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Apple dà la carica alle Borse e dribbla l’epidemia cinese

Apple ha messo a segno la miglior trimestrale della storia finanziaria e Wall Street l’ha subito premiata dimenticando le paure per il virus cinese – Sale il petrolio – Piazza Affari sfrutta il calo dei rendimenti dei Btp – Enel vale 80 miliardi

Apple dà la carica alle Borse e dribbla l’epidemia cinese

Mangia una Mela e curerai la malattia. Wall Street si è affidata ai conti di Apple per limitare l’effetto del coronavirus sugli umori dei mercati finanziari. Con buoni risultati, a giudicare dal rimbalzo dei listini Usa, galvanizzati dalla performance dell’ultimo iPhone: Apple (+2% dopo i risultati) ha messo a segno la miglior trimestrale della storia finanziaria, con profitti per 91,3 miliardi di dollari, meglio delle stime. I ricavi sono saliti del 9% e i profitti netti di quasi l’11%, oltre quota 22 miliardi. Il rally del titolo, più che raddoppiato negli ultimi 12 mesi, non spegne, come ha sottolineato lo stesso Tim Cook, il rischio di una frenata della crescita, complice l’epidemia che, nel frattempo, non si ferma.

Ma ha contribuito a contenere la paura, come dimostra la ritirata dei beni rifugio: risale stamane il petrolio, oltre i 60 dollari nella versione Brent, corregge al ribasso sia lo yen che il franco svizzero. Ancora chiusi i listini cinesi, rimbalza la Borsa di Tokyo (+0,4%), che tra l’altro apprezza l’arrivo alla Banca centrale di Seiji Adachi, economista con la fama di colomba

A testimoniare l’emergenza resta solo Hong Kong: -2,8% alla riapertura dopo la pausa per le tribolate feste per il Capodanno Lunare. Ma crescono i costi: Starbucks ha deciso la chiusura di oltre 2.000 punti vendita in Cina, più della metà del totale. Secondo le cifre ufficiali, i morti in Cina sono saliti a 132, mentre sono oltre 5.900 i casi di contagio accertati.

Positivi i mercati Usa: Dow Jones +0,65%, S&P 500 +1,01%, Nasdaq + 1,43%.

I mercati non si aspettano novità sui tassi dalla riunione della Fed che si chiuderà con la conferenza stampa del presidente. Ma Jerome Powell potrebbe aggiornare i programmi sull’iniezione di liquidità.

Sempre più intensa intanto la sfida commerciale tra i vari Paesi. Boris Johnson, nonostante la forte opposizione americana, ha detto sì alla presenza di Huawei nel 5G del Regno Unito.

La Russia ha annunciato che completerà da sola il gasdotto North Stream, così superando i veti posti da Washington ai Paesi interessati (Germania compresa).

L’effetto Apple spinge verso l’alto i future sulla borsa Usa, che anticipano oggi pomeriggio un avvio positivo. ln rialzo dello 0,3% anche i future sulle Borse europee. Anche Piazza Affari si gode la palma di miglior Borsa del pianeta, conquistato con il rally di ieri. I mercati, accantonata l’emergenza salute, sono tornati a prendere in considerazione i non pochi aspetti positivi dello scenario post voto in Emilia-Romagna: il calo dello spread sotto i 100 punti base, l’effetto del calo dei rendimenti sui titoli ad alta leva (utility in testa), l’esito positivo per le banche dell’esame da parte dell’Eba, fino a non molti anni fa un incubo per i nostri banchieri.

Piazza Affari ha così messo a segno la miglior seduta dell’anno (+2,61%), superando di nuovo quota 24 mila punti (chiusura a 24.027,63).

Positivi, anche se non così brillanti, gli altri listini europei: Francoforte +0,89%; Madrid +1,29%.

DE MEO IN RENAULT DAL PRIMO LUGLIO

Parigi +1,07%. Renault ha confermato che sarà Luca De Meo il prossimo ceo della Régie. Il manager entrerà in carica il primo luglio, una volta concluso l’accordo di non concorrenza con Volkswagen.

