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Pensioni di invalidità: il Sud Italia doppia il Nord. In arrivo novità sul sistema previdenziale

Al Sud Italia le pensioni di invalidità sono il 22,96% del totale delle pensioni, contro l’11,36% delle pensioni di invalidità erogate al Nord. Per stasera si prevede l’approvazione del Def con interventi per un maggior controllo sulla spesa previdenziale. Il Ministro Poletti annuncia novità sulla “flessibilità in uscita” e modifiche alle Legge Fornero

Pensioni di invalidità: il Sud Italia doppia il Nord. In arrivo novità sul sistema previdenziale

Il Sud Italia doppia il Nord sulle pensioni di invalidità. Al Meridione le pensioni di invalidità sono il 22,96% del totale delle pensioni erogate sul territorio, contro l’11,36% rappresentato delle pensioni di invalidità erogate al Nord. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio dell’Inps sulle pensioni del 2013 al Sud il rapporto è di 1,25 milioni di pensioni di invalidità su 5,47 milioni; mentre al Nord le pensioni di invalidità sono meno di un milione sul totale di 8,77.

Le prestazioni sociali nel Def
La disparità tra le prestazioni previdenziali nelle diverse regioni italiane non sono passate inosservate al governo Renzi che infatti, nel Def ha previsto un riordino e maggior controllo sulle prestazioni sociali. Il Documento di economia e finanza, la cui approvazione è attesa per questa sera, comporterà maggior trasparenza sulle spese degli enti territoriali che saranno disponibili online e l’introduzione dei costi standard per le Regioni.

Il Def anticipa anche la discussione sulle pensioni che verrà fatta in sede di legge di stabilità in autunno. Il governo ha promesso un intervento sul sistema previdenziale e delle modifiche alla tanto odiata legge Fornero. A portare nuovamente l’attenzione sulle pensioni è stato il Ministro del Lavoro Poletti che ha annunciato novità per “i lavoratori vicini alla pensione ma privi dei requisiti, non coperti da ammortizzatori sociali, che rischiano di trovarsi in una terra di nessuno”.

Flessibilità per le pensioni
La parole d’ordine sarà “flessibilità in uscita”. Sul tavolo del governo ci sarebbe il dossier sulle pensioni, con la messa a punto di particolari vie d’uscita per coloro che vogliono anticipare la pensione e per gli esodati, attualmente senza lavoro nè assegno pensionistico. “L’Inps – rivela Poletti – è impegnata in un lavoro di analisi e nella predisposizione delle opzioni possibili che devono essere efficaci ed economicamente sostenibili”.

La proposta dell’Inps
Nel mese di giugno è attesa anche la proposta dell’Inps. Il Presidente Boeri ha annunciato che l’stituto di previdenza italiana sta lavorando sulle situazioni di privilegio, le cosiddette pensioni d’oro. La proposta dell’Inps potrebbe andare verso un intervento di riequilibrio contributivo, oppure un contributo di solidarietà dalle pensioni più altre verso le fasce più in difficoltà.

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