Condividi

Un grande Sagan mette il timbro sulla Roubaix

Il campione del mondo attacca a una cinquantina di km dall’arrivo e batte in volata lo svizzero Dillier, l’unico a resistere alla sua poderosa azione. Gara segnata dal dramma del belga Golaerts morto in seguito a un arresto cardiaco in gara

Un grande Sagan mette il timbro sulla Roubaix

Questa volta, dopo aver mancato la Sanremo e la Ronde, Peter Sagan non ha tradito i pronostici che lo volevano super favorito di questa Parigi-Roubaix e lo ha fatto a modo suo trionfando con un attacco quando ancora mancavano una cinquantina di km dall’arrivo. Un’azione che è sembrata quasi una follia tattica subito dopo aver ricucito su Greg Van Avermaet. Il campione del mondo ha così fatto il vuoto, raggiungendo in breve il drappello dei fuggitivi di cui faceva parte anche lo svizzero Stefan Dillier, l’unico a resistere all’azione del campione del mondo.

Anche con l’aiuto dell’inatteso compagno di avventura, Sagan è entrato sul terribile e sconnesso del Carrefour de l’Arbre, tratto spesso decisivo della classica-monumento francese, con quasi un minuto e mezzo di vantaggio sul primo gruppo di inseguitori trascinato da Niki Terpstra e Van Avermaet. Ma ormai il tandem dei due battistrada, il campione e l’outsider, ormai filava verso il Velodrome per giocarsi la Roubaix. E in uno dei templi leggendari del ciclismo Dillier non ripetuto la favola di Davide contro Golia riuscita due anni fa all’australiano Mathew Hayman che infilò a sorpresa l’idolo di casa, il grande Tom Boonen. Con una volata nemmeno complicata, Sagan finalmente poteva alzare la pietra di porfido, a forma di cubo, che premia il vincitore della Roubaix.

Terzo a meno di un minuto Terpstra. Lo slovacco in maglia iridata aveva scritto un’altra pagina di grande ciclismo, aggiudicandosi la sua seconda classica-monumento della sua carriera dopo la Ronde del 2016, al termine di una appassionante quanto tragica Roubaix, segnata al km 109 dal dramma del belga Michael Golaerts, caduto esanime sul ciglio della strada mentre affrontava il secondo settore di pavé. Soccorso, la diagnosi è stata subito terribile: arresto cardiaco. Ospedalizzato a Lille, le sue condizioni sono apparse subito gravissime. Non ha più ripreso conoscenza nonostante il massaggio cardiaco e l’uso immediato del defibrillatore. Lo sfortunato 23enne atleta fiammingo della Veranda Willems-Crelan si è spento alle 21.40 di ieri sera.

Commenta