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Wall Street colleziona record, l’Italia lancia il Btp Futura

I mercati continuano a snobbare la recessione e ieri hanno vissuto un’altra giornata in rialzo: ma durerà? – Nuovo Btp del Tesoro per premiare gli investitori di lungo termine

Wall Street colleziona record, l’Italia lancia il Btp Futura

Gli Usa, certifica il National Bureau, sono entrati ufficialmente in recessione a febbraio, dopo 128 mesi di ascesa, la più lunga corsa dell’economia nel dopoguerra. Ma la notizia non fa ombra alla cavalcata dei listini: il Nasdaq tocca un nuovo record storico, l’indice S&P recupera tutte le perdite legate alla pandemia: dal 23 marzo scorso il paniere più rappresentativo dell’economia Usa è salito del 44,7%. Il rally, alla vigilia della riunione della Fed, è proseguito stamane in Asia.

Sale la maggior parte dei mercati azionari. Avanzano Hong Kong (+1,3%) e Shanghai (+0,6%). Corre Singapore (+1,5%), ormai avviata a prendere il posto di Hong Kong, e Sidney (+3%), pronta a recuperare dopo una giornata di vacanza.

LO YEN FORTE FRENA TOKYO

In ribasso Tokyo (-0,7%), frenata dall’ascesa dello yen, a 108,9 sul dollaro. In rosso anche il Kospi coreano (-0,4%). L’erede Samsung è riuscito a evitare la galera.

A Wall Street ieri il Toro ha galoppato senza freni: Nasdaq +1,13%, S&P 500 +1,20%. Il Dow Jones è arrivato alla sesta chiusura consecutiva di rialzo (+1,7%), poco meno del 7% distante dai massimi della storia.

IL PARCO BUOI USA SCOMMETTE SULLE COMPAGNIE AEREE

A trascinare i listini al rialzo, più che l’azione dei professionisti, sono gli acquisti del pubblico. Valga, come esempio, il boom dell’Etf specializzato nelle compagnie aeree: i capitali amministrati sono saliti da 38 milioni di gennaio a 1,48 miliardi di dollari, 40 volte tanto. L’indice Airlines ieri è salito del 9,9%.

Positivi altri segnali dalle aziende, a partire dal gigante dell’alluminio Alcoa.

È questa la situazione, per certi versi paradossale, dei mercati prima della riunione della Fed di domani, che fa seguito all’azione espansione impressa dalla Bce.

BOND IN SALITA PRIMA DELLA FED

Salgono le obbligazioni, sull’aspettativa del sostegno della Banca centrale. Il Treasury Note a dieci anni si è portato a 0,84% di rendimento. I mercati scommettono che Jerome Powell confermerà l’impostazione monetaria attuale, basata sui piani di acquisto di una vasta gamma di titoli per cui non mancano certo le munizioni.

AVANZANO ANCHE GLI EMERGENTI

Corrono anche i mercati emergenti nella scia di Wall Street, nonostante i costi crescenti della pandemia. Ieri l’indice Bovespa della Borsa di San Paolo del Brasile ha guadagnato il 3,2%, settima seduta consecutiva di rialzo. Il mercato finanziario si sta riprendendo per il momento da solo, senza bisogno di massicce iniezioni di liquidità in arrivo dalla Banca centrale.

Sale anche il petrolio: Brent a 41,29 dollari al barile. In terreno positivo i petroliferi a Piazza Affari: Saipem +1,9%, Eni +1,66% e Tenaris +1,47%.

BLANCHARD: AGLI STIPNEDI CI PENSI LO STATO

La crisi ha consentito di abbattere più di un tabù. È di stamane la proposta pubblicata da Les Echos di alcuni economisti di grande prestigio tra cui Olivier Blanchard, già capo economista del Fondo Monetario: gli Stati dovrebbero farsi carico di una parte degli stipendi delle aziende private per evitare il crollo dell’occupazione. Le tesi espansive, intanto, hanno fatto breccia nella Bce.

