Azioni Deutsche Bank, quotazioni del titolo DBK in Borsa

Tutto quello che c’è da sapere per rimanere aggiornati sul mercato finanziario. Informazioni, andamento e grafico in tempo reale sulle quotazioni in borsa dei maggiori titoli sui listini mondiali.

Sede centrale Deutsche Bank

Codice ISIN: DE0005140008
Settore: Finanza
Industria: Banche maggiori


Le azioni di Deutsche Bank sono quotate sul mercato tedesco con il ticker DBK.

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Descrizione Azienda

Deutsche Bank AG (abbreviato in DB) è una multinazionale tedesca che opera nel settore bancario. La sede principale è a Francoforte. È uno dei principali gruppi bancari mondiali. Nel 2020 risulta la 21° banca più grande al mondo per asset totali e la 63° per capitalizzazione di mercato. È considerata una banca di importanza sistemica dal Financial Stability Board.
Deutsche Bank opera in 60 paesi nel mondo con una rete di 1.891 agenzie. I dipendenti totali, al secondo semestre del 2021, sono 83,797. Il mercato principale è quello europeo ma ha una presenza significativa nelle Americhe e nell’area dell’Asia e Pacifico.

La banca ha quattro divisioni principali:

  • Banca commerciale
  • Banca d’investimento
  • Corporate banking
  • Asset e wealth management

I principali ricavi sono così distribuiti: banca d’investimento (37,5%), banca commerciale (32,8%), corporate banking (20,7%) e asset e wealth management (9%).

In Italia, Deutsche Bank è presente dal 1977. La Direzione Generale di Deutsche Bank in Italia è a Milano in Piazza del Calendario (Bicocca). Negli anni ha acquisito la Banca d’America e d’Italia (1986), Banca Popolare di Lecco (1994), Finanza & Futuro (1995) e Milano Mutui (1996). L’Italia è il primo mercato europeo dopo quello tedesco. La banca sul suolo italiano ha 600 punti vendita con 3.500 dipendenti e 1100 consulenti finanziari. I clienti sono oltre 2,2 milioni. Nel 2013 ha creato la Fondazione Deutsche Bank Italia, la prima fuori dai confini tedeschi.

Deutsche Bank è quotata alla Borsa di Francoforte e fa parte dell’indice azionario DAX e Euro Stoxx 50. Ha una quotazione anche alla Borsa di New York dal 2001.

Gli investitori istituzionali rappresentano il 76% del capitale azionario della banca. A livello geografico il 46% del capitale sociale proviene dalla Germania.

A novembre 2021, i maggiori azionisti di Deutsche Bank risultano:

  • Blackrock, 5,23%
  • The Capital Group Companies, 5,20%
  • Douglas L. Braunstein (Hudson Executive Capital, LP), 3,18%
  • Hamad Al-Thani, 3,05%
  • Hamad Bin Khalifa Al-Thani, 3,05%
  • Stephen A. Feinberg (Cerberus Capital Management, L.P) , 3,00%
  • The Vanguard Group, 2,40%
  • Amundi, 1,79%
  • Deutsche Bank Aktiengesellschaft, 1,44%
  • Deka Investment GmbH, 1,26%
  • Lyxor International Asset Management SAS, 1,21%
  • Goldman Sachs Group, Inc., 1,16%
  • Bank of America Corporation, 0,70%

La famiglia Al-Thani, che rappresenta la famiglia reale del Qatar, è entrata nel capitale azionario di DB dal 2014.

Nel maggio 2017, HNA Group, un conglomerato cinese, attraverso la C-Quadrat Investment AG, era diventato il maggiore azionista di DB con una partecipazione del 10%. Nel 2019, Hna esce dall’azionariato vendendo le sue ultime azioni di Deutsche Bank. A gennaio 2021, HNA Group ha dichiarato il fallimento dopo aver tentato inutilmente di ristrutturare il debito.

Il fatturato nel 2020 è stato di 24,028 miliardi di euro con un utile di 624 milioni. A fine 2020 Deutsche Bank ha gestito 568 miliardi di euro di depositi e 527,9 miliardi di crediti.

