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Websim: le Borse sono destinate a salire, anzi no, a scendere

DAL SITO WEBSIM – Secondo l’algoritmo Euroita Sentiment Index, nonostante i dati poco confortanti sul Pil italiano (in ribasso anche quello tedesco, nel 2013), l’up-trend dei mercati è destinato a continuare, anche se sarà inevitabile il ritorno ad un nuovo ciclo Orso che riporterà i prezzi dei mercati a valori più realistici.

Websim: le Borse sono destinate a salire, anzi no, a scendere

Le Borse sono destinate a salire senza alcun dubbio: l’allentamento monetario della Fed, che continuerà senza sosta fin quando il tasso di disoccupazione americano resterà sopra il 6,5%, regalerà quel surplus di liquidità linfa vitale dei mercati azionari…

Le Borse saliranno ancora: è una questione di finanza comportamentale. Dopo il clima autunnale di questi giorni le condizioni meteorologiche sono destinate a migliorare ed è provato che  i mercati salgono quando splende il sole perché il tempo atmosferico influisce inevitabilmente sul nostro umore.

Le Borse scenderanno inesorabilmente. Non c’è nessun nesso razionale tra l’andamento depressivo dell’economia reale ed i prezzi di Borsa fatti segnare dai principali indici azionari. La congiuntura sfavorevole che ci attanaglia continuerà ad erodere i profitti delle aziende e di conseguenza il loro valore. Chi è ancora in posizione venda.

Un pericoloso ipercomprato: i principali oscillatori di analisi tecnica stazionano ormai da tanto tempo nella parte alta della banda. Fisiologico e necessario  un ritracciamento: occhio che la discesa è sempre più veloce della salita.

Lo diceva Charles Dow alla fine dell’800: i mercati sono direzionali. E’ quindi più facile trovare motivi al proseguimento del trend che ragioni valide a supporto di una sua inversione. Nessun timore: l’up-trend continuerà.

Siamo in un mese di assessment per il Top or Bottom, inoltre  il 25 aprile è scaduto un potente setup del Time Factor. Il frattale esprime direzionalità fino alla settimana 23: la parola agli eventi.

Goldman Sachs ha rivisto al ribasso orso-contro-toro.jpg la stima sul Pil 2013 in Italia da -1,5% a -1,7% (2014: +0,4%). Tagliata anche la previsione per la Germania da +0,4% a +0,1% (2014: +1,8%). Inevitabile il ritorno ad un nuovo ciclo orso che riporterà i prezzi dei mercati a valori più realistici.

Goldman Sachs ha rivisto al ribasso la stima sul Pil 2013 in Italia da -1,5% a -1,7% (2014: +0,4%). Tagliata anche la previsione per la Germania da +0,4% a +0,1% (2014: +1,8%). Il buon outlook sul prossimo anno è destinato  a rafforzare i livelli attuali: è risaputo che le Borse anticipano i tempi. Non c’e nessun motivo di uscire dalle proprie posizioni.

L’oro non è più il bene rifugio per eccellenza. Ma se qualcosa scende, qualcos’altro deve salire per la legge dei contrappesi: ecco spiegata l’euforia dell’equity. Diventa quindi strategico monitorare il prezzo del metallo giallo: soltanto una sua ripresa potrebbe fermare il ciclo bullish dell’ asset class azionaria.

Non è mai stato facile prevedere i mercati ieri, non lo sarà domani: ma qualche decisione dobbiamo pur prenderla, l’immobilità non porta a nulla, riduce il potere d’acquisto, anche se  l’inflazione di questi tempi non fa paura.

C’e’ di buono che possiamo scegliere: grazie anche a Internet oggi l’informazione finanziaria, il parere dei migliori analisti, sono a disposizione di tutti.

Pubblichiamo allora l’ultima versione del nostro  EUROITA SENTIMENT INDEX, algoritmo trend follower che ormai da un mese a questa parte sta rimbalzando con vigore verso la parte alta della banda, suggerendo di tornare ad  incrementare velocemente le posizioni sul mercato italo/europeo per non perdere una possibile partenza di un nuovo ciclo rialzista che speriamo si mantenga.

Non capiamo ancora il legame di questo ottimismo con la realtà ancora balbettante delle cronache politiche nostrane e con i dati macro ancora poco rassicuranti: ma non importa, non si può capire tutto.

Probabilmente all’inizio della prossima settimana aumenteremo ancora l’esposizione rialzista di EUROITA PORTFOLIO: qualcuno inizia a dire che, se di bolla trattasi, meglio esserci dentro.

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