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Bce: “Azioni decise contro rischio contagio”

Nell’ultimo bollettino, la Banca centrale europea afferma che i timori per la zona euro persistono. L’incertezza sulla situazione di Grecia, Irlanda e Portogallo potrebbe sfociare in una crisi dell’economia reale. Tuttavia la ripresa mondiale potrebbe avere effetti positivi nella zona euro.

Bce: “Azioni decise contro rischio contagio”

Sui mercati dei titoli di Stato dell’eurozona continuano a pesare “i timori di una propagazione della crisi ad altri Paesi, oltre Grecia, Irlanda e Portogallo”. Sono necessarie manovre di risanamento dei conti pubblici e “azioni decise” per contrastare le paure del rischio contagio. Lo si legge nell’ultimo bollettino mensile della Banca centrale europea pubblicato oggi (scaricabile in pdf). La paura del contagio è alimentata dall’incertezza sulla capacità del Governo greco di mettere in atto il piano di riforme a cui si è aggiunta la minaccia da parte di Moody’s di abbassare la valutazione sul debito degli Stati Uniti.

Il debito ellenico, secondo i dati della Bce, dovrebbe raggiungere un picco nel 2012 del 161% del Pil, per poi iniziare a diminuire per tornare al 127% nel 2020. “Il conseguimento di questo percorso discendente dipende in misura determinante dalla volontà e della capacità del Governo greco di preservare nel risanamento dei conti pubblici e di attuare interamente le riforme strutturali e il programma di privatizzazioni”, si legge nel bollettino.

Nel mese di giugno l’istituto di Francoforte ha osservato molti flussi verso investimenti “rifugio”, segno che la fiducia sui mercati europei dei bond non è ancora vicina. Questi movimenti “sono imputabili principalmente all’incertezza relativa al programma di risanamento del gGoverno greco e alle prospettive di una ristrutturazione del debito “. Questa fuga di capitali ha premiato i Bund della Germania, facendo raggiungere agli spread valori record in molti Paesi della zona euro (Italia in primis).

Un altro rischio che incombe sulla ripresa economica è la propagazione della crisi all’economia reale. Gli ultimi indicatori macro «segnalano una perdurante espansione dell’economia dell’area nel secondo trimestre di quest’anno, seppure a ritmi più contenuti». L’economia globale, al contrario, sta vivendo una fase di ripresa e ciò potrebbe portare benefici alla zona euro. Secondo la Bce, nel secondo semstre dell’anno, le ricadute del terremoto in Giappone e i rincari delle materie prime avranno meno effetti negativi e la ripresa globale riprenderà in maniera più forzata.

L’orientamento della politica monetaria nell’area euro rimane “accomodante” e sostiene l’attività economica e la creazione di posti di lavoro.


Allegati: Bollettino_mensile_Bce_luglio_2011.pdf

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