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Antonveneta: i giudici di Milano, “Fazio non fermò Fiorani”

Le motivazioni che accompagnano la sentenza dello scorso maggio spiegano che l’ex governatore di Bankitalia “provocò una profonda lacerazione in una delle massime istituzioni del Paese e andò al di là del riserbo che avrebbe dovuto accompagnare la sua funzione istituzionale”.

Antonveneta: i giudici di Milano, “Fazio non fermò Fiorani”

Antonio Fazio, ex governatore di Bankitalia, “provocò una profonda lacerazione in una delle massime istituzioni del Paese”. E’ quanto si legge nelle motivazioni di 200 pagine con cui i giudici del Tribunale di Milano spiegano la condanna a 4 anni di reclusione, risalente al maggio scorso, inflitta all’ex numero uno di Palazzo Koch per aggiotaggio in relazione al caso Antonveneta.

“Fazio – evidenzia il Tribunale – andò ben al di là del riserbo che avrebbe dovuto accompagnare la sua funzione istituzionale per trasformarsi in un amico che condividendo l’ansia del destinatario di una decisione cos’ importante lo rassicura subito del successo ottenuto”. Nel complesso, secondo i giudici, “Fazio era fermamente intenzionato a non fermare Fiorani”.

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