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Atlantia rimbalza, ma lo spread zavorra Piazza Affari

Perde forza lo scenario di revoca della concessione ad Atlantia – In fondo ai listini il settore tecnologico dopo il profit warning di Applied Materials – Rendimento del decennale italiano al 3,109% – Ancora giù la lira turca, ma stavolta contro l’euro – Petrolio Brent di nuovo in salita

Atlantia rimbalza, ma lo spread zavorra Piazza Affari

Nuova seduta in ribasso per la Borsa italiana, nonostante il rimbalzo di Atlantia. Ancora in zona rischio lo spread. Ecco, in sintesi, la situazione tormentata. L’indice di Piazza Affari è in ribasso dello 0,7%, sotto quota 20.400 punti. Piatta Parigi (-0,02%), Francoforte cede lo 0,3%. Più pesante il calo di Madrid (-0,46%). Londra -0,1%.

Sale al 2,1% l’inflazione annuale in Europa a luglio, dal 2% di giugno. L’anno scorso era all’1,5%

A Parigi Air France Klm scende di circa il 3%: i sindacati sono polemici sulla nomina del primo Ceo straniero, il canadese Ben Smith (con uno stipendio 4 volte superiore al manager che l’ha preceduto).

In fondo ai listini il settore tecnologico (- 0,3%) dopo il profit warning su profitti e i ricavi per questo trimestre al di sotto delle stime di Applied Materials. Stm perde l’1,95%. Infineon, Siltronic e Ams calano dall’1,3 al 2%.

Nvidia, un produttore di chip molto esposto alle attività connesse alle criptovalute, ha avvertito che questa fonte di ricavi sarà pari a zero nel trimestre in corso, mentre in quello precedente aveva prodotto 289 milioni di dollari.

Torna a perdere la lira turca, ma questa volta contro l’euro. Cross a 7,02, +5,5%. Euro-dollaro poco mosso.

Lo spread Btp/Bund è tornato ad allargarsi a 280,5 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,109%.

Petrolio Brent di nuovo in salita, a 71,7 dollari il barile, +0,4%. Eni perde lo 0,2%. La società ha ottenuto dalle autorità del Messico, l’autorizzazione a procedere con gli investimenti da 1,9 miliardi di dollari per lo sviluppo di un giacimento. Tonfo di Saipem (-3%).

Atlantia rimbalza a Piazza Affari dopo i pesanti cali delle ultime due sedute. Poco dopo le 12 il titolo sale del 3,7% attorno a quota 19 euro (dopo aver toccato un massimo di 19,26 euro).

Perde forza intanto lo scenario di revoca della concessione che ha provocato la fuga degli investitori dal titolo. Ancora intensi i volumi, con quasi 5 milioni di titoli scambiati sopra la media dell’ultimo mese di 2,4 milioni (ma 9 milioni circa nelle ultime cinque giornate).

Ieri in tarda serata il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiesto ad Autostrade per l’Italia, una dettagliata relazione che fornisca evidenza di tutti gli adempimenti posti in essere per assicurare la funzionalità del ponte Morandi e “prevenire ogni evento accidentale”. Il MIT ha inoltre chiesto l’impegno a ripristinare integralmente il viadotto di Polcevera con oneri esclusivamente a carico della società, entro un contenuto periodo di tempo. In parallelo il ministero ha avviato accertamenti per valutare se ci siano stati gravi inadempimenti contrattuali da parte del concessionario. Il comunicato ridimensiona la minaccia di una revoca immediata della concessione, di fatto, alla società vengono date due settimane per presentare le sue giustificazioni.

Delle altre due concessionarie autostradali, una è in recupero, Sias +2%, l’altra, ASTM, è invariata.

Da segnalare ancora il brusco dietrofront di Banca Monte Paschi (-4,94%, in asta di volatilità).

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