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Accordo sui derivati tra Stati Uniti e Ue: svolta storica sul principio di equivalenza delle regole

Gli Stati Uniti e L’Unione Europea hanno trovato un accordo sui derivati basato sull’accettazione delle rispettive norme: ciascuna giurisdizione applicherà nel suo ambito territoriale le proprie regole a queste transazioni indipendentemente da chi le compie – L’intesa riguarda un mercato da 633mila miliardi di dollari al centro della crisi finanziaria

Accordo sui derivati tra Stati Uniti e Ue: svolta storica sul principio di equivalenza delle regole

Stati Uniti e Unione Europea hanno trovato l’accordo sui derivati: ciascuna giurisdizione applicherà nel suo ambito territoriale le proprie regole a queste transazioni, indipendentemente da chi le compie. In altre parole, Usa ed Ue accettano di considerare essenzialmente identiche le reciproche norme che regolano il mercato dei derivati. Si tratta di un accordo di grande rilevanza perché per la prima volta gli americani hanno accettato il principio di equivalenza delle tutele. Un principio che ora si applica a un mercato  da 633mila miliardi di dollari che è stato al centro della crisi finanziaria del 2008. E che rappresenta una buona notizia anche in prospettiva delle trattative appena partite sugli scambi commerciali transatlantici: il principio di equivalenza anche in altri settori farebbe cadere le barriere regolamentari dando una forte spinta agli scambi.
L’approvazione ufficiale dell’accordo, nel dettaglio tra la Commodity Futures Trading Commission (Cftc) e la Commissione europea,  è in calendario domani, giorno in cui scade l’esenzione dalle regole sulle transazioni per operatori esteri come Deutsche Bank o le controllate straniere delle banche Usa.

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