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Bce, Trichet lascia spalancando il forziere: 40 miliardi per gli acquisti di covered bond

Il presidente uscente dell’Eurotower ha spiegato che il nuovo piano partirà a novembre e dovrebbe durare un anno – Per il francese, inoltre, “non è appropriato” che sia la Banca centrale europea a fornire la “leva finanziaria” al Fondo europeo salva-Stati: “I Governi hanno tutti gli strumenti per farlo” – Intanto le Borse rallentano.

Bce, Trichet lascia spalancando il forziere: 40 miliardi per gli acquisti di covered bond

Si aprono i rubinetti a Francoforte. La Banca centrale europea lancerà a novembre un “nuovo programma da 40 miliardi di euro per l’acquisto di covered bond, ossia titoli emessi dalle banche, con coperture non basate su titoli di Stato”. Ad annunciarlo è stato il presidente Jean-Claude Trichet, che oggi ha presieduto per l’ultima volta il Consiglio direttivo dell’istituto, riunito in via straordinaria a Berlino. Dal primo novembre il francese sarà sostituito da Mario Draghi. Alla riunione di oggi, fatto inconsueto, ha partecipato anche il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker.

Il nuovo piano, battezzato “Covered bond purchase programme” (CBPP2), ha l’obiettivo di sostenere le banche e si articolerà in due operazioni di rifinanziamento a lungo termine, con prestiti a 12 e 13 mesi. “Ci si attende che venga pienamente completato entro l’ottobre del 2012”, ha aggiunto Trichet, precisando che la Bce potrà effettuare questi acquisti sia alle aste di emssione che sumercato secondario.

Ma la riunione di oggi era particolarmente attesa per un’altra decisione, quella sui tassi d’interesse. Come ampiamente previsto dai mercati, la Bce li ha lasciati inchiodati all’1,5%, tuttavia la decisione non è stata presa all’unanimità. Si è deciso “per consensus” – ha rivelato ancora il banchiere francese – cioè sulla base del parare prevalente nel direttorio.

Quanto ai Paesi dell’Eurozona in crisi sul fronte dei conti pubblici, per Trichet devono “essere pronti ad assumere qualunque misura addizionale necessaria”. In questo senso, “non è appropriato” che sia la Banca centrale europea a fornire la “leva finanziaria” al Fondo europeo salva Stati (Efsf). Anche perché “i Governi hanno tutti gli strumenti necessari per svolgere questo compito”. Quest’ultima dichiatazione ha dato una scossa ai mercati azionari, altamente volatili (ma comunque positivi) durante tutta la conferenza stampa del francese. Milano, che prima dell’intervento guadagnava il 2%, ha dimezzato i guadagni.

Infine, l’aumento dei prezzi: “L’inflazione è rimasta elevata – ha concluso Trichet – e le ultime informazioni fanno presagire che resterà al di sopra del 2% nei prossimi mesi, per poi calare”.

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