insieme ad altre due demo: quella di Free As A Bird e quella di Real Love. Le ultime due vengono pubblicate come singoli, rispettivamente, nel 1995 e nel 1996 come parte del progetto The Beatles Anthology. 

Now And Then però rimane inedita. Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr cominciano a lavorarci, registrano nuove parti del brano e completano un primo mix con il produttore Jeff Lynne. Il brnao però non vede mai la luce. È troppo difficile con la tecnologia dell’epoca riuscire a produrre una versione pulita e di qualità dalla demo di Lennon.

La docu-serie The Beatles: Get Back

Un altro salto in avanti di ventisette anni. È il 2021 ed esce la docu-serie The Beatles: Get Back, diretta dal regista Peter Jackson. Quest’ultimo, utilizzando la tecnologia audio MAL della WingNut Films, ha “de-mixato” la colonna sonora mono del film, riuscendo ad isolare gli strumenti, i vocals e tutte le singole voci all’interno delle conversazioni dei Beatles.

Un traguardo impensabile fino a pochi anni prima, grazie al quale viene creato un nuovo mix di Revolver (2022), tratto direttamente dai master tape originali.

 Ed è proprio in questo momento che nasce l’Idea: Jackson e i suoi tecnici hanno applicato la stessa tecnologia alla registrazione originale di John e nel 2022 Paul e Ringo hanno cominciato a completare il brano. Nessuna intelligenza artificiale dunque, nessuna voce ricreata dalla tecnologia, ma la voce e il piano originali di Lennon “puliti” e mixati grazie all’innovazione tecnologica.

In Now And Then c’è anche George Harrison

Oltre alla voce di John Lennon, in Now And Then c’è anche la chitarra elettrica e acustica di George Harrison, morto nel 2001. Il “Beatle tranquillo”, così era soprannominato, le registrò nel 1995, negli anni in cui nacque l’idea di lavorare sul brano.

Paul e Ringo sono invece tornati di nuovo in studio nel 2022. Il primo ha aggiunto un assolo di chitarra slide ispirato proprio a Harrison. Poi Lui e Ringo hanno realizzato i cori del ritornello. L’ultimo tocco sono stati i backing vocals (a cui ha contribuito anche il produttore discografico Giles Martin) provenienti dalle registrazioni originali di Here, There And Everywhere, Eleanor Rigby e Because. 

La traccia finita è prodotta da Paul e Giles e mixata da Spike Stent. 

Paul McCartney: “Ed eccola lì, la voce di John”

Ed eccola lì, la voce di John, chiara e limpida. È molto emozionante”, racconta Paul McCartney. “E suoniamo tutti, è un’autentica registrazione dei Beatles. Penso – aggiunge – che sia una cosa eccitante essere ancora al lavoro su musica dei Beatles nel 2023 e stare per pubblicare una nuova canzone che il pubblico non ha sentito”. 

Ringo Starr sottolinea: “È stata l’esperienza che più ci ha avvicinato ad averlo di nuovo nella stanza con noi, è stato davvero emozionante per tutti. È stato come se John fosse lì, capite. È fantastico”. 

“Nel 1995, dopo diversi giorni trascorsi in studio a lavorare alla traccia – spiega Olivia Harrison – George sentiva che le difficoltà tecniche con la demo erano insormontabili e ha concluso che non era possibile completare la traccia con uno standard sufficientemente elevato”. 

Per Sean Ono Lennon, “è stato incredibilmente toccante ascoltarli lavorare assieme dopo tutti gli anni trascorsi dalla morte di mio padre. È l’ultima canzone che mio papà, Paul, George e Ringo hanno avuto modo di fare insieme. È come una capsula del tempo ed è come se tutto fosse predestinato ad essere così”. 

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