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Amazon da record, corsa Tesla, occhio a Telecom Italia

Amazon ha raggiunto ieri a Wall Street la quotazione di 906 dollari ad azione, stabilendo il suo massimo storico, mentre Tesla, con una capitalizzazione di Borsa di 49,1 miliardi, insidia il primato di settore di Gm dopo aver scavalcato Ford – A Piazza Affari si infiamma la battaglia sulla presidenza Telecom con l’occhio a Vivendi-Mediaset – In ripresa i bond della banche venete

Un missile lanciato dalla Nord Corea nel mar del Giappone ha salutato poche ore fa la vigilia del meeting tra Donald Trump ed il presidente cinese Xi Jingping. Intanto, in Francia si scalda la corsa per l’Eliseo: ieri sera, nel corso del dibattito tv, Emmanuel Macron ha accusato Marie Le Pen di voler “scatenare una guerra economica in Europa”. I sondaggi dicono che i due candidati possono contare sul 25% dei voti a testa, davanti al terzo incomodo, il marxista Jean-Luc Melenchon.

È l’attualità politica a dominare le cronache, tra l’altro insanguinate dalle bombe di San Pietroburgo e dall’uso dei gas tossici in Siria. I mercati ne hanno preso atto, in attesa che la pubblicazione dei verbali della Fed (stasera) e dei dati del mercato del lavoro Usa (venerdì) offrano nuovi spunti. Si spiega così la bonaccia che regna sui mercati in attesa di indicazioni su dazi, riforma fiscale e dell’avvio della campagna delle trimestrali, per capire se le condizioni di salute delle imprese giustificano o meno gli alti livelli di prezzo delle Borse.

PECHINO PROGETTA UN’ALTRA ZONA SPECIALE

In questa cornice l’Asia ha vissuto una seduta cauta ma positiva, nonostante la bomba coreana. Salgono le Borse cinese+0,4%, chiuse per vacanza da venerdì scorso. Lo stimolo arriva dalla decisione di dare il via alla nuova zona economica di Xiongan, sul modello seguito per Shenzhen negli anni Ottanta. E’ un grande investimento che coinvolgerà più di 30 società quotate a Shanghai tra cui Bbmg, cementi, che ha messo a segno un rialzo del 20%. Poco mosse Tokyo (-0,2%) e Hong Kong (-0,3%).

FED, DIMISSIONI DI LACKER: HA PARLATO CON UN ANALISTA

Clamoroso alla Fed, Il presidente della Federal Reserve di Richmond, Jeffrey Lacker, ha lasciato la banca centrale Usa per aver avuto nel 2012 una conversazione con un analista di Wall Street in cui potrebbe aver fornito a quest’ultimo informazioni sensibili sulle politiche della Fed. “Non è mai stata mia intenzione rivelare informazioni confidenziali”, si è difeso  il banchiere centrale in una nota in cui ha ammesso la conversazione con un analista di Medley Global Advisors. Lacker ha però ammesso di aver “violato la policy di comunicazione esterna che proibisce di fornire a persone o organizzazioni che fanno profitti, vantaggi sui concorrenti”.

NUOVO RECORD PER AMAZON, SALE CATERPILLAR

Listini quasi piatti anche a Wall Street: l’indice Dow Jones è salita dello 0,19%, S&P 500 +0,06%. Guadagni impercettibili anche per il Nasdaq, salito dello 0,07%. È stato il giorno del record per Amazon: +1,7% a 906 dollari. Apple +0,7%.

Fra i grandi nomi dell’industria Usa, avanzano Boeing (+1,16%) e Caterpillar (+2,02%): il gruppo dei bulldozer è stato scelto da Goldman Sachs per la sua Conviction Buy List con target price a 120 dollari, rispetto alla quotazione attuale di 94,3 dollari. 

RISALE L’ENERGIA, MA SCIVOLA SAIPEM

È proseguito ieri il recupero del prezzo del petrolio. Il greggio Brent ha guadagnato il 2% a seguito della diffusione dei dati preliminari sulle scorte strategiche degli Stati Uniti, stamattina la corsa prosegue +0,6% a 54,4 dollari al barile (+1%). Exxon  sale  dello 0,37%, Chevron +0,8%. Halliburton  sale dello 0,55%.

A Piazza Affari, avanti Eni (+0,7%) e Tenaris (+1,3%). Tonfo di Saipem (-2,9%), influenzata dal crollo della norvegese Seadrill (-37%), che ha annunciato  che azionisti e possessori di bond potranno subire delle perdite in seguito all’accordo di ristrutturazione del debito che la società delle perforazioni petrolifere sta negoziando con le banche.

TESLA INSIDIA ANCHE GM.  RECUPERO LENTO PER FCA

Il mondo dell’auto rivede conti e classifiche dopo il rallentamento delle vendite sui mercati del Nord America. Dopo aver sorpassato Ford per capitalizzazione di mercato, il costruttore di auto elettriche Tesla (49,1 miliardi il valore di mercato) insidia anche il primato di General Motors (51,1 miliardi).

L’onda negativa delle vendite in Usa ha investito anche l’Europa: l’Automotive (Stoxx europeo -0,7%) è stato il settore peggiore. Fiat  Chrysler ha recuperato leggermente (+0,4%) dopo la caduta del 5% di ieri.  A Francoforte Daimler è arretrata  dell’1%, Volkswagen -1,1%, Bmw -1%. 

POSITIVA MILANO E I BTP. IN VISTA APERTURA POSITIVA

Poco mossi anche i mercati europei. Stamane l’attenzione sarà concentrata sugli indici Pmi servizi dell’Eurozona. I futures segnalano un’apertura in lieve rialzo.

