Condividi

Bce, Draghi: “Euro forte? Segno di fiducia”

Il presidente della Banca centrale europea: “Premesse per ripresa nella seconda parte dell’anno” – Su Montepaschi “la Banca d’Italia ha fatto tutto quel che doveva in maniera appropriata e tempestiva”.

Bce, Draghi: “Euro forte? Segno di fiducia”

“L’apprezzamento dell’euro è in una certa misura il segno di un ritorno di fiducia” e la Bce “monitorerà attentamente” il suo impatto sull’inflazione. In ogni caso, “i cambi valutari dovrebbero riflettere i fondamentali economici, e i tassi attuali, a livello nominale e reale, sono vicini alle medie storiche”. Quindi il livello dei cambi valutari dell’euro “non è un obiettivo della politica monetaria” dellEurotower. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, nella conferenza stampa successiva al Consiglio direttivo dell’istituto, che oggi ha confermato il tasso d’interesse principale dell’Eurozona al minimo storico dello 0,75%.  

Draghi ha quindi aggiunto che “i dati disponibili continuano a segnalare un’attività economica debole”, ma vi sono le premesse per una ripresa nella seconda parte del 2013. 

Sulle prospettive di crescita “continuano a prevalere i rischi”, ha detto il governatore, sostenendo che l’inflazione “ha continuato a scendere ed è prevista in calo sotto il 2% nei prossimi mesi con rischi equilibrati. La politica monetaria della Bce resta accomodante e di sostegno alla crescita”.

Quanto al caso Montepaschi, “la Banca d’Italia ha fatto tutto quel che doveva in maniera appropriata e tempestiva”, ha sottolineato ancora Draghi citando i documenti forniti sulla questione dalla stessa Bankitalia e dal Fondo monetario internazionale.

Peraltro, il numero uno dell’Eurotower ha ricordato che “è stata la Banca d’Italia a fornire alla magistratura i documenti” in base ai quali sono partite le indagini giudiziarie. E in ogni caso l’istituzione di Via Nazionale “non ha poteri di polizia”.

Commenta