Sale anche Londra (+0,99%) alla vigilia della riunione della BoE, l’ultima guidata da Mark Carney.

IL BTP SOTTO L’1%. OGGI L’ASTA

Giornata di record per il mercato obbligazionario alla vigilia delle aste.

Il rendimento del Btp decennale archivia la seduta a 1,03%, dopo essere sceso sotto l’1% per la prima volta da novembre. Lo spread scende a 137 punti base da 158 di venerdì.

 Il rimbalzo delle borse provoca qualche presa di profitto sulle obbligazioni. Il rendimento del Bund tedesco, dopo aver sfiorato -0,40%, risale a -0,35%.

A limitare i guadagni in attesa delle decisioni della Fed ha contribuito anche l’abbondante offerta di carta europea: le operazioni a 30 anni e a 15 anni di Francia e Grecia nonché le aste italiane su Ctz e Btpei, aggiudicate con il massimo importo con tassi in calo. Oggi è atteso il collocamento di 6,5 miliardi di Bot a sei mesi; giovedì saranno invece in asta 8,75 miliardi di titoli a medio-lungo.

ENEL SUPERA LA BARRIERA DEGLI 80 MILIARDI DI VALORE, TERNA ED HERA AI MASSIMI

A dare una misura del rally di Piazza Affari è il primato di Enel (+3%), la prima società italiana a toccare il traguardo di 80 miliardi di euro di valore, rafforzando la sua posizione al secondo posto nella classifica mondiale delle utility. Non si tratta di un risultato isolato: il calo dei rendimenti ha messo le ali a tutto il comparto. A2A (+3,3%) è al top da novembre. Hera (+3,8%) è sui massimi storici e Terna (+3,06%) ha stabilito il suo nuovo record portando il valore della sua zione a 6,460 euro.

ATLANTIA, BANCHE E GESTITO AL TOP

Prende il volo Atlantia (+6,38%) che sarebbe pronta a ridurre la partecipazione in Autostrade per l’Italia e fare entrare nuovi soci se la concessione non fosse revocata dall’Esecutivo.

Lo spread in calo dà sprint anche alle banche. Unicredit in crescita del 2,5%, Intesa +2,2%. Banco Bpm +2%, Mediobanca +3,24%. Banca Mediolanum ha deciso di non classificare più come strategica la partecipazione in Mediobanca, preoccupata che la presenza di Leonardo Del Vecchio nel capitale di Piazzetta Cuccia possa modificarne gli equilibri azionari qualora incrementasse ulteriormente la sua quota.

Sei banche della zona euro, su 109 monitorate, non hanno i requisiti patrimoniali richiesti dalla Bce nell’ambito dello Srep e saranno costrette ad aumentare il loro Cet1.

Rimbalza il risparmio gestito dopo le vendite di lunedì: FinecoBank +3,8%, Banca Mediolanum +2,2%, Poste Italiane +4,18%.

Forte Nexi (+4%): nuovo record in vista della scadenza per la selezione dell’adviser che supporterà Sia nel processo di selezione delle banche per l’Ipo. Equita ritiene che “una fusione con Sia sarebbe strategicamente positiva per Nexi”.

STM ORA ASPETTA L’EFFETTO APPLE

Sotto i riflettori Stm (+3,45%), in attesa dei conti di Apple, che rappresenta poco meno del 15% del suo giro d’affari.

In tensione Prysmian (+2%): Fidentiis ha alzato il target da 22,50 a 23,50 euro, confermando il Buy.

In ripresa anche il lusso. Moncler +3%: MainFirst alza il target price da 41 a 47 euro, rafforzando il Buy. Ferragamo +2,6%. Tra le mid cap brillano anche Elica (+4,5%), Brembo (+4,7%) e Banca Ifis (+4,3%), promossa da Banca Imi dopo il recente ano industriale.

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