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Assonime, Grieco: “L’Italia ha un’occasione imperdibile”

Nel corso della sua prima assemblea di Assonime da presidente, l’ex numero uno di Enel parla delle riforme su cui l’Italia dovrà puntare per ripartire e costruire il futuro: lavoro, giustizia, fisco, pubblica amministrazione – Con un occhio, ovviamente, a una moderna corporate governance delle imprese

Assonime, Grieco: “L’Italia ha un’occasione imperdibile”

“Dopo troppi anni di crescita stentata e di tensioni sociali, l’Italia ha l’occasione imperdibile di modernizzare le sue istituzioni e l’economia, liberando le sue enormi energie imprenditoriali e allo stesso tempo assicurando che la ripresa della crescita sia sostenibile e inclusiva”. Con queste parole Patrizia Grieco conclude la sua prima relazione da presidente di Assonime, l’Associazione fra le società italiane per azioni, di cui mercoledì si è tenuta a Roma l’assemblea privata per il rinnovo del vertice. Con la nomina ufficiale, attesa ormai da mesi, l’ex numero uno di Enel prende così il posto di Innocenzo Cipolletta, arrivato a fine mandato.  E’ la prima donna a salire al vertice di Assonime.

Secondo Grieco, con l’attuazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza “l’Italia deve fare il massimo affinché investimenti e riforme aumentino davvero il potenziale di crescita della nostra economia, ad evitare il rischio che, finita l’euforia delle risorse europee, non riusciamo poi a ripagare i prestiti ricevuti”.

LAVORO

Sul fronte del lavoro, “dobbiamo saper accompagnare i lavoratori verso i nuovi impieghi – ha detto Grieco – lasciandosi alle spalle quelli non più produttivi. Il primo impegno è di dare strumenti e contenuto alle politiche attive del lavoro, che non sono mai decollate dopo l’approvazione del Jobs Act. Il problema è urgente, i sostegni attuali dell’occupazione non possono essere prolungati”.

CONTRATTI

Un’altra questione troppo a lungo accantonata “riguarda il sistema di contrattazione salariale – ha aggiunto la neopresidente di Assonime – ancora troppo sbilanciato sui contratti nazionali, mentre non decolla la componente di contrattazione decentrata legata ai guadagni di produttività. Il decentramento del negoziato salariale al livello aziendale giocò un ruolo determinante, a partire dagli anni Novanta, nel trasformare l’economia tedesca dal grande malato dell’Europa nell’economia più produttiva”.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Per la pubblica amministrazione, “la priorità è restituire agli amministratori pubblici la capacità di decidere, nel rispetto delle regole, esercitando la propria discrezionalità amministrativa al servizio della collettività – ha continuato Grieco – Occorre ristabilire una visione integrata delle misure di politica pubblica a livello nazionale, regionale e locale e una maggiore capacità di programmare, progettare e monitorare l’attuazione delle iniziative e l’esecuzione delle opere”.

GIUSTIZIA

Sul versante della giustizia, “il Piano rafforza le risorse umane a disposizione e punta sui miglioramenti organizzativi e sul potenziamento dell’Ufficio del processo. L’esperienza italiana evidenzia che alcuni tribunali sono più efficienti di altri, anche a parità di risorse: occorre quindi diffondere le migliori pratiche gestionali e accelerare sulla digitalizzazione del processo”.

CONCORRENZA

Per la concorrenza, “a fronte delle difficoltà economiche, sanitarie e delle sfide del contesto geopolitico si sono diffuse in questi anni, in Italia e in Europa, le richieste di limitare l’apertura dei mercati di prodotti, servizi e capitali. In alcuni ambiti, ad esempio per esigenze di sicurezza nazionale, quelle restrizioni possono trovare giustificazione, ma in generale occorre valutare strettamente le limitazioni dell’apertura dei mercati. L’apertura dei mercati resta un valore. La promozione della concorrenza nei settori protetti va perseguita con le misure che il Governo è impegnato a emanare entro l’estate in tema di infrastrutture strategiche, concessioni e servizi pubblici locali, attraverso la seconda Legge annuale per il mercato e la concorrenza”.

