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Una manovra da mille euro a famiglia: ticket, bollo, tagli a bonus e pensioni

di Carlo Musilli – Il provvedimento sbarca alla Camera per l’ok definitivo – Alti i costi sociali, eppure secondo molti economisti potrebbero non bastare – Sono numerose le modifiche dell’ultim’ora, ma mancano iniziative per favorire la crescita e la competitività delle imprese.

Una manovra da mille euro a famiglia: ticket, bollo, tagli a bonus e pensioni

Oggi si chiude il cerchio della manovra finanziaria. Dopo aver incassato ieri la fiducia al Senato, fra poche ore il Governo farà altrettanto alla Camera. Il voto è previsto per le 14 e 30, l’ok finale per le 18. Il decreto per il pareggio di bilancio nel 2014 si trasformerà così in legge con quasi un mese di anticipo rispetto alle previsioni iniziali. Ma oltre alla rapidità dell’approvazione, ciò che più sorprende di questa finanziaria è la sua capacità metamorfica.

Tra le varie modifiche dell’ultim’ora, la più pesante è l’introduzione di tagli lineari alle detrazioni fiscali per 2013-2014: una misura che alle famiglie medie costerà circa mille euro nei due anni. Una vera batosta, eppure secondo molti economisti non sarà sufficiente. Nonostante i sacrifici richiesti agli italiani, il vero problema di questa finanziaria è la mancanza di iniziative adeguate per favorire la crescita e la competitività delle imprese. Vediamo ora in forma di schema quali sono gli ultimi cambiamenti apportati alla manovra:

TAGLI AI BONUS FISCALI

Previsto un taglio lineare del 5% per il 2013 e del 20% a partire dal 2014 per tutte le 483 agevolazioni fiscali, comprese quelle per le famiglie. Colpiti anche i nuclei con figli a carico, le spese per l’istruzione, la sanità, gli asili nido e le ristrutturazioni edilizie. Il gettito previsto è di 8 miliardi per il primo anno, di 32 per il successivo. L’aumento della pressione fiscale è pari all’1,2%. La stretta non verrà applicata soltanto se entro il 30 settembre 2013 sarà esercitata la delega per la riforma fiscale e assistenziale, che tuttavia scaricherebbe i tagli sulle prestazioni sociali

PENSIONI: COLPITE QUELLE D’ORO

Buone notizie per le pensioni più basse, vale a dire quelle comprese fra tre e cinque volte il minimo Inps (1.428 – 2.341 euro): nel biennio 2012-2013 la loro rivalutazione scenderà dal 90 al 70%, non più al 45%, come previsto nel testo iniziale della manovra. Gli assegni sopra i 2.341 euro, invece, non avranno più alcuna rivalutazione. Dal primo agosto una vera e propria stangata colpira le cosiddette pensioni d’oro, che dovranno pagare un “contributo di solidarietà” fino al 31 dicembre 2014.

Per i trattamenti che superano i 90mila euro annui il contributo sarà del 5% sulla parte eccedente. Sopra i 150mila euro l’anno scatta un nuvo scaglione e il contributo sale al 10%, calcolato sempre sulla quota che eccede la soglia. Quanto all’aggancio delle pensioni alle aspettative di vita, il provvedimento è stato anticipato dal 2014 al 2013. Si stima che dal 2016 al 2030 il limite salirà ulteriormente di quattro mesi ogni tre anni.

In seguito, e fino al 2050 circa, gli adeguamenti triennali dovrebbero tornare ad essere di tre mesi. Alla fine l’aumento sarà di tre anni e 10 mesi circa. L’uscita dal lavoro sarà posticipata anche per chi ha 40 anni di contributi: dal 2012 ci vorrà un mese in più, altri due nel 2013 e ancora tre nel 2014. 

SANITA’: DA LUNEDI’ TORNA IL TICKET

Fra tre giorni ricominceremo a pagare il ticket sanitario: 10 euro sulla specialistica e sulla diagnostica e 25 euro sui codici bianchi del pronto soccorso. La reintroduzione immediata del balzello, che in precedenza era stato prevista per il primo gennaio 2012, consentirà allo Stato di risparmiare 480 milioni di euro.

LIBERALIZZAZIONI PROFESSIONI

Il Governo rinvia la liberalizzazione al confronto con le categorie, ma gli ordini professionali non verranno aboliti. Dopo otto mesi tutto ciò che non sarà regolamentato sarà libero.

BOLLO SUL CONTO TITOLI PIU’ PROGRESSIVO

Chi ha un dossier inferiore ai 50mila euro continuerà a pagare 34 euro. Per i conti titoli fino a 150mil euro l’imposta di bollo passerà invece a 70 euro; 240 euro per quelli fino a 500mila euro e 680 euro per i conti ancora superiori. Per questi ultimi dal 2013 il bollo arriverà fino a 1.100 euro annui.

CONCESSIONARIE

Previsto un aumento dello 0,3% dell’Irap (da 3,9% a 4,2%) sulle concessionarie. Fanno eccezione autostrade e trafori, per cui resta confermata la riduzione dal 5% all’1% della deducibilità delle somme accantonate nel cosiddetto fondo di ripristino.

STOCK OPTION: ALIQUOTA ADDIZIONALE DEL 10%

Sulle stock option viene aplicata un’aliquota addizionale del 10%.

PATTO DI STABILITA’: RIPARTONO LE PRIVATIZZAZIONI

Il Patto di Stabilità si sostanzierà di due norme volte a favorire le privatizzazioni sia verso l’alto (grandi gruppi pubblici), sia verso il basso, con incentivi ai Comuni per la dismissione delle loro quote nelle municipalizzate. Entro il 2013 arriverà il via libera a uno o più piani di privatizzazioni per la dismissione di partecipazioni azionarie dello Stato e di enti pubblici non territoriali.

FORFAIT 5% IMPRESE GIOVANI

I giovani sotto i 35 anni che apriranno una nuova attività pagheranno solo un forfait fiscale del 5%. Il Senato rende illimitata la misura entro il limite d’età.

GIUDICI TRIBUTARI

In arrivo limitazioni territoriali per lo svolgimento della funzione di giudice tributario.

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