Approfondimento economico e finanziario dell’azienda

Deutsche Bank è stata fondata a Berlino nel 1870 come banca specializzata nel finanziamento del commercio estero e nella promozione delle esportazioni tedesche. Prima della fondazione della Deutsche Bank, gli importatori e gli esportatori tedeschi dipendevano dagli istituti bancari britannici e francesi sui mercati mondiali.

Le prime filiali nazionali furono aperte a Brema (1871) e Amburgo (1872). Nel 1873 viene aperta la prima filiale all’estero, a Londra.

Durante la crisi bancaria del 1873, DB assorbì diverse banche tra le quali la Deutsche Union-Bank e la banca privata Dellbrück di Francoforte che fu rinominata Frankfurter Bankverein.

Nel 1886 fu fondata la Deutsche Überseeische Bank per sfruttare i mercati sudamericani e nel 1889 la Deutsch-Asiatische Bank per il mercato asiatico.

Nel 1894 è tra i fondatori della Banca Commerciale Italiana.

I principali investimenti all’estero furono nelle ferrovie. DB partecipa alla creazione della Northern Pacific Railway negli Stati Uniti e alla ferrovia di Baghdad nell’Impero Ottomano.

In Germania operò il collocamento delle obbligazioni delle acciaierie Krupp e seguì la quotazione di Bayer alla Borsa di Berlino. Strinse allenze con le grandi banche regionali e furono aperte nuove filiali nazionali.

Nei primi del novecento aprì diverse filiali in Sud America.

Nel 1904 venne istituita la Deutsche Petroleum-Aktiengesellschaft che si occupava di attività petrolifere.

La prima guerra mondiale portò gravi conseguenze alla banca. Molte filiali estere furono chiuse e gli investimenti, specie quelli nelle ferrovie, abbandonati. Le attività di DB si concentrarono sul mercato interno incorporando vari istituti regionali.

Nel 1926 svolse un ruolo rilevante nella fusione tra Daimler e Benz.

Nel 1929 avvenne la fusione con la rivale storica, la Disconto-Gesellschaft assumendo il nome di Deutsche Bank und Disconto-Gesellschaft (DeDiBank). Fu l’unica banca tedesca ad evitare gli aiuti pubblici durante la crisi bancaria tedesca del 1931.

Nel 1937 torna a chiamarsi Deutsche Bank.

Durante la seconda guerra mondiale gestì varie banche europee: la “Banca dell’Unione Boema” di Praga, la “Unione Bancaria” in Jugoslavia, la “Banca Albert de Barry” di Amsterdam, la Banca Nazionale Greca di Atene, il Creditanstalt di Vienna, la “Banca di credito Germano-Bulgara” in Bulgaria e la Banca Comercială Română di Bucarest.

Alla fine della guerra, gli alleati ordinarono lo smembramento della Deutsche Bank in dieci banche regionali.
Nel 1952 le dieci banche furono riaccorpate in tre banche più grosse: la Norddeutsche Bank AG; la Süddeutsche Bank AG; e la Rheinisch-Westfälische Bank AG.
Nel 1957, le tre banche furono riunite per riformare la Deutsche Bank AG con la nuova sede a Francoforte.

Nel 1959, DB apre al settore della banca al dettaglio introducendo piccoli prestiti personali.

Negli anni settanta torna ad espandersi all’estero. Apre nuove sedi a Milano Mosca, Londra, Parigi e Tokyo.

Nel 1986 acquisisce per 603 milioni di dollari la Banca d’America e d’Italia.

Nel 1989, acquisisce la banca di investimento Morgan Grenfell & Co., con sede nel Regno Unito; nel 1994 verrà rinominata Deutsche Morgan Grenfell.

A novembre 1998 accetta di acquistare Bankers Trust, una storica organizzazione bancaria americana, per 10,1 miliardi di dollari.

Nel 1993, in Italia, compra la Banca Popolare di Lecco dalla Banca Popolare di Novara per circa 476 milioni di dollari e nel 1999 entra con una quota di minoranza in Cassa di Risparmio di Asti. Acquisisce anche Milano Mutui Spa, diventata Deutsche Bank Mutui, e Finanza & Futuro Banca, rete dei promotori finanziari della Banca.

Il 4 giugno 1999, Deutsche Bank ha fuso Deutsche Morgan Grenfell e Bankers Trust facendo nascere Deutsche Asset Management (DAM).

