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Autovelox: sarà l’estate delle multe. Ecco le strade con più misuratori e i comuni che incassano di più 

I costi delle vacanze 2023 potrebbero lievitare a causa delle multe comminate dai Comuni con gli autovelox. Ecco le strade più a rischio

Autovelox: sarà l’estate delle multe. Ecco le strade con più misuratori e i comuni che incassano di più 

Sarà l’estate del caldo torrido, dell’inflazione. E degli autovelox. Sono centinaia di migliaia gli italiani che hanno deciso di utilizzare l’auto per spostarsi da una parte all’altra del Paese. Alcuni per comodità, altri perché, dato il caro prezzo che ha colpito aerei e treni, si sono resi conto che il viaggio in macchina – magari dividendo le spese con i passeggeri – sarebbe stato più conveniente. Bisogna però fare attenzione. Perché i costi delle vacanze 2023 potrebbero lievitare a causa di una componente non prevista: gli autovelox. 

In vista delle partenze, infatti, molti comuni hanno potenziato la presenza dei misuratori di velocità su strada, soprattutto sulle direttrici più percorse. La denuncia arriva da Assoutenti che ha preso in esame alcune strade particolarmente usate dagli automobilisti per gli spostamenti estivi e caratterizzate da una massiccia presenza di autovelox e spiega: “In vista delle partenze degli italiani i comuni aspettano di contare i soldi che incasseranno grazie alle multe elevate dagli autovelox installati”. 

Sulla Telesina 7 autovelox in 25 chilometri

Assoutenti segnala diverse situazioni critiche, prima tra tutte quella della Telesina, la statale che inizia dal casello di Caianello della A1 Milano-Napoli e arriva a Benevento. “È una delle arterie più a rischio sul fronte delle multe stradali”, spiega Assotenti. “Qui, in un tratto della lunghezza di circa 25 km, si contano, secondo le rilevazioni delle app di navigazione, ben 7 postazioni autovelox per senso di marcia, con limiti di velocità che sono stati modificati nel tempo creando confusione tra gli automobilisti e una raffica di sanzioni”. 

Una denuncia confermata anche dai dati, considerando che i comuni di Puglianello, Castelvenere, Paupisi e Torrecuso, che sono quelli a cui fanno capo i misuratori di velocità, lo scorso anno hanno raccolto quasi 3 milioni di euro grazie a questi strumenti.

In Salento 23 milioni di euro di multe nel 2022

Attenzione anche a una delle mete turistiche per eccellenza delle estati italiane: il Salento, che nel 2022 ha raccolto circa 23 milioni di euro grazie alle multe comminate attraverso gli autovelox. Qualche esempio? Assoutenti segnala il comune di Cavallino che ha visto gli introiti degli autovelox passare da zero del 2021 ai 2,5 milioni di euro del 2022 grazie all’apparecchio di rilevazione della velocità installato sulla statale 16 Lecce-Maglie. Il Comune di Surbo ha incassato 309.580 euro, 720.022 euro quello di Trepuzzi grazie ai tre autovelox installati sulla statale 613 Lecce-Brindisi. II record va a a Melpignano: 2.54 milioni.

Dal Lazio alle Dolomiti: è l’estate degli autovelox

C’è poi lo strano caso del litorale sud del Lazio, dove esiste una strada, la statale 213 “Flacca”, che è disseminata di autovelox: in appena 13 km se ne contano 3 per senso di marcia, che hanno generato nel 2022 proventi per oltre 500mila euro. 

A rischio anche chi sceglie i laghi o la montagna: sulle Dolomiti il piccolo comune di Colle Santa Lucia (Bl), coi suoi 340 abitanti, ha registrato 349.980 euro di incassi grazie all’autovelox, mentre tantissime proteste ha sollevato l’apparecchio di rilevazione della velocità installato a Torre del Benaco (Vr), costa veronese del lago di Garda: 275.519 euro di introiti nel 2022.  Nel tratto Bolzano-San Candido (circa 100 km) gli autovelox segnalati oggi sarebbero oltre 10.

“Purtroppo i dati dimostrano che si continua a confondere la sicurezza stradale con l’esigenza dei comuni di fare cassa – denuncia il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – Disseminare una strada di autovelox, magari posizionandoli in modo poco visibile o abbassando improvvisamente e senza motivo i limiti di velocità, non equivale a garantire la sicurezza degli automobilisti, ma sembra più un comodo espediente per stangare i cittadini attraverso le multe stradali, ottenendo così risorse per ripianare i buchi di bilancio”.

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