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Banca d’Italia, Saccomanni: “Fmi troppo duro con l’Italia”

Per il direttore generale di Via Nazionale la crescita del Paese è possibile già da fine anno, “ma è importante che lo sprea si mantenga sotto i 300 punti” – Conti pubblici: “se si arriva al pareggio è un grosso risultato”.

Banca d’Italia, Saccomanni: “Fmi troppo duro con l’Italia”

Già da fine anno è possibile una ripresa della crescita italiana. E’ la convinzione del direttore generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, sentito dalla commissione Industria del Senato: una ripresa dell’economia italiana “tra la fine del 2012 e l’inzio del 2013” è sempre possibile. Saccomanni ribadisce la previsione fornita dalla Banca d’Italia con il precedente Bollettino Economico trimestrale: tra il -1,5% e il -1,2%. “Tuttavia”, rimarca Saccomanni, “è importante che lo spread si mantenga a 300 punti base” e “nonostante le fibrillazioni degli ultimi giorni c’è una tendenza alla riduzione” che si sta riflettendo positivamente anche sul mercato del credito.

Ovviamente, “con uno spread a 300 punti base le prospettive di crescita dell’economia sono migliori che con uno spread a 500 punti base”. E si mostra più ottimista del Fondo Monetario che stima per l’Italia addirittura una contrazione del Pil dell’1,9%. “Noi siamo più ottimisti”, dice, ripondendo ai cronisti: il Fondo Monetario “è più pessimista dei previsori europei e della Bce”.

Quanto alle prospettive dei nostri conti, “se si arriva vicini al pareggio di bilancio è già un grosso risultato”, dice il direttore generale di Bankitalia, rilevando come per vicino al pareggio si intenda un deficit sotto l’1%. “Noi stimiamo”, afferma, “che ci sarà una forte riduzione del deficit anche in condizioni avverse ma bisogna vedere gli sviluppi del’economia”.

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