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Abusi di mercato, Senato: “Più controlli sugli algorithmic trading”

Risoluzione approvata all’unanimità in commissione Finanze – Ok alle proposte Ue – Introdurre penali per ordini immessi e poi cancellati.

Abusi di mercato, Senato: “Più controlli sugli algorithmic trading”

In tema di abusi di mercato arriva l’ok della commissione Finanze del Senato all’individuazione – su proposta del Parlamento europeo e dal Consiglio Ue – di nuovi atteggiamenti che possono manipolare le trattative. La commissione ha infatti approvato all’unanimità una risoluzione sulle proposte Ue sull’abuso di informazioni privilegiati e la manipolazione del mercato.

Le proposte del Parlamento europeo e del Consiglio in particolare fanno riferimento a operazioni o ordini trasmessi automaticamente sulla base di software appositamente predisposti (algorithmic trading) e che fanno leva sulla sempre più elevata velocità di trasmissione degli ordini consentita dai mercati (high frequency trading). L’utilizzo di tali software è lecito e ampiamente diffuso, ciò che verrebbe esplicitamente proibito invece è la trasmissione di ordini nel mercato sulla base di tali algoritmi che, invece di essere diretta all’esecuzione di operazioni, è finalizzata a ritardare o bloccare il funzionamento del mercato (cosiddetto stuffing), ovvero a ingolfare la piattaforma di negoziazione con un numero elevato di proposte così da rendere difficoltosa agli altri operatori la partecipazione al mercato (cosiddetto layering) o, comunque, a fornire loro una rappresentazione falsa o fuorviante sulla domanda e sull’offerta relativa allo strumento finanziario (cosiddetto spoofing).

Sulla scorta di quanto rilevato dalla Consob in audizione, la Commissione Finanze di Palazzo madama valuta con favore la definizione di questi esempi “perché costituiscono utili punti di riferimento nell’ancora incerta valutazione dei temi relativi alla crescente operatività tramite algorithmic trading”. Detto questo, “sarebbe tuttavia più coerente con l’approccio della disciplina sugli abusi di mercato il fatto che gli esempi indicati vengano basati sugli effetti che la condotta produrrebbe sul mercato piuttosto che sull’intenzionalità dell’operatore o, in questo caso, del software”.

Più in generale, rispetto alla più ampia questione del controllo, anche per evitare abusi di mercato e manipolazione delle negoziazioni, la Commissione suggerisce di valutare, mutuando le prescrizioni contenute nel regolamento di Borsa italiana, l’introduzione di una penale per i trader allo scattare di alcune soglie di ordini immessi e poi cancellati, in considerazione che tale pratica può influire in maniera non corretta sull’andamento delle negoziazioni.

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