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Hera accelera nel primo trimestre 2025: ricavi a +28% e utile netto in crescita del 7,4%

Nel primo trimestre 2025 Hera registra ricavi in crescita del 28,3% a 4,3 miliardi e un utile netto di 153,7 milioni (+7,4%). Investimenti in aumento su idrico, ambiente e innovazione, con riduzione del debito e rafforzamento della solidità finanziaria

Hera accelera nel primo trimestre 2025: ricavi a +28% e utile netto in crescita del 7,4%

Con oltre 4,3 miliardi di euro di ricavi (+28,3%) e un utile netto di 153,7 milioni (+7,4%), il Gruppo Hera archivia un primo trimestre 2025 all’insegna della solidità operativa e della sostenibilità finanziaria. Il Margine Operativo Lordo (Mol) si attesta a 418 milioni di euro, in linea con il risultato dell’anno precedente (+0,2%), ma con una marginalità che si conferma robusta in tutte le aree di business, compensando il venir meno delle componenti straordinarie del 2024. La multiutility ha anche rafforzato la propria posizione patrimoniale: l’indebitamento netto scende a 3,9 miliardi di euro, con un rapporto debt/Mol migliorato a 2,45x.

Gli investimenti operativi lordi superano i 191 milioni di euro (+22,2%), tutti interamente autofinanziati. Hera conferma così la capacità di generare cassa e di investire per potenziare asset strategici in ambito ambientale, idrico ed energetico, mantenendo una forte attenzione all’innovazione e alla transizione ecologica.

Idrico e ambiente trainano gli investimenti

Il ciclo idrico integrato si conferma una delle colonne portanti del gruppo, con un Mol in crescita dell’8,9% a 71,2 milioni di euro e investimenti lordi che salgono a 75,8 milioni, +57% su base annua. Tra i progetti principali: il rafforzamento delle reti di acquedotto, il potenziamento degli impianti di depurazione a Lugo e Ravenna e l’avvio del sistema di vasche sud a Rimini, parte del piano di salvaguardia della balneazione.

Nell’area ambiente, il Mol cresce a 91,6 milioni (+2,2%) grazie all’ampliamento dei servizi industriali, all’ingresso di TRS Ecology (oltre 2.700 clienti acquisiti) e allo sviluppo del segmento bonifiche. Spicca l’inaugurazione a Imola del primo impianto europeo per la rigenerazione della fibra di carbonio su scala industriale (FIB3R), simbolo della strategia di Hera sull’economia circolare. Gli investimenti ambientali crescono del 40%, raggiungendo 31,7 milioni di euro nel trimestre.

Energia e gas, più clienti e nuove tecnologie, sotto pressione l’elettrico

L’area gas contribuisce con il 44,8% al Mol di gruppo e registra una leggera crescita (+1,8%) a 187,3 milioni di euro. Gli investimenti salgono a 38,4 milioni, spinti da iniziative innovative come l’interconnessione del teleriscaldamento a Bologna e i primi lavori per la produzione di idrogeno a Trieste e nella Hydrogen Valley di Modena. La base clienti gas tocca i 2 milioni.

Diverso il quadro per l’elettricità, dove il Mol scende a 60,8 milioni (-14,6%) per via del calo nel mercato della salvaguardia. Tuttavia, Hera bilancia con un incremento della clientela: +48,9% nel numero di clienti elettrici, ora oltre quota 2,6 milioni, grazie alla conquista di utenti nel Servizio a Tutele Graduali e al rafforzamento nel libero mercato. Cresce anche il perimetro dell’illuminazione pubblica, con l’acquisizione di 42.000 nuovi punti luce in 19 comuni italiani.

Iacono: “Resilienza, sostenibilità e innovazione confermano solidità del nostro modello di business”

Il primo trimestre 2025 conferma la resilienza del modello Hera, capace di generare valore anche in uno scenario complesso. La riduzione del debito netto (-67 milioni rispetto a fine 2024) e il rapporto debt/Mol in calo a 2,45x garantiscono al gruppo una leva finanziaria adeguata per sostenere eventuali operazioni straordinarie, anche oltre le previsioni del piano industriale.

“I risultati conseguiti dal Gruppo Hera nel primo trimestre 2025 confermano la nostra capacità di proseguire nel percorso di crescita, anche in uno scenario macroeconomico complesso, mantenendo al centro resilienza, sostenibilità e innovazione e confermando la solidità del nostro modello di business. Le buone performance operative e finanziarie hanno favorito un incremento del 7,4% dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che è salito a 153,7 milioni di euro al 31 marzo 2025. La positiva generazione di cassa è stata in grado di coprire integralmente l’incremento del capitale circolante e degli investimenti e ha contribuito a migliorare ulteriormente la flessibilità finanziaria, portando il rapporto debito netto/MOL a 2,45x, inferiore rispetto alla leva di fine 2024, rappresentando un punto di forza per indirizzare future opportunità di crescita esterna” ha commentato l’ad di Hera, Orazio Iacono.

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