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UniCredit, Intesa e Banca Ifis aderiscono alla Net-Zero Banking Alliance

L’adesione permetterà di accelerare il raggiungimento dell’obiettivo comune di azzeramento delle emissioni nette entro il 2050, o prima, in linea con i target più ambiziosi fissati dall’Accordo di Parigi sul clima

UniCredit, Intesa e Banca Ifis aderiscono alla Net-Zero Banking Alliance

Le tre banche italiane aderiscono alla Net Zero Banking Alliance (NZBA), l’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite che ha l’obiettivo di accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale. Nella lotta al cambiamento climatico, l’Alleanza segna una tappa decisa nella mobilitazione del settore bancario e finanziario per la tutela del clima, con oltre 76 istituti internazionali, prevede che le banche partecipanti si impegnino ad allineare i propri portafogli di prestiti e investimenti all’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, in linea con i target fissati dall’Accordo di Parigi sul clima.

Come tutti i membri dell’Alleanza, i tre istituti bancari hanno già assunto obblighi precisi sul clima, fra cui fissare obiettivi provvisori non oltre il 2030 o prima per i settori chiave; concentrarsi sugli ambiti che hanno sul clima un impatto più significativo (ad esempio quelli con maggiori emissioni di gas a effetto serra); pubblicare annualmente il livello delle emissioni e la loro intensità; tenere conto di scenari basati sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili; fissare il primo obiettivo entro 18 mesi dalla sottoscrizione dell’impegno e fornire aggiornamenti su base annuale. Infine, divulgare i progressi compiuti rispetto a una strategia di transizione rivista dal consiglio di amministrazione.

Tra i primi a partecipare Banca Ifis. “Si tratta di un impegno importante per Banca Ifis, che avviene in piena continuità con le azioni già intraprese dal nostro Istituto sul fronte ambientale. La decisione di aderire fra i primi conferma il ruolo della Banca di acceleratore della transizione sostenibile delle piccole medie imprese che costituiscono il tessuto economico e produttivo del nostro Paese”, ha dichiarato Frederik Geertman, Amministratore delegato del Gruppo.

L’adesione si aggiunge alle iniziative già avviate da Banca Ifis per sostenere la transizione ecologica delle PMI, come il programma interno “Ifis4Business” per la digitalizzazione dei processi operativi per permettere la gestione delle procedure in modalità ecologica, oppure “Ifis Green” per lo sviluppo di prodotti e servizi che favoriscano pratiche sostenibili, come il leasing di veicoli elettrici/ibridi e plug-in. Inoltre, attraverso il suo Ufficio Studi, la Banca promuove una cultura di sostenibilità d’impresa tra le PMI attraverso analisi e ricerche periodiche dedicate.

Dal canto suo, Intesa Sanpaolo ha pubblicato il suo primo TCFD 2020-2021, secondo le raccomandazioni contenute nella Dichiarazione Consolidata Non finanziaria. Il gruppo guidato da Carlo Messina ha, inoltre, stanziato un plafond da 6 miliardi di euro per progetti di economia circolare e uno da 2 miliardi di euro per gli S- Loan, finanziamenti che premiano il raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità da parte delle imprese.

Carlo Messina ha sottolineato come questa adesione non rappresenta un punto di arrivo ma un passaggio significativo del percorso verso il contrasto al cambiamento climatico. E che la “rivoluzione verde” indicata dal PNRR è l’occasione per adottare nuove soluzioni tecnologiche, puntare sullo sviluppo intellettuale e aumentare gli investimenti.

Anche l’Amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, ha spiegato come questa tappa sia fondamentale verso un futuro più sostenibile e che la banca supporta “i clienti in tutte le sfide che devono affrontare e questo include aiutare le aziende ad adattarsi a un mondo in evoluzione. Nel breve termine – ha aggiunto Orcel – significherà lavorare con imprese che potrebbero essere solo all’inizio della loro transizione verso un business sostenibile. Lo faremo se – e solo se – crederemo che questo percorso sia realistico e, in ultima analisi, vantaggioso per tutti gli attori interessati, compreso l’ambiente”.

Inoltre, UniCredit è stata nominata per il secondo anno consecutivo Best Social Impact Bank in Europa nel 2021 dalla rivista Capital Finance International, identificando la banca come “leader nell’impegno per l’impatto sociale positivo delle attività di sostegno all’economia reale in Europa”.

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