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Whirlpool Napoli: chiusura confermata il 31 ottobre, è scontro

L’Ad conferma che “dopo 18 mesi la situazione non è cambiata” – Patuanelli porta la vertenza in Consiglio dei ministri – La Fiom replica: “Risponderemo con lo scontro sociale”

Whirlpool Napoli: chiusura confermata il 31 ottobre, è scontro

Whirlpool conferma che il 31 ottobre lo stabilimento di Napoli chiuderà i battenti. “Dopo 18 mesi la situazione non è cambiata – ha spiegato l’amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia – Il 31 ottobre la produzione su Napoli cesserà”. L’annuncio del manager è arrivato al tavolo fra azienda e sindacati convocato dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che staserà porterà la vertenza sul tavolo del Consiglio dei ministri.

“Ero convinto che ci fossero le condizioni per continuare, ma dopo la conferma della decisione di Whirlpool informerò tutto il Governo circa la criticità del sito di Napoli – ha detto Patuanelli – Mai come in questa situazione c’è stato il lavoro del Governo, insieme alle istituzioni locali, per trovare ogni strumento per far continuare la produzione a Napoli e far rimanere Whirlpool”.

Secondo il ministro, la scelta di Whirlpool di chiudere la fabbrica di Napoli “non è stata presa 18 mesi fa, ma subito dopo la firma dell’accordo dell’ottobre 2018. Siamo in sofferenza e difficoltà verso i lavoratori e lo stabilimento di Napoli. La fabbrica è presidio di legalità”.

Quanto ai sindacati, intendono continuare a combattere. “Risponderemo con lo scontro sociale”, minaccia Barbara Tibaldi, segretaria nazionale della Fiom-Cgil. “L’azienda ha costruito le condizioni per chiudere Napoli dentro una visione complessiva di depotenziamento della presenza di Whirlpool in Italia che si scaricherà su tutti gli stabilimenti del gruppo. È evidente l’ostilità della multinazionale nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori e del nostro Paese. La dichiarazione dell’azienda di oggi è una dichiarazione di guerra, ancora più grave nel momento in cui l’Italia vive una crisi pandemica senza precedenti. Le lavoratrici e i lavoratori chiedono risposte concrete al Governo. Chiediamo un intervento del presidente del Consiglio Conte per la convocazione urgente di un incontro. La vertenza Whirlpool è emblematica dell’autorevolezza del nostro Paese. Tutti gli stabilimenti del gruppo Whirlpool sono fermi oggi per uno sciopero di 8 ore in concomitanza del tavolo in corso con il Mise e l’azienda. La mobilitazione proseguirà già a partire dalle prossime ore”.

Sulla stessa linea Rocco Palombella, numero uno della Uilm: “Da domani mattina dobbiamo stare con i lavoratori: lo stabilimento non va fermato. Patuanelli devi prendersi le sue responsabilità. Whirlpool non se ne può andare, altrimenti diventa la vergogna italiana. Dove stanno i progetti di Invitalia? Io non li prendo in giro i lavoratori. Una volta per tutti chiariamo cosa vogliamo fare”.

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