TRACOLLA MEDIASET, TI MEDIA -6,44% IN PICCHIATA
MA IL LUSSO VIAGGIA VERSO NUOVI RECORD ASSOLUTI
Sulla Borsa di Milano domina la volatilità: nel primo pomeriggio l’indice FtseMib aveva azzerato le perdite della mattinata, ma nel finale il listino è tornato in rosso: indice Ftse/Mib -0,85%, a quota 15542.
Ovvero, peggio delle altre Borse europee: Parigi +0,27%%, Londra -0,52%, Francoforte -0,21%. Fa eccezione Madrid +0,64%.
Sono tornati a farsi sentire i segnali di tensione anche sul mercato dei titoli di Stato: lo spread Btp/Bund è risalito a quota 345 da 337 del primo pomeriggio.
Il differenziale a 10 anni rispetto ai bonos spagnoli si è ridotto a 23 punti base dai 100 di fine gennaio.
L’euro è scambiato a 1,301 contro il dollaro, da 1,300 di venerdì sera.
Le preoccupazioni sull’Italia assieme ai dati deludenti in arrivo dall’economia cinese alimentano il nervosismo di Wall Street, già alle prese con il sequester, ovvero i tagli automatici alla spesa pubblica Usa. il Dow Jones perde 0,22%, lo Standard & Poor’s 500 lo 0,1% , quasi incvariato il Nasdaq -0.07%.
Tornando a Piazza Affari anche oggi il settore più penalizzato è quello delle banche: Mediobanca -4,67%, Unicredit -2,51%, Intesa -3,22%, Monte Paschi-3,25%. E’ in controtendenza B. Pop. Emilia Romagna +272%.
Generali scende del 221%, Unipol -1,5%.
Sprofonda Mediaset -6,53% sui timori di un accordo politico per varare una nuova norma sul conflitto di interessi.
TI Media -6,44% ha girato in rosso dopo prime indiscrezioni sulla vendita di La7 a Urbano Cairo.
Si difende Telecom Italia +0,09% sulla sciascia del +6% di France Télécom grazie alla promozione di Morgan Stanley.
Andamento misto per i titoli industriali. Tenaris -2,17%, Fiat -2,54%%.
Al contrario positive StM +1,4%, Pirelli +0,64% e Prysmian +0,18%. Finmeccanica +0,06%. .
Prosegue il rally del lusso con alcuni dei protagonisti sui nuovi massimi storici: Ferragamo +2,14%, Luxottica +1,88%, Cucinelli +5,7%, Tod’s +0.09%. Geox perde al contrario il 6,6%.
Positive Lottomatica +0,45%, Autogrill +1,04% e Diasorin +1,75%, sensibili al rafforzamento del dollaro.
