Al via il Partenariato trans-pacifico (Tpp). L’accordo, volto ad aumentare gli scambi all’interno dell’Area del Pacifico, è stato siglato oggi in Nuova Zelanda dai ministri del Commercio di 12 paesi affacciati sul Pacifico, un novero nel quale sono inclusi gli Stati Uniti, ma in cui spicca l’assenza della Cina.
I Paesi firmatari (oltre a Stati Uniti sono Nuova Zelanda, Giappone, Canada, Messico, Australia, Malesia, Singapore, Perù, Cile, Vietnam e Brunei), ora, dovranno ratificare l’accordo al proprio interno per attribuirgli validità. L’obiettivo del Tpp, come detto, è quello di rendere più equo, e dunque aumentare, il commercio, eliminando buona parte delle tariffe e delle limitazioni, anche se per alcuni c’è il rischio di conferire, con quest’intesa, troppo potere alle aziende statunitensi.
Soddisfatto, in ogni caso, il presidente Usa Barack Obama che ha sottolineato come il partenariato consenta “all’America di scrivere le regole per la strada del ventunesimo secolo, cosa particolarmente importante in una regione dinamica come quella dell’Asia-Pacifico”.