LAGARDE: NO LIMITS PER GLI ACQUISTI SUI TITOLI ITALIANI

“La Bce può deviare dalla capital key, ha deviato dalla capital key e devierà ancora”. Così Christine Lagarde ha risposto ieri ad un parlamentare europeo che le aveva chiesto ragione degli acquisti di debito italiano, superiori al 30% del totale, nonostante la quota del Bel Paese nel capitale della Bce non superi il 17%. Ma il nuovo regolamento permette di deviare dai parametri rigidi quando la situazione lo richiede. E la determinazione della presidente della Bce, in linea con le indicazioni in arrivo dall’asse franco-tedesco, spiega in buona parte la risposta positiva di Piazza Affari e della Borsa di Madrid, gli unici listini europei con il segno più.

AVANZANO MILANO E MADRID, PAUSA PER FRANCOFORTE

Milano (+0,22%) ha peraltro ceduto buona parte del guadagno accumulato in mattinata. Dopo esser scivolato in rosso, l’indice ha chiuso a 20.231 punti.

Un filo meglio Madrid (+0,30%). L’economia spagnola potrebbe contrarsi tra il 16% e il 21,8% nel secondo trimestre rispetto al trimestre precedente a causa della pandemia di Covid-19.

Si assestano, dopo il rally di venerdì gli altri mercati: Francoforte perde lo 0,23%. Il morale degli investitori nella zona euro, secondo la rilevazione della tedesca Sentix è leggermente migliorato a giugno e la valutazione delle aspettative è aumentata ai massimi da novembre 2017, con il blocco che si sta “risvegliando dal suo sonno profondo”.

PARIGI IN SOCCORSO ALL’INDUSTRIA DEI CIELI: AIR FRANCE +10%

Parigi -0,43%. Protagonista della giornata Air France KLM, in rialzo del 10% alla Borsa di Parigi: il titolo guadagna da inizio mese il 37%, ma perde ancora il 40% da inizio anno. Il ministro dei Trasporti della Francia, Jean Baptiste Djebbari, ha anticipato un intervento statale “di diversi miliardi” a sostegno dell’industria aeronautica nazionale. Secondo Les Echos, il piano da dieci miliardi di euro dovrebbe riguardare principalmente Airbus, Safran e Thales, più l’indotto.

Compagnie aere protagoniste anche a Londra (-0,24%). EasyJet è in rialzo del 6%. Iag sale del 7%, anche se le tensioni con i dipendenti e le autorità britanniche continuano a salire. La compagnia aerea ha detto di aver avviato l’iter legale per impugnazione del provvedimento sulla quarantena per i viaggiatori in arrivo nel Regno Unito.

IL TESORO LANCIA “FUTURA”, IL BTP A TASSI CRESCENTI

Dopo il successo di Btp Italia e del nuovo decennale collocato via sindacato, il Tesoro insiste sulle novità per sfruttare fino in fondo le condizioni favorevoli garantite dalla Bce, rinfrescando l’appeal un po’ appannato nei confronti del Bot people.

Prende così il via, dal 6 al 10 luglio, l’emissione del “Btp Futura”, il nuovo titolo di Stato esclusivamente dedicato ai risparmiatori individuali e destinato a finanziare le spese per l’emergenza Covid-19 e la ripresa dell’economia.

Le cedole del Btp Futura saranno calcolate in base a tassi prefissati e crescenti nel tempo. La serie dei tassi minimi garantiti della prima emissione sarà comunicata venerdì 3 luglio. Non sono previsti tetti o riparti: la domanda, a partire da un lotto minimo di 1.000 euro, sarà completamente soddisfatta salvo facoltà da parte del ministero di chiudere anticipatamente l’emissione. La prima emissione del Btp Futura avrà una durata compresa fra gli 8 anni e i 10 anni.

Il Tesoro ha finora emesso nel 2020 in totale 280 miliardi di euro, 80 in più rispetto a quanto collocato nello stesso periodo dello scorso anno. Di questi, 192 miliardi sono titoli a medio lungo. Giovedì andranno all’asta Btp a 3, 7 e 15 anni per un totale di 9,5 miliardi.

SPREAD A 173, DECENNALE A 1,40%

I Btp hanno chiuso la seduta in rialzo dopo le parole di Christine Lagarde che ha sottolineato l’atteggiamento aggressivo della Bce.

La forbice tra i tassi Btp e Bund sul tratto a 10 anni si è attestato a 173 punti base dai 170 del finale di seduta di venerdì.

Il tasso del decennale è a 1,405%, da 1,42% dell’ultima chiusura e da 1,45% dell’avvio.