FISCO

Assonime ha indicato da tempo “l’esigenza di una rimodulazione dei carichi fiscali – sottolinea ancora la nuova numero uno dell’Associazione – alleggerendo il peso sul lavoro e l’impresa e accrescendo quello sui patrimoni e i consumi. Occorre inoltre una drastica semplificazione del sistema fiscale, che nel tempo è venuto a frammentarsi in previsioni minute e trattamenti di favore, quasi sempre concessi senza logica economica né di sistema. Le nuove tecnologie consentono di attuare una lotta severa all’evasione, che nel nostro Paese è un fenomeno di massa di cui il sistema politico fatica a riconoscere il gravissimo disvalore, sul piano economico e sociale”.

IMPRESE

Secondo Grieco, “la prima emergenza che i policy makers, sia a livello europeo sia a livello nazionale, devono affrontare nella fase attuale è quella dell’aumento del rischio di insolvenza delle imprese, specie delle Pmi”. L’azione dei Governi “deve quindi gradualmente spostarsi verso politiche di sostegno alla solvibilità, rafforzando anche adeguatamente le procedure di insolvenza. A tale scopo, è opportuno valorizzare la cooperazione tra sostegno pubblico e la capacità selettiva degli intermediari finanziari e degli investitori che hanno una presenza capillare sul mercato”.

LA GESTIONE DELLE CRISI

Per la nuova presidente di Assonime, “serve anche un rafforzamento degli strumenti di gestione dell’insolvenza e di ristrutturazione dei debiti, con meccanismi di ristrutturazione extragiudiziali, forme ibride e più robuste procedure d’insolvenza, sia per fare ripartire le imprese in difficoltà, ma risanabili, sia per liquidare rapidamente le imprese compromesse”.

Occorre poi “semplificare e rendere più accessibili gli istituti concorsuali. L’attuale sistema, e anche quello delineato dal nuovo Codice della Crisi, sono troppo rigidi e le diverse procedure si mantengono separate e non comunicanti. Seguire la filosofia della Direttiva europea sulle ristrutturazioni può condurre a una radicale semplificazione”.

CIPOLLETTA: COME È CAMBIATA E COSA È DIVENTATA ASSONIME

Nel prendere commiato dall’Associazione che ha guidato per quattro anni, Innocenzo Cipolletta ha detto che “Assonime è cresciuta molto in questi due decenni grazie alla guida del direttore generale, Stefano Micossi. Ha allargato il suo raggio di riflessione su una pluralità di argomenti (dalla regolazione dei mercati alla corporate governance, dal diritto d’impresa alla gestione della finanza pubblica) e ha assunto una chiara dimensione europea e internazionale. Assonime è oggi un think-tank apprezzato nel mondo delle imprese e delle istituzioni, capace di agevolare le aziende nell’applicazione della legislazione virgola di valutare le conseguenze virgola di dialogare con le istituzioni, di trasmettere al legislatore proposte di modifica affinché gli interventi per le imprese possano perseguire i loro obiettivi senza creare troppe distorsioni di mercato. Assonime non fa lobby per specifiche imprese, associate o no: fa lobby per il buon funzionamento del mercato, nella convinzione che un mercato ben regolato sia nel massimo interesse per delle imprese e del paese”.

GENTILONI: OBIETTIVO CRESCITA DURATURA E SOSTENIBILE

L’operazione “senza precedenti” dei “grandi piani” di Recovery “mira fondamentalmente a due obiettivi”: rendere “accettabile la divergenza tra i diversi Paesi europei, cercando di evitare un aumento di queste differenze” e rendere “la nostra crescita duratura e sostenibile”. Lo ha detto il commissario europeo per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, in un videomessaggio inviato all’assemblea Assonime.

L’obiettivo di Next Generation Eu, ha continuato Gentiloni, “non è soltanto quello di avere un rimbalzo delle nostre economie: sarebbe riduttivo. Il rimbalzo è certamente necessario, dobbiamo recuperare una crisi enorme con più del 6% di crescita negativa nel 2020 e molto di più in Paesi come l’Italia, la Francia o la Spagna. Ma l’economia pre-covid non era in Europa un’economia dell’età dell’oro”.

Secondo il commissario europeo, è necessario puntare sulla “qualità delle riforme” e “questo vale in particolare per l’Italia”.

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