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Amazon taglia altri 9mila posti di lavoro, che si aggiungono ai 18mila di gennaio

Non sembra esserci alcuna pausa nel flusso di licenziamenti che da mesi coinvolgono le Big Tech. Da inizio 2023 il taglio di Amazon riguarda 27mila dipendenti

Amazon taglia altri 9mila posti di lavoro, che si aggiungono ai 18mila di gennaio

Amazon rimette mani sui numeri della sua forza lavoro, decidendo di tagliare altri 9mila posti. A darne notizia ufficiale è il ceo della società americana, Andy Jessy in una lettera inviata nelle scorse ore ai dipendenti. “Vi scrivo per comunicarvi che nelle prossime settimane intendiamo eliminare altre 9mila posizioni, soprattutto in AWS, PXT (People Experience and Technology), Pubblicità e Twitch. È stata una decisione difficile, ma che riteniamo migliore per l’azienda a lungo termine”.

Si tratta del secondo taglio di posti di lavoro annunciato da Amazon nel corso del 2023. Questi tagli, infatti, ai lavoratori licenziati lo scorso gennaio, pari a 18mila, di fatto, la più grande riduzione della forza lavoro nella storia del colosso di Seattle. A conferma della profonda crisi che sta attraversando il settore tecnologico, in cui nemmeno Amazon è stata risparmiata.

Con l’aggravarsi del contesto macro alle prese con poche certezze, il gigante degli e-commerce ha deciso di ripensare i tagli. E con l’annuncio odierno, il totale dei licenziamenti supera quota 27mila dipendenti. È anche vero che Amazon possiede una forza lavoro molto più corposa rispetto alle altre aziende della Silicon Valley: a fine settembre 2022 poteva contare su oltre 1,5 milioni di dipendenti.

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