L’OK UE A INTESA/UBI SPINGE ANCHE BPER, VOLA CATTOLICA

Sono state le banche a guidare il mercato a chiudere in terreno positiva per la dodicesima seduta sulle ultime tredici.

Guida la corsa Bper (+4%), spettatrice interessata dell’operazione Intesa/Ubi. La Bce ha concesso l’autorizzazione preventiva all’acquisizione di una partecipazione di controllo da parte dell’istituto guidato da Carlo Messina. Intesa sale dell’1,73%, Ubi +1,51%. Bper, in caso si successo dell’’offerta, rileverà 4-500 filiali di Ubi.

Bene anche Cattolica Assicurazioni (+9,53%), che ha comunicato di aver concordato con Ubi il posticipo al 30 giugno 2021 degli accordi bancassicurativi in essere.

ANCHE UNICREDIT E MEDIOBANCA IN RALLY

L’indice Ftse Italian Banks (+1,43%, pur dimezzando i guadagni della mattinata) si è portato sui nuovi massimi da inizio marzo a 7.188 punti; quello di ieri è stato il dodicesimo rialzo in tredici sedute.

La settimana scorsa è stata la migliore dal 2011 per le banche italiane con un progresso complessivo del 15%. Il movimento ha coinvolto tutte le banche della zona euro grazie alla progressiva ripresa delle attività e soprattutto al potenziamento, oltre le attese, del programma Pepp. Le prospettive, salvo correzione temporanee (e magari salutari) sono del resto assai favorevoli: malgrado il forte rimbalzo, la perdita del comparto da inizio anno è ancora superiore al 20%.

Corre Unicredit (+3,92%) davanti a Mediobanca ancora al centro degli acquisti in attesa che la Bce si pronunci sulla richiesta di Leonardo Del Vecchio di salire al 20%.

Tra gli istituti più piccoli, continua a correre Banca Profilo, in asta con quasi +18%, in scia del piano di valorizzazione della partecipazione annunciato venerdì mattina dall’azionista di controllo Sator.

IL TAR FRENA DIASORIN

Al di fuori del comparto del credito prevalgono i segni meno.

Arretra Diasorin (-3,86%). Il Tar della Lombardia ha annullato l’accordo di collaborazione scientifica tra il Policlinico San Matteo di Pavia e la società di Saluggia con cui l’ospedale aveva pianificato una serie di test sierologici per i cittadini lombardi con l’obiettivo di studiare la diffusione del virus Il Tar si è pronunciato in merito all’esposto presentato da Technogenetics,, domiciliata a Lodi ma controllata da una multinazionale cinese.

In netto calo anche Stm (-4,43%), in linea con la discesa del tech europeo.

LA LENTE DELL’ANTITRUST UE SU FCA/PSA

Fca +1,02%. L’Antitrust Ue ha sollevato alcuni dubbi sulla fusione con Psa per il peso eccessivo della nuova società nel segmento delle utilitarie. Le due società dovranno presentare le loro proposte a Bruxelles entro il giorno 17.

CDP IN MANOVRA SU TIM E NEXI/SIA

In evidenza Tim (+2,5%). La Cassa Depositi e Prestiti intende rafforzare la sua presenza nel capitale, in vista anche della nomina di suoi rappresentanti nel consiglio d’amministrazione.

Cdp in movimento secondo indiscrezioni anche su Nexi (-3,5%). La Cassa sarebbe infatti in contatto con il fondo Mercury, in vista di una fusione Nexi-Sia nella quale potrebbero entrare anche Intesa Sanpaolo e Unicredit.

IN EVIDENZA DE’ LONGHI, DO VALUE E WEBUILD

Vola De Longhi (+6,08%) al traino dei giudizi degli analisti Equita Sim promuove il titolo da hold a buy, con prezzo obiettivo che sale da 18,5 a 26,5 euro.

Si distingue anche Webuild +3,45%.

In rally Do Value (+10,55% a 8,07 euro) dopo la comunicazione del perfezionamento dell’acquisizione dell’80% di Fps dalla banca greca Eurobank. Equita Sim ha confermato il rating buy. Nel lusso perdono colpi Moncler (-2,72%) e Ferragamo (-2,71%). In controtendenza Tod’s (+4,26%).

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