Piazza Affari ha chiuso ieri  la seduta in terreno positivo. Il Ftse Mib ha infatti guadagnato lo 0,07% a 20.257,10 punti, in linea con i rialzi delle altre Borse europee. A Londra l’indice Ftse 100 ha guadagnato lo 0,54% grazie alla debolezza della sterlina, Francoforte è salita dello 0,21% e Parigi è cresciuta dello 0,30%, Madrid +0,35%.

Chiusura in rialzo per i Btp, anche se sotto i massimi. Il rendimento del decennale italiano è sceso fino a 2,24%; lo spread Btp/Bund continua a stazionare in area 200. Il future sul Bund è salito fino a 162,72, ai massimi da inizio marzo. A fine seduta lo spread tra decennale italiani e spagnoli si restringe di 2 punti a 68 pb. La carta spagnola paga la decisione di Madrid di rivedere al rialzo i 10 miliari gli obiettivi di raccolta per il 2017.

IN FORTE RIPRESA I BOND DELLE BANCHE VENETE

Luce in fondo al tunnel per le banche venete, in attesa del disco verde della Ue sulla ricapitalizzazione precauzionale. Il clima di ottimismo è stato confermato dal rimbalzo delle quotazioni delle obbligazioni di Popolare Vicenza e Veneto Banca, dopo che la Banca centrale europea ha indicato in 6,4 miliardi l’ammanco di capitale che gli istituti devono colmare.

Il bond senior di Popolare Vicenza ottobre 2018 cedola 5% è salito di circa 5 punti e mezzo a 82,37, con un rendimento in discesa a 19,07% da 24,57% della chiusura precedente. Il titolo marzo 2020 cedola 2,75% della stessa banca avanza di sei punti e mezzo a 79,0, per un rendimento in area 11,54%. Acquisti anche sull’obbligazione senior maggio 2019 cedola 4% di Veneto Banca: +4,3 punti a 81,11, con rendimento in calo al 15,035% da 18,091% della chiusura di ieri.

Stamane la Popolare di Vicenza ha annunciato di aver venduto sul mercato il 6,02% della Cattolica di Assicurazioni al valore unitario di 7,25 euro. Sulla quota residua, pari al 9%, ci sarà un lock up per 90 giorni.

S&P: LA LIQUIDAZIONE DELLE SOFFERENZE SARÀ LENTA

In lettera le banche europee, con un calo di circa mezzo punto percentuale. Il comparto italiano azzera invece le perdite nel finale. Tra i maggiori istituti il peggiore è Ubi con -1,2%. Unicredit scende dello 0,3%, Intesa  +0,7%, Banco  Bpm +0,2%. Debole Generali -1% condizionata dalla raccomandazione Sell di Goldman Sachs. 

La riduzione degli asset in sofferenza delle banche italiane proseguirà in maniera “significativamente più graduale” rispetto ad altri Paesi come Spagna e Irlanda. Lo sostiene Standard and Poor’s in un report pubblicato oggi e dedicato all’ampio carico di ‘non performing asset’ (Npa) che ancora grava sugli istituti di credito dei Paesi periferici dell’area euro.

SOTTO TIRO TELECOM, FARO CONSOB SULLE DELEGHE

Ha pesato sul listino milanese il calo di Telecom Italia (-2,6%). La minaccia di un ingresso aggressivo della francese Iliad sul mercato italiano ha spinto le vendite sul gruppo delle tlc. La controllata di Iliad, Free Mobile mira a ripetere l’enorme successo in Francia con tariffe dal 50% all’80% inferiori a quelle degli operatori storici. La società fondata da Xavier Niel è convinta che, abbassando i prezzi, potrà conquistare il 10% del mercato italiano nei primi due o tre anni per arrivare fino al 25%, ha spiegato una delle fonti.

Sale intanto la tensione sul fronte delle nomine. Il possibile arrivo di Arnaud de Puyfontaine alla presidenza non passerebbe inosservato agli occhi della Consob, ha detto ieri il presidente Giuseppe Vegas, Il focus, anticipando un esame sulle deleghe che verranno assegnate al manager e al suo esercizio.

ATLANTIA FA CASSA CON AUTOSTRADE

Tra le utilities attenzione ad Atlantia (+0,58%).Un consorzio guidato da Allianz è interessato ad acquistare un terzo del 15% di Autostrade per l’Italia messo in vendita dalla società dei Benetton. Il veicolo capitanato dal socio tedesco è pronto a pagare circa 500 milioni per la sua parte. Atlantia è in trattativa per cedere altre due quote del 5% a investitori. Favorito il fondo sovrano di Abu Dhabi Adia.

Nel settore spicca anche il ribasso di A2A (-2,9%), che ieri ha annunciato buoni risultati del 2016, ma obiettivi deludenti per il 2017. Mediobanca ha abbassato la raccomandazione a Neutral da Outperform. Enel scende dello 0,1%.

PRYSMIAN, RECORDATI E IL RECORD CAMPARI

Positivi i titoli industriali fra cui spicca Prysmian, che guadagna l’1,8% sostenuta da Goldman Sachs che ha alzato il target price a 27 euro da 26 euro (raccomandazione Neutral). Leonardo è salita dello 0,7%, Stm -0,4%.

Recordati +1,4% grazie al broker Oddo che ha alzato il target price a 37 euro da 35 euro confermando il giudizio Buy. Nuovo massimo storico per Campari (+1,3%).

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