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Vuelta: Dumoulin domina, ma Aru è sempre in corsa

L’olandese strapazza tutti nella crono di Burgos conquistando la maglia rossa ma il sardo, decimo, si difende ed è sempre secondo ad appena 3 secondi – Crolla Rodriguez, ora terzo a 1’15” dall’olandese – Decisive saranno le ultime tre tappe di montagna prima di Madrid

Vuelta: Dumoulin domina, ma Aru è sempre in corsa

Tom Dumoulin sbaraglia tutti nella crono di Burgos conquistando tappa e maglia rossa ma nel giorno dello straordinario show dell’olandese è Fabio Aru, tra i candidati al successo finale, a uscire meglio, quasi indenne visto che in classifica, pur arrivando decimo a 1’53”, è sempre secondo ad appena tre secondi da Dumoulin. A crollare è stato invece Joaquim Rodriguez, maglia rossa per un solo giorno, per il quale ancora una volta la cronometro si è rivelata fatale come lo fu quella di Milano, nell’ultima tappa del Giro 2012, quando vide Ryder Hesjedal soffiargli la maglia rosa. 

Purito è andato via via sempre più accumulando un ritardo su Dumoulin fino a perdere 3’06” dal vincitore classificandosi 30esimo. Rodriguez è scivolato al terzo posto a 1’15” dalla nuova maglia rossa, distanziato anche da Aru di oltre un minuto. Dietro di lui, quarto in classifica a 2’22”, c’è un deluso Rafa Maika, autore di una crono sotto tono, che l’ha visto solo 17esimo a 2’38 da Dumoulin. Meglio del previsto sono andati i due Movistar, Alejandro Valverde e Nairo Quintana, rispettivamente terzo a 1’08” e sesto a 1’33”: staccati ovviamente da quel missile che è stato Dumoulin, Quintana e Valverde hanno accorciato sugli altri salendo, il colombiano, al quinto posto a 2’53” e il murciano, al sesto a 3’15”. 

Con tre tappe ancora di media e alta montagna la Vuelta resta, anche dopo il terremoto olandese della crono, sempre in attesa di scoprire chi sarà il suo padrone finale. Ovvio che Aru e Dumoulin sono in pole position. A Rodriguez, e ancor più a Quintana, servirebbe un’impresa di altri tempi per ribaltare la situazione a loro favore. Adddirittura ad Aru per vincere la Vuelta basterebbe un abbuono, magari a un traguardo volante. Sarebbe una beffa se si rivelassero decisivi per la maglia rossa a Madrid quei 4 secondi di abbuono che Aru avrebbe potuto incamerare ad Andorra arrivando primo, se l’Astana avesse imposto a Landa – fuori classifica – di attendere il compagno invertendo l’ordine d’arrivo.   

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