Condividi

Vini Rosati: Bererosa 2020 raddoppia tra reale e virtuale

Appuntamento il 2 luglio per gli appassionati dei vini fermi e delle bollicine in rosa. Ci sarà un wine tasting a numero chiuso e contemporaneamente una guida virtuale per i cultori del drink pink

Vini Rosati: Bererosa 2020 raddoppia tra reale e virtuale

Avrà una doppia veste l’edizione 2020 di BereRosa la manifestazione dedicata al mondo dei vini en rose, fermi e bollicine da quasi dieci anni appuntamento d’obbligo per conoscere tutte le principali novità dell’anno. L’appuntamento è per il 2 luglio presso il Radisson Blu Es. Hotel di Roma.

“Non volevamo deludere le aspettative dei produttori e del pubblico – commenta Francesco D’Agostino, Direttore di Cucin&Vini che organizza la manifestazione – e quindi abbiamo pensato a una doppia formula che, pur nel pieno rispetto della normativa vigente, consentisse di mettere ugualmente in scena il nostro appuntamento. Diciamo, parafrasando un vecchio quiz, che tra il lascia e il raddoppia, abbiamo scelto la seconda opzione”.

Ed ecco dunque che da una parte si terrà un regolare wine tasting, nel rispetto delle regole del distanziamento sociale, organizzato a numero chiuso sia come aziende che come pubblico. Negli spazi dell’Es. Hotel saranno allestiti tavoli e sedute, posti ovviamente alla debita distanza e con tovagliato rinnovato per ogni sessione di degustazione.

Gli ospiti potranno quindi assaggiare 30 etichette (accompagnate da una selezione di salumi e formaggi), ognuna delle quali verrà presentata dai giornalisti della rivista C&V, il tutto per una durata intorno alle due ore. Per ogni turno è consentita la partecipazione di 40 persone massimo. È obbligatorio l’ingresso con mascherina

Parallelamente si terrà un evento “virtuale”, con una vera e propria guida ai vini rosa delle aziende. Un utile vademecum per gli appassionati del drink pink, con racconto dell’assaggio, un breve video di presentazione a cura delle stesse cantine e, particolare fondamentale per il pubblico, la possibilità di acquistare le etichette preferite collegandosi con l’e-shop delle aziende vinicole o con delle piattaforme commerciali da queste scelte.

“Uno dei pochi aspetti positivi di questo terribile periodo – conclude D’Agostino – risiede proprio nell’abitudine acquisita dalla popolazione di utilizzare tutte le opportunità offerte dal web. Con questo doppio canale, reale e virtuale, abbiamo voluto mantenere intatte le nostre abitudini e, al tempo stesso, cercato di tener vivo il rapporto tra i diversi player di questo settore: mondo produttivo, operatori e consumatori. Ovviamente con la speranza, tra un anno, di poter tornare ad alzare i calici guardandoci negli occhi”.

Commenta