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Voucher: Inps ha ripristinato la procedura di attivazione

Riguarda i buoni lavoro acquistati prima del 17 marzo. Molte proteste dopo il blocco tecnico di lunedì. La procedura riguarda anche la riscossione e il rimborso. Precisazione del ministero Lavoro

Voucher: Inps ha ripristinato la procedura di attivazione

L’Inps ha ripristinato la procedura telematica per l’attivazione dei voucher acquistati entro venerdì 17 marzo (data di entrata in vigore del decreto legge varato dal Consiglio dei ministri che li ha abrogati prevedendo una fase transitoria del loro utilizzo fino al 31 dicembre 2017), dopo il blocco tecnico nella giornata di ieri. La procedura riguarda anche la riscossione e il rimborso dei buoni lavoro. Intanto il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in una nota, afferma che l’utilizzo dei voucher fino a fine anno “dovrà essere effettuato nel rispetto delle disposizioni in materia di lavoro accessorio previste nelle norme oggetto di abrogazione da parte del decreto”.

La cancellazione immediata – rileva l’Ansa – ha provocato disagi. Ma a questo si è aggiunto il black out totale anche per chi, avendo prudentemente acquistato i ”buoni” in precedenza, non è riuscito ad attivarli. Impossibile farlo sul sito Inps.

L’istituto ha spiegato le difficoltà con la necessità di adeguare il software: “E’ stato infatti necessario procedere a modifiche tecniche in modo da inibire l’acquisto e il pagamento e lasciare in essere solo il processo di attivazione”.

Tutto il giorno i centralini delle associazioni sono stati infuocati con molte mail di protesta di imprenditori furiosi. ”Ho comprato i voucher e ora non li riesco ad attivare”, dice una imprenditrice. ‘

‘Ho un cameriere in permesso e pensavo di poterlo sostituirlo chiamando una persona con un voucher, non l’ho potuto fare. Pensavo ci fosse una fase transitoria fino al 31 dicembre”, afferma un ristoratore incredulo degli effetti immediati del decreto.

L’arrivo immediato della tagliola ha certo provocato più che qualche disagio. E forse anche qualche pasticcio. Mentre dai tabaccai i ‘tagliandi’ scarseggiavano già venerdì mattina prima del Cdm, a causa dei massicci acquisti del giorno precedente, alle Poste ne sarebbero stati venduti anche sabato, il giorno dell’entrate in vigore dello stop per decreto. Questi non saranno attivabili e quindi bisognerà prevedere una procedura di rimborso.

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