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Workshop Ambrosetti, da oggi tutta l’élite a Cernobbio su crisi mondiale, europea e italiana

Da oggi e fino a domenica Villa d’Este di Cernobbio diventa anche quest’anno l’osservatorio privilegiato per esplorare gli scenari della crisi e testare l’autunno che verrà. Grandi economisti, banchieri, imprenditori, ministri e commissari europei sono attesi da oggi a domenica al workshop Ambrosetti e tutti si domandano come se la caverà Tremonti.

Workshop Ambrosetti, da oggi tutta l’élite a Cernobbio su crisi mondiale, europea e italiana

Da oggi a domenica il termometro dell’autunno e, purtroppo della crisi economica e finanziaria che dura da quattro anni, sarà ancora una volta Villa d’Este di Cernobbio che ospiterà la 37esima ediizione del Workshop The European House Ambrosetti. Come al solito sarà un summit d’eccellenza tra grandi economisti, banchieri, imprenditori, uomini di governo e delle istituzioni sia nazionali che internazionali. “Poche volte nella storia recente è capitato – rileva Valerio De Molli, managing partner di Ambrosetti – di vivere giorni così cruciali nei quali il rischio sovrano e la crisi dell’euro, le tensioni delle Borse e dei mercati e la guerra civile in Libia si intrecciano conferendo un ruolo di straordinaria attualità a un appuntamento come il nostro nei confronti del quale l’interesse della classe dirigente è altissimo”.

Sulle rive del Lago di Como sono attesi anche stavolta grandi nomi e come tutti gli anni gli scenari dell’economia, della finanza e della politica saranno esplorati in ogni loro aspetto.

L’agenda del workshop Ambrosetti sarà, come tutti gli anni, divisa in tre parti. Oggi sarà dedicato principalmente all’esame e alla discussione dello scenario macroeconomico sulla scorta di interventi  di economisti di prima grandezza come Martin Feldstein, Nouriel Roubini, John Bolton, Mario Monti, il governatore della Bank of England Mervin King e il vicedirettore generale del Fondo Monetario Internazionale, il cinese Zhu Min. Terranno banco però anche i nuovi equilibri politici del Mediterraneo con gli interventi del presidente di Israele, Shimon Peres, e dell’ex segretario generale della Lega Araba, Moussa, che è ora candidato di punta alle prossime elezioni egiziane.

Domani è atteso un messaggio in videoconferenza del Presidente Giorgio Napolitano e subito dopo prenderà il via una giornata dedicata all’Europa e alla crisi dell’euro con il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, i commissari europei Almunia e Olli Rehn, l’ex premier spagnolo Aznar e  ministri di primissimo piano come il tedesco Schauble e la spagnola Salgado.

Domenica infine il Governo italiano, con tutti i suoi ministri più rappresentativi esporrà le sue idee alla platea di accademici e businessmen, tra cui hanno già preannunciato la loro presenza il ceo di Intesa Sanpaolo Corrado Passera e il presidente della Pirelli Marco Tronchetti Provera.

E’ superfluo dire che l’attesa sarà soprattutto per il discorso di chiusura del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nella speranza che non replichi la performance del meeting di Rimini ma possa parlare non solo di Europa ma soprattutto della manovra economica del Governo che ha presentato alla vigilia di Ferragosto e che è stata più volte rifatta da altri ministri.

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