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Barometro delle guerre, Blinken striglia Netanyahu: “Troppe morti civili a Gaza”. Visita a sorpresa di Zelensky in Lituania

Prosegue la missione diplomatica del segretario di Stato Usa Antony Blinken – In Ucraina bombe russe su Kharkiv – il ministro della Difesa Crosetto conferma gli aiuti militari all’Ucraina

Barometro delle guerre, Blinken striglia Netanyahu: “Troppe morti civili a Gaza”. Visita a sorpresa di Zelensky in Lituania

Cresce la tensione in Medioriente. Israele ha sollevato accuse riguardo alla partecipazione di alcuni dipendenti dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, negli attacchi del 7 ottobre. Nel frattempo, il Segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita a Tel Aviv, ha incontrato Netanyahu, esprimendo preoccupazione per l’elevato bilancio di vittime civili a Gaza, pur smentendo l’accusa di “genocidio”. Senza però ottenere alcun risultato. Ogni giorno da Gaza arrivano immagini sempre più drammatiche. Al termine della riunione, il primo ministro israeliano ha concesso all’Onu di visitare il Nord della Striscia.

In Ucraina la situazione non è migliore, a seguito di attacchi informatici contro il provider di Mosca e bombardamenti russi su 9 comunità. Zelensky visita la Lituania, mentre l’Unione europea cerca un “piano B” per sbloccare il veto dell’Ungheria sugli aiuti a Kiev. “Purtroppo la controffensiva estiva non ha dato i risultati sperati e l’esercito di Kiev sta affrontando un nuovo inverno di guerra”, le parole del ministro della Difesa Guido Crosetto che ha ribadito il sostegno italiano al governo ucraino.

Guerra Israele-Hamas: ultime notizie

Nel frattempo, Israele ha condotto due raid nel sud del Libano, colpendo due località con droni. Un primo attacco a Kfarchouba, al confine con Israele, ha causato una vittima. Un secondo raid è avvenuto a Naqoura, nel sud del Libano. Si tratta di sviluppi che aggiungono ulteriore complessità alla situazione già tesa nella regione.

Contemporaneamente, il capo dell’intelligence egiziana, Abbas Kamel, ha avviato contatti con Hamas e la Jihad islamica palestinese per un possibile nuovo accordo sugli ostaggi con Israele. Questa iniziativa è emersa dopo la visita di una delegazione israeliana al Cairo, durante la quale è stata presentata una proposta “rivista” che include clausole sul cessate il fuoco, gli aiuti umanitari e lo scambio di prigionieri.

Gli sforzi diplomatici sono stati accompagnati da azioni militari. Le forze Usa hanno abbattuto 24 missili e droni Houthi lanciati dallo Yemen nel Mar Rosso, sventando così uno dei più grandi attacchi dei ribelli degli ultimi mesi. Nel contempo, le truppe israeliane continuano le operazioni contro Hamas nelle aree di Khan Younis e Maghazi a Gaza, rivelando la scoperta di 15 pozzi per l’accesso ai tunnel sotterranei, insieme a armamenti come lanciarazzi, razzi, droni ed esplosivi.

La missione impossibile di Blinken

La missione di Blinken, tra il dramma della guerra e le ombre del dopoguerra, affronta l’arduo compito di evitare un coinvolgimento totale degli Stati Uniti nella regione. In questa intricata partita geopolitica, Blinken si scontra con le tensioni in Libano e nel Mar Rosso. Durante l’incontro con il premier israeliano Netanyahu a Tel Aviv, il segretario di Stato americano ha chiesto di evitare ulteriori danni ai civili a Gaza, sottolineando l’alto bilancio di vittime civili e bambini. Tuttavia, la richiesta sembra essere caduta nel vuoto, con il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant che ha assicurato operazioni più intense a Khan Yunis.

Dopo Netanyahu, Blinken ha incontrato, in Cisgiordania, il presidente palestinese Abu Mazen. Sul tavolo, il dossier della guerra a Gaza: é nota la posizione Usa che vuole un coinvolgimento dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) nella futura gestione della Striscia alla fine della guerra. Dopodiché il segretario di Stato Usa andrà ad Aqaba, in Giordania, per un incontro sullo stesso tema con re Abdallah e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.  

Nonostante gli sforzi, il quarto viaggio di Blinken nel Medio Oriente rivela un quadro complesso, con conseguenze potenzialmente difficili per l’amministrazione Biden.

Guerra Ucraina-Russia: cosa sta succedendo

In Ucraina la tensione è alle stelle, dopo l’attacco di un gruppo di hacker locali che ha preso di mira il provider internet di Mosca, “M9com”. Il risultato? Parte della capitale russa si è ritrovata improvvisamente senza Internet e Tv, mentre un secondo attacco informatico ha pubblicato i dati della più grande banca privata russa, Alfa Bank.

La situazione sul fronte bellico non mostra segni di tregua. Le forze russe hanno bombardato 9 comunità nell’oblast di Sumy, causando danni a case e a un centro culturale locale. Lo ha riferito l’amministrazione militare regionale. L’esercito russo ha preso di mira le comunità di Krasnopillia, Velyka Pysarivka, Myropillia, Bilopillia, Seredyna-Buda, Svesy, Znob-Novhorodske, Novoslobidske ed Esman con attacchi di mortaio e artiglieria. A complicare il tutto le temperature gelide, che in molte aree sono scese fino a -15 gradi, soprattutto in quelle città e villaggi che sono senza elettricità.

Mentre il numero di soldati ucraini gravemente feriti è aumentato del 30% nelle ultime settimane, anche la Russia ha subito pesanti perdite dall’inizio della guerra, secondo un rapporto ucraino: oltre 366mila soldati, 6.038 carri armati, e una serie di altri mezzi militari e attrezzature.

Zelensky in Lituania, l’Ue passa al “piano B”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha effettuato una visita a sorpresa a Vilnius, in Lituania, per ringraziare il paese per il suo sostegno diplomatico, finanziario e militare all’Ucraina. La missione è seguita da un annuncio atteso di ulteriori aiuti da parte della Lituania.

Mentre la guerra e le perdite continuano, l’Unione europea sta lavorando a un “piano B” per sbloccare l’impasse sulla revisione pluriennale del bilancio, creata dal premier ungherese Viktor Orbàn. Per facilitare l’approvazione, si sta valutando di separare i 50 miliardi di sostegno all’Ucraina in uno strumento autonomo durante la revisione del bilancio dell’Unione Europea (il 1° febbraio, è previsto un vertice straordinario). Ciò potrebbe consentire un accordo a 26, superando l’ostacolo dell’unanimità necessaria per le questioni finanziarie.

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