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Visite fiscali, Inps: stretta in arrivo per i dipendenti pubblici

Dal primo settembre prende il via il polo unico per le visite fiscali gestito dall’Inps, che potrà disporre controlli anche nel settore pubblico, fino a oggi sotto il controllo dalle Asl – Il presidente Boeri: “I controlli aumenteranno e funzioneranno da deterrente”

Visite fiscali, Inps: stretta in arrivo per i dipendenti pubblici

Stretta in arrivo per i malati immaginari fra i dipendenti pubblici. Dal primo settembre 2017 prende il via il polo unico per le visite fiscali gestito dall’Inps, che potrà disporre controlli medici nei confronti dei lavoratori assenti per malattia sia nel settore privato sia in quello pubblico, fino a oggi sotto il controllo dalle Asl. Lo potrà fare su richiesta dei datori di lavoro e d’ufficio, inviando anche più di una visita al giorno. Resteranno fuori dal perimetro d’azione solo forze armate, polizia e vigili del fuoco.

Nelle intenzioni dell’Inps – ha spiegato il presidente, Tito Boeri – grazie al polo unico la percentuale delle visite fiscali ai dipendenti della Pa dovrebbe arrivare molto oltre quella dei controlli destinati ai dipendenti privati, che oggi è pari al 5% dei certificati presentati. Se si considera il numero di certificati nel pubblico impiego – circa 6 milioni nel 2015 per meno di 3 milioni di lavoratori – il 5% vorrebbe dire almeno 300mila controlli. Ad oggi, nel privato la media è di 5 giorni di assenza l’anno, mentre nel pubblico si arriva a 11.

“Ci aspettiamo che il polo unico funzioni da deterrente, riducendo le differenze fra le regioni nel numero di certificati per dipendente pubblico, che oggi sono molto marcate, a differenza di quanto accade nel settore privato – ha aggiunto Boeri, presentando oggi a Roma la nuova funzione dell’Istituto – Reprimere i comportamenti opportunisti è importante, ma non è l’unico obiettivo. Il polo unico andrà anche a vantaggio dei dipendenti pubblici, perché consentirà di raccogliere informazioni sulla loro salute. In questo modo potremo imparare molto sui fattori di rischio per i dipendenti e intervenire per tempo, evitando che le malattie diventino croniche o addirittura si trasformino in forme d’invalidità”.

La scelta di dove inviare i medici, inoltre, non sarà casuale. A indirizzarla sarà un software in grado di elaborare milioni di dati su base statistica e di selezionare i casi più sospetti.

Novità in arrivo anche per i dottori. Ogni giorno, entro le prime ore del mattino, l’applicativo informatico Savio assegnerà le visite domiciliari ai vari medici fiscali, razionalizzando gli spostamenti per ridurre i costi.

“Il polo unico garantirà anche molta più trasparenza – ha detto ancora Boeri – Le certificazioni di malattia, come già accade, saranno consultabili online sia dal lavoratore sia dal datore di lavoro (quest’ultimo con oscuramento della diagnosi, ndr). Ma non solo: dal gennaio del 2018 produrremo un osservatorio che su base trimestrale darà informazioni sulle assenze per malattia sia nel settore pubblico sia in quello privato”, con classificazione dei dati per regione, genere e classi d’età.

Infine, per rendere più agevole il lavoro dell’Istituto, il presidente Inps ha auspicato un’armonizzazione delle fasce di reperibilità tra pubblico (10-12 e 17-19) e privato (9-13 e 15-18).

Quanto ai fondi stanziati, si partirà con 17 milioni di euro e, a regime, all’attività di controllo saranno destinati 50 milioni di euro l’anno.

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