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A Buenos Aires c’è il primo ristorante ufficiale di Maradona: ecco il menù “de Dios”

Sono tanti i locali in tutto il mondo dedicati al Pibe de Oro, ma quello ufficiale è nel quartiere Belgrano della capitale argentina e propone piatti da… fuoriclasse. La specialità è la cotoletta alla milanese alla Dona Tota, la mamma di Diego

A Buenos Aires c’è il primo ristorante ufficiale di Maradona: ecco il menù “de Dios”

A Napoli si dice che il suo piatto preferito fossero gli spaghetti aglio olio e peperoncino rivisitati con una spruzzata di pangrattato fritto, tanto che questa ricetta semplice e veloce viene tuttora chiamata pasta alla Maradona. A Buenos Aires invece il suo ristorante preferito era “La Brigada”, ancora oggi meta di pellegrinaggio dei tifosi di tutto il mondo. Parliamo ovviamente di Diego Armando Maradona, un fuoriclasse in campo e… a tavola. Da qualche tempo, dopo la sua morte, nella capitale argentina ha aperto il ristorante ufficiale dedicato al numero 10 del Napoli e della Nazionale biancoceleste: si chiama “Maradona (10)” ed è di proprietà del gruppo cinese con sede a Londra Hutong Tang, che ha regolarmente comprato i diritti di immagine ed è specializzato in cucina contemporanea, vantando nella propria scuderia diversi locali con stelle Michelin.

Hamburger e dolci: il menù del campione

Il ristorante di Maradona non sarà uno di questi, ma ha un valore evocativo enorme e un menù di tutto rispetto, interamente ispirato alla leggendaria parabola del Pibe de Oro. Si possono dunque assaggiare, ad esempio, “Las mollejas del 86”, cioè le interiora di manzo, agnello o maiale, con chiaro riferimento al Mondiale vinto nel 1986; o ancora l’Hamburger Maradona, farcito con 120 grammi di carne blend, tapas miste e roast beef con pane di patate, oltre che aioli al chipotle, avocado, cipolla rossa e formaggio raclette, il tutto servito con patatine fritte. Fino ovviamente al piatto principale, la Milanesa de la Tota, cioè la famosa cotoletta di pollo impanata che faceva la mamma di Diego, Dona Tota. La cotoletta alla milanese viene proposta anche nella versione dedicata al “Profe” Signorini, lo storico preparatore atletico personale di Maradona. Nessun colpo di teatro per quanto riguarda vini, drink e liquori: l’offerta è ampia e pregiata, ma tradizionale. C’è da sbizzarrirsi invece sui dessert, con un dolce al cioccolato ripieno di dulce de leche chiamato “La pelota no se mancha” (“Il pallone non si sporca”, storica frase pronunciata dal Diez nella sua partita di addio alla Bombonera), e con “La batalla del Bernabeu”, che in omaggio alla maxi-rissa del 1980 in occasione di Real Madrid-Athletic Bilbao propone crema al cioccolato al 70%, scorza d’arancia, frutti rossi, menta, crema moica, pasta sablée al cioccolato fondente e miele puro, arance candite e una tavoletta di cioccolato.

A Napoli il gelato “De Brownie” ma senza dimenticare Diego

Il ristorante “Maradona (10)” è aperto da martedì a domenica, pranzo e cena, e fa anche take away. Sorge nella Avenida Juramento, nel quartiere chic di Belgrano, e offre ovviamente una ampia selezione di memorabilia del campione: foto, maglie, palloni, sciarpe e bandiere. Uno dei tanti santuari dedicati all’indimenticabile Diego, come se ne trovano del resto ancora oggi nella stessa Napoli, la città italiana che lo ha adottato e probabilmente amato come nessuna altra. Oggi la creatività partenopea ha sfornato la “Torta Lukaku” e il gelato al gusto di “Kevin De Brownie” in omaggio ai campioni del momento, ma come recita lo slogan “chi ama non dimentica”.

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