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Wimbledon, pronti via e subito il primo choc: Nadal fuori. Federer facile, oggi in campo Djokovic

Neanche il tempo di iniziare effettivamente, visto che il numero uno al mondo e vincitore dell’edizione del 2011 Novak Djokovic deve ancora scendere in campo, che c’è già la prima notizia: lo spagnolo Rafa Nadal non vincerà il suo terzo Wimbledon e il suo tredicesimo Grande Slam, nel tentativo di avvicinare i 14 di Pete Sampras.

Wimbledon, pronti via e subito il primo choc: Nadal fuori. Federer facile, oggi in campo Djokovic

Neanche il tempo di iniziare effettivamente, visto che il numero uno al mondo e vincitore dell’edizione del 2011 Novak Djokovic deve ancora scendere in campo, che c’è già la prima notizia: lo spagnolo Rafa Nadal non vincerà il suo terzo Wimbledon e il suo tredicesimo Grande Slam, nel tentativo di avvicinare i 14 di Pete Sampras e i 17 dell’amico rivale di sempre Roger Federer.

Mentre infatti quest’ultimo, a dispetto dell’età ancora pienamente a suo agio sull’erba dell’All England Tennis Club, ha agevolmente superato il primo turno contro il romeno Hanescu (vincendo il terzo set per 6-0), così come il redivivo Murray (vincitore in 3 set di Becker), il maiorchino fresco dell’ottavo Roland Garros – record assoluto – è caduto a sorpresa in 3 set contro il carneade belga Steve Darcis, numero 135 del mondo.

Esce dunque anzitempo dal torneo più antico e prestigioso del mondo il primo Fab Four (anche se in questa edizione si presentava da numero 5), in attesa di vedere in campo Nole Djokovic, che non dovrebbe tuttavia accusare gli stessi problemi contro il pur insidioso tedesco Florian Mayer. La prematura eliminazione di Rafa consente se non altro di riequilibrare il tabellone: il suo ingresso come numero 5 aveva infatti penalizzato la parte bassa, dove si sarebbe avuto un inedito scontro con Federer già ai quarti, e poi eventualmente con Murray (numero 2) e infine con Djokovic (numero 1), mentre il serbo avrebbe nella parte alta trovato come massimi ostacoli per la finalissima Del Potro, Ferrer o tutt’al più Berdych.

Darcis ha però ricordato a tutti che nulla è scontato, e di certo la sua impresa consentirà a Federer o a Murray di avere un avvicinamento all’eventuale finale non troppo impari – almeno sulla carta – rispetto a quello di Nole. Il quale però, ad oggi, deve ancora superare il primo turno, mentre gli altri due, due volte finalisti un anno fa tra torneo ufficiale e Olimpiade (una vittoria per uno), hanno già fatto vedere grandi cose sull’ancora verdissima erba londinese.

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