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Ctz, Btp e Bot: comincia oggi l’autunno caldo del Tesoro

Comincia oggi la prima tappa delle aste del Tesoro sui titoli di Stato: in settimana verranno offerti al mercato 20 miliardi di euro – Attesa per la visita di Monti di domani a Berlino – Brutte notizie dall’Asia: il Giappone è in recessione – Mediobanca e Apple superstar in Borsa – Due liste per Premafin – Exploit di Rcs – Stamane Piazza Affari in calo.

Ctz, Btp e Bot: comincia oggi l’autunno caldo del Tesoro

GIAPPONE VERSO LA RECESSIONE, ASIA IN CALO. ASTA DEL TESORO, AL VIA OGGI L’AUTUNNO CALDO

La recessione incombe sul Giappone, sentenzia un’analisi di Bnp Paribas dopo che il governo ha rivisto al ribasso le stime in materia di consumi, esportazioni, costruzione di nuove case. Alcuni centri studi, tra cui JP Morgan Securities, prevedono un calo tra lo 0,2 e lo 0,3% del pil nel trimestre. La Bank of Japan ha già fatto trapelare l’intenzione di aumentare lo stimolo all’economia nella prossima riunione, fissata per il 18-19 settembre: prima occorre attendere le indicazioni in arrivo dalla Fed.

La reazione del mercato non si è fatta attendere: l’indice Nikkei segna un ribasso dello 0,65%, anche Hong Kong -0,2% è in terreno negativo. La Borsa di New York, in attesa del discorso di venerdì prossimo di Ben Bernanke a Jackson Hole, ha registrato ieri ben poche emozioni: indici Dow Jones e S&P invariati. Il Nasdaq sù dello 0,3%, grazie ad Apple. Intanto il presidente della Fed resta nel mirino dei repubblicani: in caso di vittoria di Mitt Romney Bernanke sarà sostituito. Nel programma figura un ritorno al passato per la banca centrale, con il ritorno del gold standard.

Giornata tranquilla per le Borse europee, anche per la chiusura di Londra ferma per il Bank Holiday. Gli indici hanno registrato un  moderato rialzo in un clima di attesa per le nuove misure per la crescita da parte delle banche centrali. A Milano l’indice FtseMib è salito dello 0,8%, Francoforte +1,1%, Parigi +0,8%. La Borsa di Londra oggi è rimasta chiusa per festività.

L’autunno caldo del Tesoro comincia stamane sotto buoni auspici. I mercati appaiono ben impostati in vista dell’offerta all’asta di Ctz zero coupon scadenza maggio 2013 per un importo tra i 2 e i 3 miliardi, più Btpei indicizzati all’inflazione dell’area euro per 500-750 milioni. I trader si aspettano un esito positivo sia  per gli inflation links, che presentano un rapporto molto più vantaggioso dei titoli equivalenti tedeschi e francesi (60pb per il BTPei settembre 2016 e 80pb per il BTPei settembre 2019). Invece il Ctz risulta appetibile nel suo confronto con il Btp con vita residua a due anni.

E’ la prima tappa di un percorso a tre tappe per un’offerta complessiva massima di 20 miliardi: domani toccherà ai Bot a 6 mesi (9 miliardi), giovedì ai Btp 10 (3-4 miliardi) e ai Btp 5 (1,75-2 miliardi). Infine è prevista l’offerta di Cct scadenza giugno 2017 indicizzati all’euribor (500 milioni- 1 miliardo).

Poco mosso ieri il mercato dei titoli di Stato: il Btp nel finale ha segnato un rendimento invariato del  5,67% e spread a 432 punti base, in linea con la chiusura di venerdì. Vittoria campale anche a Wall Street per Apple +2% dopo la sentenza anti Samsung. La sconfitta della società coreana si fa sentire negativamente su Google, alleata del gruppo coreano a cui fornisce il software per i cellulari Android, in ribasso dell’1,2%.  Al contrario, altri rivali di Samsung come Research in Motion e Microsoft festeggiano con rialzi rispettivamente del 3,1% e dello 0,8%. Rim è la casa che costruisce il telefono BlackBerry e Microsoft è alleata di Nokia, a sua volta in rialzo del 7,9%.

In calo le quotazioni del greggio, dopo il rialzo in avvio di settimana: Wti a 94,98 dollari al barile (stamane a Tokyo a quota 95,29 dollari)  e il Brent a 112,3 dollari. E’ la terza seduta consecutiva in calo. Modeste le variazioni per i titoli petroliferi: Eni  sale dello 0,5%, Saipem  +0,6%, Tenaris +0,7%.

Intanto, in vista del direttivo Bce del 6 settembre, il dibattito in Germania è sempre più caldo. Ieri è scesa in campo la “colomba” Joerg Asmussen sottolineando che i dettagli tecnici ed operativi del nuovo piano anti-spread allo studio della Bce “sono in via di elaborazione” e il Consiglio direttivo della Bce “dibatterà in modo approfondito tutti questi aspetti nella riunione in programma tra pochi giorni”.  Asmussen, membro del Comitato esecutivo della Bce, ha dichiarato ad Amburgo che la discussione in seno alla Bce “si orienterà sul principio che qualsiasi riserva sul fatto che si tratti di un finanziamento ai Governi contrario ai Trattati venga cancellata. Agiremo soltanto all’interno del nostro mandato”.

A Milano ha tenuto banco Mediobanca +4,5%, grazie ad acquisti speculativi in vista del cda del 5 settembre in cui l’ad Alberto Nagel illustrerà la sua posizione sulla vicenda della lettera-accordo con Ligresti, trovata dai magistrati. Ma a sostenere il titolo sono state anche le dichairazioni a Rimini di Alessandro Benetton che si è augurato una “discontinuità” nelle strategie. Il mercato ha interpretato l’augurio come un sostegno alla prospettiva di uno spin off delle partecipazioni dall’attività bancaria di piazzetta Cuccia. Assai più modesto il rialzo delle Generali  salite dello 0,8%.

Buon rialzo di Telecom Italia che ha guadagnato il 2,4%, Mediaset ha segnato un rialzo del 3,7%. Fra le utility, giornata brillante di A2A +3,5%. Fra i titoli dell’industria, svetta il rialzo di Finmeccanica +2,1%. Poco mosse Fiat e Pirelli: la prima è salita dello 0,3%, la seconda è scesa dello 0,3%. Positiva Prysmian +1,3%.

Fra i titoli a minor capitalizzazione Prelios ha corso in rialzo del 20%. Al termine di una lunga sospensione per eccesso di rialzo, Rcs  ha registrato nell’asta finale un rialzo del 25%, merito delle attese sul fronte del piano antidebiti cui sta lavorando l’ad Pietro Scott Jovane.

Sono state presentate due liste per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Premafin, la prima da parte di Unipol, che detiene l’80,928% delle azioni della holding che controlla Fonsai, e la seconda da parte di Canoe e Limbo, le due holding lussemburghesi che fanno capo a Giulia e Paolo Ligresti e che detengono ancora il 3,947% del capitale dopo l’aumento di capitale riservato al gruppo bolognese. Nella lista Unipol sono presenti 13 nomi fra cui il presidente e l’amministratore delegato della compagnia Dalle coop, Pierluigi Stefanini e Carlo Cimbri.

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