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Unipol, Moody’s pensa ad innalzare i rating

Il gruppo bolognese è sotto osservazione della agenzia di rating americana, in particolare per quanto riguarda quelli riferiti al lungo termine e al debito senior unsecured. La costituzione della bad bank, secondo Moody’s, avrà un impatto marginale sul capitale di Unipol

Moody’s ha messo sotto osservazione Unipol Banca per un potenziale innalzamento dei rating in seguito alla decisione del gruppo bolognese di costituire una “bad bank” interna nella quale far confluire 3 miliardi di non-performing loans (Npl). Il riassetto prevede inoltre l’aumento delle coperture delle sofferenze e delle inadempienze probabili. 

La mossa di Unipol potrebbe portare, secondo l’agenzia di rating americana, ad una “netta riduzione dei crediti problematici della banca a circa il 10% del totale del portafoglio credito rispetto al 36% del 2016″. La costituzione della bad bank – ha aggiunto Moody’s in una nota – “avrà un impatto relativamente limitato sul suo capitale, considerando che la maggior parte delle perdite correlate ricadrà su altre entità del gruppo Unipol”.

Moody’s prevede un rafforzamento del merito di credito della banca “stand alone”, che tuttavia potrebbe essere controbilanciato dalla possibile riduzione del sostegno da parte di Unipol, considerando che il gruppo bolognese ha dichiarato di essere alla ricerca di un partner strategico per la banca. 

L’agenzia americana pensa di concludere il suo esame sul rating dopo che Unipol fornirà i dettagli tecnici sugli accantonamenti assieme ai conti semestrali. In particolare, sono sotto esame il rating a lungo termine “Baa2” e quello riferito al debito senior unsecured “Ba3”. 

 

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