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Ettore Sottsass: scultura, pittura, architettura, arredamento e altro ancora

Presentazione del nuovo volume SOTTSASS – Galleria Carla Sozzani (Milano) martedì 10 giugno 2014 dalle ore 18.30. In mostra alcune opere di Ettore Sottsass scelte da Ernest Mourmans dal 10 giugno al 31 luglio 2014

Ettore Sottsass: scultura, pittura, architettura, arredamento e altro ancora

Il volume presenta la lunga ed entusiasmante vita dell’architetto e designer Ettore Sottsass (1917 –  2007) attraverso un percorso cronologico diviso in capitoli. Ogni capitolo coincide con un arco temporale biografico e produttivo, facendo luce sul contesto generale in cui lavorava.

Scultura, pittura, architettura, arredamento, produzione d’interni, allestimenti, graphic design, pubblicazioni, progettazione industriale, fotografia, ceramica, vetro, gioielli sono i temi – e le  ‘sottosezioni’ ai capitoli – in cui è scandito il racconto nel volume. Tali discipline, a cui Sottsass si dedicò più o meno intensamente ma in maniera sempre costante negli anni, caratterizzano il suo ‘nomadismo professionale’, come lo definì Barbara Radice.

L’ambizioso volume Electa-Phaidon, lontano dal voler tracciare i confini di un’attività poliedrica e tanto prolifica, è la prima monografia pubblicata dopo la sua morte: una grande opera da collezione riccamente illustrata, ricercata nell’uso della grafica, nella scelta dei colori e nella selezione delle carte.

Dai prodotti più celebri, quali la macchina da scrivere ‘Valentine’ per Olivetti, o che hanno segnato la storia del design come i Superbox e i Mobili grigi per Poltronova, a famose collaborazioni come quella con Alberto Alessi e i negozi monomarca Fiorucci; dall’impegno per l’architettura fino alla fondazione di Sottsass Associati e alla realizzazione negli anni Ottanta di abitazioni private molto particolari.

E ancora l’ideazione, il disegno di molti oggetti d’uso quotidiano. Scrive Deyan Sudjic nel 2008: “Non sarebbe difficile trovarsi immersi in una vita quasi interamente plasmata da Ettore Sottsass … […] In casa, il letto, la vasca da bagno, i rubinetti, la maniglia e anche la porta, potrebbero essere stati progettati da lui […]. E poi ci sono coltelli e forchette, bicchieri e piatti e tazze venduti a migliaia e disegnati da Sottsass”.

Nel volume trovano ampio spazio anche le fotografie, per lo più di viaggio, spesso inedite e provenienti dall’archivio privato di Sottsass, scatti che il designer realizzava senza alcuna velleità artistica. ‘’Nella mia vita ho fatto molte fotografie, specialmente da ragazzo, perché avevo molto tempo. Però non ho mai pensato di fare ‘fotografie’ come un fotografo. Ero orribilmente curioso, questo è tutto”.

Chiude il volume una sezione di schizzi, dipinti e disegni che sintetizza la cifra creativa di Sottsass: sono annotazioni per ceramiche, gioielli, lampade, textures, decori così come per arredi, case e palazzi o semplicemente appunti di commento alla vita.    

Biografia

Ettore Sottsass nasce a Innsbruck il 14 settembre 1917 e muore a Milano il 31 dicembre 2007.  È figlio dell’architetto Ettore Sottsass e di madre austriaca, Antonia Peintner.

Si laurea in architettura al Politecnico di Torino nel 1939 e comincia la sua attività a Milano nel 1947 dove apre il suo primo studio di design.

Nel 1948 entra nel gruppo del MAC (Movimento di Arte Concreta) e partecipa alla prima collettiva di Milano.

Nel 1958 inizia la collaborazione con Olivetti, che durerà circa trent’anni. Con il primo progetto, il computer Mainframe Elea 9003 del 1959, vince il primo Compasso d’Oro. Seguiranno tra gli altri, la macchina da scrivere Valentine, dieci anni più tardi e il lavoro sugli arredi per ufficio.

Nel 1981 fonda il gruppo Memphis.

Nel 1980 insieme ad Aldo Cibic, Matteo Thun, Marco Zanini, e Marco Marabelli fonda lo studio Sottsass Associati.

Dal 1985, ritiratosi da Memphis, riprende la progettazione di architettura interrotta negli anni ’60.

Nel 1988 fonda, insieme a Barbara Radice, la rivista Terrazzo.

Gli sono state dedicate numerose mostre in tutto il mondo.

Ettore Sottsass muore a Milano il 31 dicembre 2007, all’età di novant’anni.

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