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Migranti, Consiglio Ue raggiunge accordo per aiuti a Turchia

Cade la riserva italiana e tutti i 28 Paesi Ue hanno firmato il finanziamento ad Ankara. “Questo supporto – recita il comunicato Ue – mira principalmente ad intervenire sulle necessità più immediate di cibo, servizi sanitari ed educazione” – In mattinata Juncker aveva ringraziato l’Italia per non essersi più opposta all’operazione.

Migranti, Consiglio Ue raggiunge accordo per aiuti a Turchia

“Ringrazio soprattutto l’Italia”, aveva detto stamattina al Parlamento europeo il presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker, di fatto anticipando l’accordo sui finanziamenti alla Turchia per l’emergenza profughi, che è stato poi trovato nel pomeriggio nel corso del Consiglio europeo. 

Bruxelles ha infatti annunciato l’accordo raggiunto dai 28 Stati dell’Unione sul finanziamento dei 3 miliardi di euro di aiuti alla Turchia: implicitamente, l’intesa evidenzia il venir meno delle contrarietà da parte dell’Italia sulle modalità di reperimento dei fondi per l’intervento e in particolare sul fatto che la cifra venga dal calcolo del deficit nell’ambito del Patto di stabilità e crescita. Modalità che l’Italia vorrebbe estendere anche all’intero ammontare dei costi sostenuti da Roma dall’inizio della crisi della Libia.

“Questo supporto – recita il comunicato Ue – mira principalmente ad intervenire sulle necessità più immediate di cibo, servizi sanitari ed educazione“. In mattinata dal Senegal il premier Matteo Renzi aveva sottolineato l’importanza di raggiungere l’intesa: “L’Italia farà tutti gli sforzi per salvare i popoli in mare. Siamo onorati di essere umani e il nuovo umanesimo vuol dire non permettere più alle persone di morire in mare”.

 

Dopo cge l’Italia ha lasciato cadere la sua riserva, tutti i 28 paesi Ue hanno firmato la proposta nel corso di un vertice a Bruxelles. Bruxelles e Berlino contano che il finanziamento alla Turchia contribuisca a ridurre il numero di arrivi in Europa dopo che oltre un milione di migranti hanno raggiunto il continente lo scorso anno.

L’Ue metterà sul piatto 1 miliardo di euro, il doppio di quanto inizialmente previsto. Il resto lo metteranno i 28 governi: la Germania sarà nel 2016 il principale contributore con 427,5 milioni, seguita da Gran Bretagna (327,6 milioni), Francia (309,2), Italia e Spagna (152,8), secondo le cifre fornite dalla Commissione.

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