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Bankitalia, Carosio: per le nostre banche ancora sofferenze “consistenti”

Il vicedirettore generale della Banca d’Italia, intervenendo alla Federconfidi, ha sottolineato come il ritorno verso “condizioni fisiologiche nei tassi di insolvenza proceda lentamente e i crediti alle imprese in difficoltà rimangano elevati, prossimi al 6% dei finanziamenti in essere”.

Bankitalia, Carosio: per le nostre banche ancora sofferenze “consistenti”

Le sofferenze delle banche italiane continuano a essere “consistenti”. Questa l’opinione del vicedirettore generale della Banca d’Italia, Giovanni Carosio, intervenuto oggi all’assemblea di Federconfidi. “I ridotti volumi di attività che ancora caratterizzano fasce estese del settore produttivo – ha aggiunto Carosio – si riflettono sulla redditività delle imprese e sulla qualità del credito. Nei primi tre mesi del 2011 le banche e le società finanziarie operanti in Italia hanno continuato a registrare consistenti flussi di nuove sofferenze, pari al netto dei fattori stagionali e in ragione d’anno, all’1,8% dei prestiti”. Il ritorno verso “condizioni fisiologiche nei tassi di insolvenza procede lentamente e i crediti alle imprese in difficoltà rimangono elevati, prossimi al 6% dei finanziamenti in essere”.

Buone notizie invece sul fronte dei prestiti bancari alle imprese, che in Italia crescono di più rispetto alla media europea. Carosio ha spiegato che “nel 2010 i prestiti concessi dalle banche alle imprese sono aumentati dell’1%. La crescita si è rafforzata nella prima parte di quest’anno e nei dodici mesi terminanti a maggio è stata del 3,4%, valore nettamente più alto di quello medio europeo. L’evoluzione del credito continua tuttavia a risentire delle incertezze che ancora gravano sulla ripresa economica e delle diffuse condizioni di fragilità che caratterizzano i bilanci delle imprese”.

Il vicedirettore generale della Banca d’Italia ha poi ampliato il discorso riflettendo sul tema complessivo della ripresa economica, che nel secondo semestre appare più incerta. “Neprimi tre mesi di quest’anno – ha sottolineato Carosio – la crescita del Pil è stata dello 0,1% e la dinamica della produzione industriale indica un’accelerazione per il secondo trimestre. L’intensità della ripresa nella seconda parte dell’anno appare più incerta e non consentirebbe ancora un rapido ritorno ai livelli di attività antecedenti la crisi. Come ha ricordato di recente il governatore nelle Considerazioni finali, dall’avvio della ripresa, nell’estate di due anni fa, l’economia italiana ha recuperato soltanto 2 dei 7 punti percentuali di prodotto persi nella crisi”.


Allegati: Intervento_di_Giovanni_Carosio.pdf

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