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Abramovich lascia il Chelsea: “Lo faccio per il bene del club” ma è l’effetto della guerra della Russia

Anticipando le sanzioni del Governo Johnson contro gli oligarchi russi, il presidente del Chelsea, Roman Abramovic, ha lasciato il club londinese nelle mani degli amministratori

Abramovich lascia il Chelsea: “Lo faccio per il bene del club” ma è l’effetto della guerra della Russia

Roman Abramovich lascia il Chelsea. L’oligarca russo molto vicino al Presidente Vladimir Putin, ha lasciato la presidenza del Chelsea, il club calcistico campione del mondo che aveva acquistato circa vent’anni fa. “Lo faccio per il bene del Chelsea” ha dichiarato Abramovic ma la sua è stata in realtà una scelta obbligata dopo l’assurda decisione di Putin di invadere e dichiarare guerra all’Ucraina con la conseguente ondata anti-russa che ha investito tutta l’Inghilterra e gli stessi tifosi del Chelsea. Del resto le sanzioni del Governo Johnson bloccheranno i beni patrimoniali di Abramovich, una cui figlia ha invece apertamente manifestato dissenso rispetto alla decisione di guerra dello zar russo.

Proprietario del Chelsea dal 2003, già da qualche tempo il magnate russo era di fatto, bandito dalla Gran Bretagna. In pratica ad Abramovich era stato praticamente impossibile risiedere a Londra, e la sua posizione era passata sotto la gestione dell’Unità per i casi speciali del ministero dell’Interno britannico, che fa parte del direttorio per la sicurezza e l’anti-terrorismo. Con l’invasione della Russia in Ucraina la situazione si è ovviamente aggravata e il deputato laburista Chris Bryant aveva chiesto alla Camera il sequestro dei beni del proprietario dei Blues e se fosse il caso che continuasse ad essere patron del club considerati i suoi legami con Vladimir Putin.

In una nota diffusa per spiegare la sua decisione, Abramovich spiega: “Ho sempre preso le decisioni tenendo a cuore l’interesse del Club. Rimango fedele a questi valori. Ecco perché oggi sto affidando agli amministratori della Fondazione di beneficenza del Chelsea la gestione e la cura del Chelsea FC”. “Credo che attualmente siano nella posizione migliore – continua la nota – per prendersi cura degli interessi del Club, dei giocatori, dello staff e dei tifosi”.

Per quanto non del tutto attesa, la mossa di Abramovich che ha lasciato la gestione del Chelsea agli amministratori del club ha seminato incertezza anche nella società calcistica londinese, che attualmente è al terzo posto della classifica della Premier League e sta difendendo in Champions League il titolo di campione d’Europa conquistato l’anno scorso. L’allenatore Tuchel non ha nascosto tutta la sua preoccupazione, che è anche quella dei calciatori.

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