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Aim, crescono le Pmi quotate in Borsa: tutti i numeri

Durante l’Aim Investor Day erano collegati in streaming circa 400 investitori in media con picchi di 1000 utenti. Le Pmi sbarcate sul mercato alternativo dei capitali si sono presentate alla comunità finanziaria con numeri in crescita e piani volti all’internazionalizzazione e all’innovazione. Tra il 2015 e il 2016 raccolti 312 milioni, il 40% di tutta la raccolta dal 2009, per 25 nuove aziende quotate.

Aim, crescono le Pmi quotate in Borsa: tutti i numeri

Crescono le Pmi quotate e cresce l’interesse degli investitori. Durante l’Aim Investor Day organizzato da Ir Top lo scorso giovedì in Borsa Italiana si sono collegati in streaming in media circa 400 investitori e operatori, con picchi di 1000 in alcune fasi della giornata. Analisti e operatori hanno assistito alla presentazione dei risultati e dei piani industriali di un gruppo di realtà quotate sul mercato alternativo di Piazza Affari dedicato alle Pmi: da Enertronica a Modelleria Brambilla, da Mailup a Masi Agricola, da Mc Link a Bio-On, per citarne solo alcune. Due di queste erano tra l’altro in fase di roadshow: 4Aim Sicaf e Mirabello Carrara.

Nell’azionariato delle società Aim Italia sono presenti 91 Investitori Istituzionali, di cui 46 italiani (51%) e 45 esteri (49%), con un investimento complessivo pari a 286 milioni di euro e 335 partecipazioni complessive. Il valore medio della singola partecipazione è pari a 0,9 milioni di euro. Il principale investitore a livello internazionale è lo svizzero Patrimony 1873 che, attraverso White Fleet III Globes Italy Equity Star, primo fondo estero dedicato all’Aim Italia, detiene 22 partecipazioni. L’investitore italiano più attivo è AcomeA Sgr, che detiene 25 partecipazioni, seguito da Zenit Sgr (20).

“L’Aim sta dimostrando di crescere, anche sul fronte di nuove iniziative di investimento specializzate e rappresenta una concreta fonte alternativa di capitale per la crescita delle Pmi – ha detto Anna Lambiase, amministratore delegato di IR Top, società di investor relations specializzata sull’Aim – dal 2009 il totale delle risorse raccolte in Equity è stato pari a Euro 800 milioni, divisi tra investitori istituzionali e canale privato”.

I NUMERI DELL’AIM

Al 7 aprile la capitalizzazione del mercato Aim Italia ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro. La raccolta in equity da Ipo delle 74 società quotate e attualmente incluse nell’indice Ftse Aim Italia è pari a 749 milioni di Euro. Un dato che sale a 805 milioni considerando la raccolta cumulata in equity da Ipo dal 2009, divisi tra investitori istituzionali e canale privato. E i dati sono in accelerazione. Se si restringe il campo al 2015 e il 2016 il valore della raccolta si attesta 312 milioni, quasi il 40% di tutta la raccolta dal 2009. Le Ipo sono state 3 nel 2016 e 22 nel 2015, per un totale di 25, circa un terzo delle aziende oggi quotate. Quante sono le risorse medie richieste al mercato? La raccolta mediana è stata pari a 5,3 milioni di Euro (10,0 milioni di euro il dato medio) con il 45% delle società che ha raccolto meno di Euro 5 milioni, per un flottante medio del 25%. Finanza, Green e Digital sono stati i settori con la raccolta maggiore.

FONDAMENTALI IN CRESCITA

Per capire l’effettivo successo o meno dell’Aim, i numeri sulle nuove Ipo vanno accompagnati dalla verifica dei fondamentali delle realtà che chiedono soldi al mercato. Su questo fronte il campione delle società che è intervenuto all’Investor Day ha mostrato dati in crescita con in ricavi in progresso del 36% sul 2014 e un margine Ebitda al 19%. “Le società che oggi abbiamo presentato all’AIM Investor Day – ha spiegato Lambiase – dimostrano solidi fondamentali; i bilanci 2015 mostrano ricavi in crescita del 36% e marginalità media del 19%. Tutte le società industriali hanno chiuso i bilanci in utile e la metà distribuisce dividendi. I revenue model segnano una componente estera in crescita; le linee strategiche del 2016 annunciate dalle società sono orientate al consolidamento dello sviluppo internazionale, a investimenti in innovazione e tecnologia e ottimizzazione delle strutture operative e attività di M&A”. Durante l’Investor Day Ir Top ha assegnato il premio “Best Ipo Innovative Project 2016” a Gigitouch (digital marketing), Piteco (software house) e Siti B&T Group (impianti per l’industria ceramica).

 

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