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Nomine pubbliche, la Cgil insorge contro l’ingresso di un candidato di Casapound nel cda Enea: “Schiaffo alla comunità scientifica”

Il sindacato di categoria della Cgil protesta per le nomine al vertice dell’Enea che considera “uno schiaffo alla comunità scientifica”

Nomine pubbliche, la Cgil insorge contro l’ingresso di un candidato di Casapound nel cda Enea: “Schiaffo alla comunità scientifica”

Il ministro Pichetto Fratin fa le nomine al vertice dell’Enea e la Cgil insorge sulla scelta, molto politica, dei candidati perché “nel CdA di ENEA, il ministro ha scelto il segretario regionale della Lega in Sardegna e un ex candidato di Casapound. Ci sono voluti quasi otto mesi – dice un comunicato della FLC Cgil – ed è dal 5 novembre dello scorso anno che l’ENEA non ha Presidente e CdA”.

“Ebbene dopo otto mesi, – prosegue la nota sindacale – quello che ci saremmo aspettati era sicuramente un CdA all’altezza dei compiti attribuiti all’Ente, compiti che sono cruciali per il futuro dell’Italia. Non solo manifestiamo l’amarezza perché così non è, ma gridiamo a gran voce la rabbia per l’assurda presenza di alcuni componenti che rappresentano uno schiaffo in faccia alla comunità scientifica dell’Ente. Il nuovo CdA di ENEA è l’espressione plastica di una logica spartitoria delle forze dell’attuale maggioranza di governo, attraverso la quale si collocano individui che rispondono solo alle logiche interne del “piazzamento”, piuttosto che a specifiche competenze sulle principali tematiche oggetto delle ricerche che vengono portate avanti in ENEA.

In buona sostanza, si mette da parte il valore strategico della ricerca, per la crescita e il futuro del Paese, per favorire gli interessi di una parte che ha attenzione solo nel proprio tornaconto. Nessuna parola nei confronti del collega di ENEA designato dal ministro nel CdA dell’Ente, perché non esprimiamo giudizi sui colleghi e su chiunque abbia contribuito, con il suo lavoro, alla crescita dell’ente. Joime, professore presso l’università privata Marconi, candidato alle elezioni europee nelle liste di Casapound, organizzazione dichiaratamente di ispirazione neofascista. Tempo fa il governo aveva tentato di “piazzarlo” come responsabile del polo universitario di Grosseto (città governata dal centro destra), operazione fallita per l’opposizione “sacrosanta” del Rettore di Siena, da cui il polo di Grosseto dipende”.

La rivolta della Cgil non riguarda solo la nomina di Joime, ma anche quella di Ennas, “segretario regionale della Lega, ex consigliere regionale della Sardegna non rieletto alle ultime elezioni” ed espressione di una parte politica “che nega il cambiamento climatico e la necessità urgente una transizione energetica e della produzione industriale”.

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