Nel 2001 Deutsche Bank viene quotata alla Borsa di New York. Fonde la sua attività bancaria ipotecaria con quella di Dresdner Bank e Commerzbank per formare Eurohypo AG.

Nel 2002, rafforza la sua presenza negli Stati Uniti acquistando Scudder Investments mentre in Europa acquisisce la banca privata Rued Blass & Cie.

Nel 2005 rileva la banca di investimento russa United Financial Group. Vende la sua partecipazione in Eurohypo AG a Commerzbank.

Nel 2006 Deutsche Bank compra il marchio Norisbank dalla DZ Bank per 420 milioni di euro e la Berliner Bank dalla banca regionale Landesbank Berlin per 680,5 milioni euro.

Nel 2008 rileva il 30% del capitale di Deutsche Postbank per 2,8 miliardi di euro.

Nel 2009 rileva Sal. Oppenheim, terza banca privata più antica della Germania, per 1 miliardo di euro. La Sal. Oppenheim diverrà una divisione di DB.

Tra il 2010 e il 2012 rileva la maggioranza e il resto della partecipazione di Deutsche Postbank. Il costo totale dell’operazione è stato di 6 miliardi di euro.

Nel 2012 viene trasformata Norisbank GmbH in una banca puramente diretta.

Nel 2013 a Milano nasce la Fondazione Deutsche Bank Italia, la prima fuori dai confini tedeschi.

Nel 2014 la famiglia reale del Qatar entra nel capitale azionario della banca.

Nel 2017, il maggiore azionista di Deutsche Bank diventa HNA Group, un conglomerato cinese, che possiede il 10% delle azioni.
Il rivenditore di veicoli usati Auto1 stringe una collaborazione con Allianz e Deutsche Bank per la realizzazione di una piattaforma per prestiti e rifinanziamenti.

Nel 2018 Deutsche Postbank viene fusa con la divisione DB Privat- und Firmenkundenbank, una sussidiaria di Deutsche Bank.

Nel 2018 dopo aver chiuso in rosso per il terzo anno consecutivo, la banca decide per un riassetto organizzativo: ridimensiona le attività internazionali e pone più attenzione alla divisione di banca commerciale e asset management in Europa. Il riassetto porta anche al licenziamento di numerosi dipendenti per contenere i costi.
Nell’estate, dopo aver perso circa il 38% della capitalizzazione di Borsa, Deutsche Bank esce dall’Euro Stoxx 50, il principale indice europeo che raccoglie i primi cinquanta titoli.

Ad inizio 2019 vengono avviate le trattative per la fusione tra Deutsche Bank e Commerzbank, le due maggiori banche tedesche. A marzo Il ministro delle finanze tedesco, Olaf Scholtz, conferma la fusione ma i principali azionisti si oppongono. La fusione salta ufficialmente, il 25 aprile 2019. La causa principale della mancata fusione è data dall’aumento di capitale di almeno 10 miliardi e dai 30.000 esuberi previsti.

A luglio 2019 vara il piano di ristrutturazione che prevede un taglio di 18.000 posti di lavoro entro il 2022 (un quinto del totale), ridimensionamento nell’investment banking con l’uscita dalle attività di vendita e intermediazione di titoli e dal reddito fisso, creazione di una bad bank in cui raccogliere le attività in sofferenza (74 miliardi di euro, non tutti deteriorati). Il costo dell’operazione ammonta a 7,4 miliardi di euro.

Hna Group decide di uscire dall’azionariato di Deutsche Bank vendendo il suo pacchetto azionario. Durante il 2019 vende le sue quote detenute attraverso C-Quadrat Investment AG.

A febbraio 2021, DB realizza il primo utile di 113 milioni di euro, è il primo utile netto annuale registrato dal 2014.

Nel marzo 2021, vende privatamente la partecipazione di 4 miliardi di euro in Archegos Capital Management.

Deutsche Bank è attiva nel campo dell’arte. La banca possiede una delle più ampie collezioni di arte contemporanea a livello aziendale al mondo, grazie a una raccolta di oltre 60.000 opere, denominata Deutsche Bank Collection, dislocate in 900 sedi espositive delle banca tra le quali Francoforte sul Meno, Londra, New York, Tokyo, Hong Kong e Milano.

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