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Bce, Draghi: ora le banche non hanno più scuse, serve pìù credito all’economia reale

Con il taglio dei tassi d’interesse, la Banca centrale europea punta a garantire liquidità alle banche per far crescere il credito all’economia reale – L’istituto ha deciso inoltre di proseguire almeno fino a metà luglio del 2014 le condizioni agevolate che pratica sui rifinaziamenti a favore delle banche – Obiettivo: più credito all’economia reale

Bce, Draghi: ora le banche non hanno più scuse, serve pìù credito all’economia reale

Le ultime decisioni della Banca centrale europea puntano a facilitare l’approvvigionamento di liquidità e di credito all’economia reale. Lo ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo che oggi ha deciso un nuovo taglio del tasso di riferimento dell’Eurozona al minimo storico dello 0,5%. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale della Bce è sceso di mezzo punto, all’1%, mentre il tasso sui depositi, già allo 0,00%, è rimasto  invariato. 

Secondo l’ex numero uno di Bankitalia, la decisione (che il board non ha preso all’unanimità) “dovrebbe aiutare a sostenere” la ripresa economica, che la Banca centrale attende a partire dalla seconda metà dell’anno, nonostante permangano “i rischi al ribasso”, in particolare per la possibilità di una domanda “più debole del previsto” e di una insufficiente attuazione delle riforme economiche avviate dai vari Paesi.

La politica monetaria della Bce “resterà accomodante per tutto il tempo che sarà necessario”, ha ribadito Draghi, annunciando poi che l’istituto centrale ha deciso di effettuare tre aste straordinarie di prestiti ultra agevolati a tre mesi destinati alle banche commerciali.

L’Istituto centrale ha deciso inoltre di proseguire almeno fino a metà luglio del 2014 le condizioni agevolate che pratica sui rifinaziamenti a favore delle banche, in particolare l’assegnazione dei fondi richiesti ad un tasso fisso predeterminato e legato ai minimi di riferimento ufficiali. 

“La combinazione di questa misura con il taglio dei tassi assume un’importanza cruciale – ha detto ancora Draghi -. Noi agiamo in linea con la nostra analisi dell’andamento dei prezzi, della debolezza dell’economia reale e del credito. Puntiamo a garantire liquidità al sistema bancario, in modo che questo non abbia scuse per non erogare credito”. 

Infine, la Banca centrale europea continua a non vedere segnali di rischio sul fronte dell’inflazione, che di recente ha segnato netti calmieramenti nell’area euro. “Le attese sui prezzi continuano ad essere saldamente ancorate con il nostro obiettivo di mantenere la crescita annua inferiore ma prossima al 2%, sul lungo termine”, ha concluso Draghi.  

Pubblicato in: News

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