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Vitalizi: “No urgenza”, voto a settembre

L’approvazione della procedura d’urgenza avrebbe dimezzato i tempi tecnici a disposizione della Commissione di merito per discutere il provvedimento – Ira del M5S che aveva presentato la richiesta – Zanda durissimo coi pentastellati – Grillo sul blog: “Il vitalizio non vogliono perderlo”.

Rifiutata da tutti i gruppi presenti nell’Aula del Senato la richiesta del Movimento 5 Stelle di utilizzare la procedura d’urgenza nella discussione del disegno di legge, a firma Matteo Richetti, sui vitalizi di deputati, senatori ed consiglieri regionali.

Il testo, approvato la settimana scorsa dalla Camera dei deputati, è approdato oggi, 1°agosto, alla commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama.

Se i senatori avessero votato Sì, si sarebbe dimezzato, da 60 a 30 giorni, il tempo a disposizione della commissione di merito per discutere il provvedimento. Non solo, la procedura d’urgenza implica che il testo arriva in Aula per la discussione direttamente nella seduta successiva e consente a ogni gruppo parlamentare di presentare un solo oratore, riducendo de facto i tempi tecnici necessari per l’approvazione di una legge.

Il No invece significa che il testo dovrà rispettare il normale iter legislativo, passando per la Commissione Affari costituzionali prima del voto. A questo punto, dato che i lavori di Palazzo Madama saranno sospesi fino al 12 settembre per la pausa estiva, il voto definitivo sul DdL dovrebbe arrivare non prima della seconda metà del mese di settembre.

Il No alla richiesta d’urgenza ha scatenato l’ira del Movimento 5 Stelle, dando il via ad un dibattito infuocato in Aula, proseguito nella tensione tra interruzioni e contestazioni.

“Con la richiesta di urgenza – ha spiegato il capogruppo PD, Luigi Zanda – i senatori del Movimento 5 stelle vogliono apparire all’opinione pubblica italiana come i campioni dell’antipolitica, dell’antipartitismo, come i rappresentanti dell’antisistema”.

“Il vitalizio non vogliono perderlo  – si legge sul blog di Beppe Grillo già prima del voto contrario dell’Aula del Senato – e si stanno organizzando per un clamoroso voltafaccia al Senato. La legge sui vitalizi può essere discussa e approvata subito e infatti abbiamo chiesto al senato di discutere urgentemente il disegno di legge approvato la scorsa settimana alla Camera. Oggi i cittadini sapranno esattamente chi ha votato per tenersi il vitalizio il più a lungo possibile”, ha scritto il leader pentastellato.

Nessuna procedura di urgenza, tuttavia, avrebbe potuto evitare il rinvio a settembre visto che il Parlamento chiude venerdì 5 agosto.

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