Condividi

Aria di accordo all’Opec, in rialzo Borsa e petroliferi

Dopo l’annuncio del segretario generale del cartello, il petrolio Usa risale a 48 dollari – Ne beneficiano i listini europei e a Piazza Affari vola Saipem, bene anche Tenaris e Eni – Banca Monte Paschi ancora campione di acquisti – Jefferies rivaluta Buzzi e Telecom e consiglia: “Comprate prima del referendum” – Tra le small caps exploit di Falck Renewables e Banca Ifis

Aria di accordo all’Opec, in rialzo Borsa e petroliferi

“Oggi ci sarà un accordo sulla produzione petrolifera tra i Paesi produttori aderenti all’Opec”. Alle 10 di stamane, un’ora prima dell’inizio del vertice del cartello a Vienna, il segretario generale dell’Opec Mohammed Barkindo ha lanciato questo messaggio, suscitando l’ottimismo dei mercati. Il petrolio Brent si invola in guadagno del 6% a 49,0 dollari.

Strappano a Piazza Affari Tenaris (+2%) ed Eni (+1,6%). Fa ancor meglio Saipem (+3,7%): dall’arbitrato sul progetto South Stream potrebbero arrivare 800 milioni di euro di cassa extra. Equita Sim ha stimato che, nello scenario migliore, con un incasso del 100% dell’importo richiesto, “avremmo un impatto sulla nostra valutazione di 0,07 euro per azione, ovvero un +15%”.

La Borsa di Milano accelera con l’indice FtseMib che sale dell’1% attorno a 16.700 punti. Anche le altre Borse europee si muovono in rialzo, ma solo tra lo 0,2 e lo 0,3%. In lieve calo solo Madrid. A Londra Royal Bank of Scotland perde il 3,4%: la Banca d’Inghilterra ha detto che Rbs deve rafforzare i buffer di capitale, essendo stata bocciata agli stress test annuali condotti su sette istituti britannici.

Rallenta lo spread Btp/Bund a 173,5 punti base rispetto ai 175 della chiusura di ieri. Merito in particolare della diga promessa dalla Bce nel caso in cui un’eventuale vittoria del no al referendum. Mario Draghi, in un’intervista al Paìs, ha detto che “nonostante la crisi siamo riusciti a mantenere la nostra rotta ad un livello compatibile con il nostro target di un tasso vicino al 2% tra il 2018 e il 2019”.

In evidenza anche oggi Monte Paschi, ancora una volta campione di volatilità: il titolo guadagna ora il 4% (dal +7%) sull’onda del possibile ingresso di un grande investitore. Intesa guadagna lo 0,7%, Unicredit +0,5%, Banco Popolare +0,6%.

Unipol +1,5%: Hammer Partners ha alzato il target price a 4,4 euro da 3,6 euro. Confermato il giudizio Buy. Generali +2,2%. In evidenza Azimut (+1,5%), Buzzi (+2,7%) e Telecom Italia (+1%), tra le scelte di Jefferies che ha pubblicato stamane un report sulla Borsa italiana.

Secondo gli analisti, l’andamento della redditività aziendale sta migliorando in presenza di multipli attraenti ovvero con una media di una volta il Book Value e un dividend yield del 4%. Piazza Affari ha anche pesantemente sottoperformato da inizio anno: FtseMib -21%, Eurostoxx50 -7%. Per queste ragioni Jefferies consiglia di comprare prima del voto sul referendum sfruttando l’umore giudicato “terribile” degli investitori.

Poco mossa Fiat Chrysler (+0,2%): Fitch ha rivisto a “positivo” da “stabile” l’outlook e ha confermato il rating emittente a lungo termine pari a ‘BB-‘.

Tra le mid/small caps, Falck Renewables +6%: miglior titolo a Piazza Affari. Il nuovo piano industriale presentato ieri prevede nel 2021 un utile netto triplicato a circa 45 milioni di euro e una crescita media annua dell’Ebitda dell’11% a 201 milioni.

Mondo TVDada +4%. Mondadori +2,7%: Borsa Italiana ha disposto l’attribuzione della qualifica Star alle azioni ordinarie della società, che si prevede saranno negoziate su questo segmento da mercoledì 7 dicembre. 

Banca Ifis (+2,8%) ha ottenuto l’ok delle autorità di vigilanza, Bankitalia e Bce, all’acquisizione di Ge Capital Interbanca senza misure prudenziali.

Commenta